Le dernier dimanche de mai (entre le 25 et le 31 mai), mémoire des
saints qui furent à Corinthe les collaborateurs de l'Apôtre Paul.
(Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIV du
Supplément aux Ménées.)
Saint URBAIN Ier, pape et patriarche de Rome (222-230), sous le
règne d'Alexandre Sévère pendant lequel l'Eglise connut une paix
relative (230). Il est un des patrons des vendanges, surtout en Alsace.
Saints FLAVIEN (FABIEN) et SEPTIME, martyrs en Afrique sous Valérien (259)
San Canio (Canione) di Atella Vescovo e martire
Sotto l'imperatore Diocleziano, al
secondo anno del suo governo (292 d. C.) fu scatenata la famosa
persecuzione contro i Cristiani e anche le province romane dell'Africa
furono ferocemente setacciate. Canione fu condotto a Cartagine per
essere sottoposto ad estenuanti interrogatori e a torture. Fu percosso
nudo con staffili piombati, gli furono accostate alle carni fiaccole
ardenti e, ridotto in fin di vita, fu gettato in carcere, non volendo
sacrificare agli dei. Per ordine di Pigrasio, Prefetto di Cartagine,
tratto fuori dalla prigione, persistendo nella testimonianza della sua
fede in Cristo, fu sospeso alla catasta, e, percosso violentemente per
un'ora, perdette tutto il suo sangue. Mentre era ancora nei tormenti il
Santo Vescovo predicava il vangelo e convertì moltissimi pagani, di cui
molti furono sottoposti al martirio con la decapitazione. Per la qual
cosa il prefetto ordinò che S.Canione fosse sospeso all‚aculeo, e con
promesse e lusinghe cercava di distoglierlo dalla vera fede. Ma Canione
maggiormente affermava la sua incrollabile fede in Cristo, per cui fu
sottoposto ad altre staffilate e sulle ferite fu fatto colare del piombo
fuso. Il prefetto alla fine ordino` la decapitazione. Ma mentre
conducono al posto designato il venerando martire si scatena un
terribile cataclisma, accompagnato da movimenti tellurici, da uragani e
da una ridda infernale di fulmini, grandine e tuoni che mettono in fuga i
carnefici. Per ordine del prefetto, Canione viene allontanato
dall'Africa, e il campione della fede, su di una barca sdrucita, sotto
la guida di un angelo, toccò le sponde campane felicemente. E mentre gli
africani rimproveravano al prefetto la perdita di un sì eccellente
Presule per colpa sua, Canione riprendeva la sua opera pastorale in
Atella, dove moltissimi pagani abbracciarono la fede cristiana. Canione
confermava la sua opera apostolica con miracoli, guarigioni e con
carismi eccezionali. Segnatamente s'impose per guarigioni dall'angina,
per la liberazione degli ossessi e per miracoli di risurrezioni da
morte. Tra i primi miracoli di cui parla la 'Passio' figura appunto la
guarigione di un infermo che, appena il Santo giunse in Atella, gli fu
presentato, presso l'anfiteatro di Atella, quasi moribondo. Era affetto
dal male di squinanzia, cioè l'angina. Il Santo lo fece passare per
sotto il fornice dell'anfiteatro e l'infermo guarì all'istante. Guarì
dalla cecità la vedova Eugenia e un uomo posseduto dal demonio.
Ma
anche in Atella gli emissari del male insorsero contro il Santo Vescovo
e, provocando un tumulto di popolo, lo inseguirono per lapidarlo. Il
Santo Vegliardo, non sapendo come sfuggire alla pioggia di pietre, si
nascose in un roveto e i ragni coprirono il nascondiglio con la loro
tela. Finalmente, fiaccato dai supplizi e dagli anni, raccomandando la
sua anima a Dio, se ne volo` al cielo.
Il corpo fu vigilato
per molti giorni da un uccello. Poi vennero i Cristiani e lo
seppellirono nel cimitero dei santi Felice e Vincenzo, presso le due
basiliche dei suddetti santi confessori. S.Elpidio vide la sua anima
volarsene al cielo in forma di colomba e sulla sua sepoltura costruì una
Chiesa e un 'cubiculum' con un'iscrizione che ricordava le fulgide
virtù del santo.
Il suo corpo, dalle rovine di Atella, che
era stata distrutta da Genserico dal vescovo di Acerenza, Leone,
nell'anno 779, fu traslato in quella Chiesa Metropolitana. Dalle colonne
dove e` sepolto scaturisce un liquido miracoloso, detto Manna. E`
venerato anche il 'Baculus' cioè il Pastorale, dotato di un movimento
spontaneo.
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Saint martyr CELESTIN, qui consomma son martyre en ayant les talons transpercés par des lames de fer.
Saints VINCENT, SENTIENNE, SANCTIE et JULIENNE, martyrs à Biéda en Toscane.
Saint THERAPON, évêque sur l'île de Chypre, martyr (IVème siècle).
Saint DENYS, évêque de Milan, mort exilé en Cappadoce pour avoir confessé la foi orthodoxe face à l'arianisme (359).
Saint OLBIEN, mort en paix.
Saint CANIO, évêque de Juliana, en Afrique (Vème siècle).
Saint SENZIO (SENCIUS, SENTIAS, SENCE, SENS), prêtre, apôtre en Toscane (Vème siècle).
Saint SIEU (TOSEOK, SEOK), Gallois de nation, moine, disciple de saint Brieuc et apôtre en Bretagne (Vème siècle)
.
Saint ZENOBE, évêque de Florence en Toscane, thaumaturge (427).
http://www.orthodoxia.it/wp/2016/02/26/san-zanobi/
Saints MAUXE, VENERAND et leurs compagnons, martyrs par la main des Barbares à Acquigny en Normandie (vers 449).
Saints INJUR (INJURIOSUS), sénateur, et SCOLASTIQUE son épouse,
ascètes vivant dans la continence à Clermont en Auvergne (vers 500).
Saint LEON ou LYE, higoumène de Mentenay en Champagne (550).
Saint DODO, prince de Géorgie (596).
Saint BONIFACE IV, pape et patriarche de Rome (608-615), qui dédia le Panthéon en l'honneur de Sainte-Marie-aux-Martyrs (615).
Saint ALDHELM ou ADELME, évêque de Sherburn en Angleterre (709).
Saint DUNCHADH, abbé d'Iona au large de l'Ecosse (717).
Saint BEDE le Vénérable, hiéromoine, premier historien de
l'Angleterre (735). (Office composé en français par le père Denis
Guillaume et publié au tome XIV du Supplément aux Ménées.)
Troisième invention du vénérable Chef du saint et illustre Prophète
et Précurseur JEAN le BAPTISTE (vers 850). (Office traduit en français
par le père Denis Guillaume au tome V des Ménées.)
Saints VOLCADE et VINCHAUD, prêtres, et GERVARD et RAGNAR, diacres,
martyrs en l'abbaye Saint-Bertin à Saint-Omer en Picardie par la main
des Vikings païens (860 ou 890).
Saint GENNADE, higoumène de San-Pedro-de-Montès, puis évêque d'Astorga en Léon en Espagne, et enfin ermite (vers 925 ou 936).
Synaxe des saints de Volyhnie: saints IAROPOLK, ETIENNE, MACAIRE, IGOR et JULIENNE.
Saints JEAN et MARIE d'Ostioug.
Le dernier dimanche de mai (entre le 25 et le 31 mai), dans le diocèse de Naupacte, mémoire des nouveaux-martyrs eurytaniens.
Commémoration du retour dans le sein de l'Eglise de 3 millions
d'uniates de Biélorussie, "séparés par la violence, réunis par l'amour"
(1839).
Le dernier dimanche de mai (entre le 25 et le 31 mai), mémoire de
l'icône miraculeuse du saint Grand-Martyr Démètre de Thessalonique à
Syros (1936).
http://www.johnsanidopoulos.com/2011/05/finding-of-holy-icon-of-st-demetrios.html
Saint TAVRION, moine, martyr par la main des Communistes (Russie 1939).
Third Finding of the Honorable Head of the Holy Glorious Prophet, Forerunner and Baptist John
Troparion — Tone 4
As a divine treasure hidden in the ground / Was your head revealed
to us by Christ, O prophet and forerunner. / We have gathered in
commemoration of this finding / With inspired hymns of praise to the
Savior, / Who saves us from corruption through your prayers!
Kontakion — Tone 4
By giving your venerable head to a sinful woman, / Herod broke the
law of God. / But we behold it and cry out for joy, / And say to you, O
forerunner: / Pray to the Lord that He may grant mercy to us all!
Hieromartyr Therapon the Bishop of Cyprus