Saint MACAIRE le Grand, dit l'Egyptien, ascète du désert de Scété en Egypte (vers 390). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I des Ménées.) La vita narrata di Macario il Grande oppure detto anche Egiziano si confonde nella grande bibliografia esistente con quella del suo omonimo s. Macario Alessandrino, anch' egli monaco a Scete e suo contemporaneo, la cui ricorrenza religiosa è posta invece al 2 gennaio.
Ambedue insieme a Isidoro furono inizialmente discepoli di s. Antonio abate, è troppo complesso citare le numerose fonti che ci hanno fatto pervenire qualche notizia, prenderemo ultima che riassume un po ' tutte le altre, scritta e proposta da J.-Cl. Guy Les Apophtegmes des Pères du desert, série alphabétique ¬ 1966.
Circa il 300 nasce Macario che diventa poi cammelliere occupato nel trasporto del salnitro; nel 329-30 circa si ritira in una cella vicino ad un villaggio egiziano, rifiuta di divenire prete e va in un altro villaggio dove è soggetto a calunnia; riparte per stabilirsi a Scete; 330-40 visita e permanenza presso s. Antonio abate; 339-40 viene ordinato prete, già si afferma come padre spirituale di quel deserto.
Dal 356 al 384 si avvicendano nel monastero tre gruppi di discepoli che costituiranno la colonia monastica di Scite, di alcuni si sa il nome: Sisoe, Isaia, Aio, Mosé, Pafnuzio, Zaccaria, Teodoro di Ferme.
Nel 373-75 viene esiliato insieme al suo omonimo Macario Alessandrino in un ' isola del Nilo per ordine di Lucio (vescovo ariano di Alessandria) .
Al di là dei meriti personali, della concomitanza d' azione con lp ltro Macario, la grande diffusione bibliografica è dovuta soprattutto all' importanza che rivestì il suo monastero
https://doxologia.ro/sfantul-cuvios-macarie-egipteanul
Saint MACAIRE d'Alexandrie, dit le Citadin, ascète du désert des Cellules en Egypte (vers 394).
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