venerdì 3 aprile 2015

4 APRILE feste santi e memorie



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Saints VICTOR et AETIUS, deuxième et troisième évêques de Barcelone en Catalogne, martyrs (vers le IIème siècle?).



Saints AGATHOPODE, diacre, et THEODULE, lecteur, martyrs à Thessalonique sous Maximien (vers 303). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IV du Supplément aux Ménées à la date du 5 avril.)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93000

Sainte PHERBOUTHA, sa soeur sainte MEKADOSHTA et la servante de celle-ci, martyres par la main des Zoroastriens (Perse, entre 341 et 343).

Saint POPLIOS, mort en paix.

Saints THEONAS, SYMEON et PHERBINOS, ascètes de la Thébaïde d'Egypte (?), morts en paix (fin du IVème siècle, selon Dom Paul Piolin). 




 

 

Saint ZOSIME, hiéromoine en Palestine, qui donna la sépulture à sainte Marie l'Egyptienne (après 431).

 


Saint GEORGES, ascète au Mont Maléon (Mont Malée), probablement de nos jours le cap Maléa dans le Péloponnèse (Vème-VIème siècles). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IV des Ménées.)

Saint GONERY ou GONERI (KONRIX), en français ISIDORE, ancien druide d'Irlande, fils de sainte Liboubane (ou Eliboubane), ermite en Bretagne (VIème siècle).

Saint MERIN ou MELIN, higoumène en Ecosse puis ermite à Lanmerin en Bretagne (VIème siècle).

Saint TIGERNACH (TIGERNAKE, TIERNEY, TIERRY), évêque de Clogher en Irlande (549).

Saint GUIER (GWERIR), prêtre et ermite en Cornouailles (Cornwall), dans l'église duquel le roi Alfred de Wessex demanda et obtint la guérison.

Saint ALMAN, originaire de Grande-Bretagne, évêque itinérant en Anjou et dans le Pays Nantais (vers le VIIème siècle).


Saint ISIDORE, frère de saint Léandre, de saint Fulgence et de sainte Florentine, confesseur de la foi orthodoxe dans les dernières années de l'arianisme wisigothique, évêque de Séville (600-636) et primat d'Espagne, encylopédiste (636). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome XIII du Supplément aux Ménées.) Ultimo dei Padri latini, S. Isidoro di Siviglia (560-636) ricapitola in sè tutto il retaggio di acquisizioni dottrinali e culturali che l'epoca dei Padri della Chiesa ha trasmesso ai secoli futuri. Scrittore enciclopedico, Isidoro fu molto letto nel medioevo, soprattutto per le sue Etimologie, un'utile "somma" della scienza antica, della quale con più zelo che spirito critico condensò i principali risultati. Questo volgarizzatore dotatissimo della scienza antica, che avrebbe esercitato su tutta la cultura medioevale un influsso considerevole, era soprattutto un vescovo zelante preoccupato della maturazione culturale e morale del clero spagnolo.
Per questo motivo fondò un collegio ecclesiastico, prototipo dei futuri seminari, dedicando molto spazio della sua laboriosa giornata all'istruzione dei candidati al sacerdozio. La santità era di casa nella nobile famiglia, oriunda di Cartagena, che diede i natali verso il 560 a Isidoro: tre fratelli furono vescovi e santi, Leandro, Fulgenzio e il nostro Isidoro; e una sorella, Fiorentina, fu religiosa e santa. Leandro, il fratello maggiore, fu tutore e maestro di Isidoro, rimasto orfano in tenera età.
Il futuro dottore della Chiesa, autore di una immensa mole di libri che trattano di tutto lo scibile umano, dall'agronomia alla medicina, dalla teologia all'economia domestica, fu dapprima uno studente svogliato e poco propenso a stare chino sui libri di scuola. Come tanti coetanei marinava la scuola e vagava per la campagna. Un giorno si accostò a un pozzo per dissetarsi e notò dei profondi solchi scavati dalla fragile corda sulla dura pietra del bordo. Comprese allora che anche la costanza e la volontà dell'uomo possono aver ragione dei più duri scogli della vita.
Tornò con rinnovato amore ai suoi libri e progredì tanto avanti nello studio da meritare la reputazione di uomo più sapiente del suo tempo. Chierico a Siviglia, Isidoro successe al fratello Leandro nel governo episcopale della importante diocesi. Come il fratello, sarebbe stato il vescovo più popolare e autorevole della sua epoca, presiedendo pure l'importante quarto concilio di Toledo (nel 633).




http://www.santiebeati.it/dettaglio/26600

Saint HILDEBERT ou HILDEVERT, higoumène du monastère Saint-Pierre à Gand en Flandre belge et martyr; il fut tué par un fou furieux (cf. Hamblenne, p. 284), et non par des iconoclastes comme l'indiquent Mgr Guérin et le père Phillips; pour cette raison, on l'invoque lorsqu'on se trouve en face d'une personne prise d'une crise de folie (752).

Saint PLATON, higoumène du Sakkoudion, confesseur des saintes Icônes sous Constantin V Copronyme (814). 
http://www.santiebeati.it/dettaglio/48475


Saint JOSEPH le Très Souffrant, moine de la Laure des Grottes de Kiev (XIVème siècle).

 

Saint THEONAS, métropolite de Thessalonique (1541).

Saint ZOSIME de Vorbozom, fondateur de monastère (Russie, vers 1550).


Saint NICETAS, martyr par la main des Musulmans (1808). 
http://oca.org/saints/lives/2014/04/04/100992-new-martyr-nicetas-of-pojani-and-serres


Saints BENJAMIN et NICEPHORE, moines, martyrs par la main des Communistes (Russie 1928).
IN DEROGA   Per quanto riguarda la chiesa di Roma Antica oggi voglio ricordare per il 4 aprile non già santi e sante della chiesa una ed indivisa(oggi i calendari coincidono9 quanto un santo post scisma e quindi solo della chiesa di Roma Antica  caro comunque ai palermitani
San Benedetto il Moro Religioso
4 aprile - Comune
San Fratello (Messina), 1526 - 4 aprile 1589
Copatrono - con santa Rosalia - della diocesi di Palermo, Benedetto Manassari nacque a San Fratello (Messina) nel 1526 da genitori discendenti di schiavi africani. A 21 anni entrò in una comunità eremitica e visse sul Monte Pellegrino. Quando Pio IV sciolse la comunità, passò ai Frati minori. Visse 24 anni nel convento di Santa Maria di Gesù a Palermo come cuoco, superiore, maestro dei novizi, infine ancora cuoco. Morto nel 1589 è santo dal 1807. (Avvenire) 

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