Saint EDOUARD II, roi d'Angleterre (962-978), martyr par la jalousie de sa belle-mère et thaumaturge (978). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome III du Supplément aux Ménées.)
Edoardo II, dunque, era figlio del re Sant'Edgaro il Pacifico e della sua prima consorte Etelfleda, che morì non molti anni dopo la sua nascita, avvenuta all'incirca nel 962. Ricevette il battesimo dal celebre San Dunstano, titolare della sede arcivescovile di Canterbury e primo ministro reale.
Alla morte di Edgaro, il malcontento di alcuni cavalieri portò al tentativo di incoronazione del piccolo Etelredo, nato dal secondo matrimonio con Elfrida. Questa possibilità si scontrò però con l'opposizione del santo vescovo, che preferì incoronare egli stesso Edoardo II quale nuovo sovrano l'8 luglio 975. Anche se appena ragazzo, il nuovo re possedeva indubbiamente un temperamento vile ed un'innata inclinazione alla violenza, fattore che non poteva non renderlo ostile agli altri. L'opposizione nei suoi confronti continuò a crescere, nonostante fosse costantemente seguito nell'opera di governo da Dunstano. Alfero di Mercia dedise di intraprendere il saccheggio e la distruzione dei monasteri presenti nel regno, vanificando così in un battibaleno tutta la preziosa opera che il vescovo aveva realizzato ed Edoardo II aveva sostenuto in vario modo. Ma questa fu solamente una delle tante reazioni alla fitta politica di alleanza e reciproco sostegno instauratasi fra la monarchia e la Chiesa inglesi. Il monachesimo, sempre più emergente ed attivo nella vita di corte, avrebbe potuto compromettere inoltre il potere dei cavalieri.
Il biografo Osvaldo di Worcester narra che fu allora tramato un complotto finalizzato all'uccisione del re, dopo neppure quattro anni dalla sua ascesa al trono. Tutte le cronache sono concordi nel sostenere la tesi dell'assassinio di Edoardo II, ma Guglielmo di Malmesbury e lo stesso Osvaldo si spingono oltre, attribuendo l'iniziativa ai sostenitori di Etelredo ed in particolare a sua madre Elfrida. Constatando però anche l'ostilità provata da Alfero di Mercia, si può supporre che la cospirazione nei confronti del giovane sovrano ebbe sicuramente basi assai ampie.
In ogni caso il tragico evento si consumò presso il castello di Corfe-Gap nel Dorset, residenza di Etelredo ed Elfrida, ove Edoardo fu convocato dal fratellastro in seguito ad una battuta di caccia. Giuntovi dunque a cavallo, privo di scorta, la matrigna ordinò di coglierlo di sorpresa con una pugnalata. Spronato con urgenza il cavallo, un piede di Edoardo scivolò dalla staffa ed egli, caduto di sella, rimase ancorato solo più con un piede all'animale, che lo trascinò per un lungo tragitto. La morte, ormai inevitabile, lo raggiunse così il 18 marzo 979. Ufficialmente mai nessuno fu mai incolpato dell'accaduto, ma una tradizione vuole che la malvagia matrigna sia poi entrata nel monastero di Wherewell in segno di espiazione per la sua grande colpa di mandante dell'omicidio.
Alla morte di Edgaro, il malcontento di alcuni cavalieri portò al tentativo di incoronazione del piccolo Etelredo, nato dal secondo matrimonio con Elfrida. Questa possibilità si scontrò però con l'opposizione del santo vescovo, che preferì incoronare egli stesso Edoardo II quale nuovo sovrano l'8 luglio 975. Anche se appena ragazzo, il nuovo re possedeva indubbiamente un temperamento vile ed un'innata inclinazione alla violenza, fattore che non poteva non renderlo ostile agli altri. L'opposizione nei suoi confronti continuò a crescere, nonostante fosse costantemente seguito nell'opera di governo da Dunstano. Alfero di Mercia dedise di intraprendere il saccheggio e la distruzione dei monasteri presenti nel regno, vanificando così in un battibaleno tutta la preziosa opera che il vescovo aveva realizzato ed Edoardo II aveva sostenuto in vario modo. Ma questa fu solamente una delle tante reazioni alla fitta politica di alleanza e reciproco sostegno instauratasi fra la monarchia e la Chiesa inglesi. Il monachesimo, sempre più emergente ed attivo nella vita di corte, avrebbe potuto compromettere inoltre il potere dei cavalieri.
Il biografo Osvaldo di Worcester narra che fu allora tramato un complotto finalizzato all'uccisione del re, dopo neppure quattro anni dalla sua ascesa al trono. Tutte le cronache sono concordi nel sostenere la tesi dell'assassinio di Edoardo II, ma Guglielmo di Malmesbury e lo stesso Osvaldo si spingono oltre, attribuendo l'iniziativa ai sostenitori di Etelredo ed in particolare a sua madre Elfrida. Constatando però anche l'ostilità provata da Alfero di Mercia, si può supporre che la cospirazione nei confronti del giovane sovrano ebbe sicuramente basi assai ampie.
In ogni caso il tragico evento si consumò presso il castello di Corfe-Gap nel Dorset, residenza di Etelredo ed Elfrida, ove Edoardo fu convocato dal fratellastro in seguito ad una battuta di caccia. Giuntovi dunque a cavallo, privo di scorta, la matrigna ordinò di coglierlo di sorpresa con una pugnalata. Spronato con urgenza il cavallo, un piede di Edoardo scivolò dalla staffa ed egli, caduto di sella, rimase ancorato solo più con un piede all'animale, che lo trascinò per un lungo tragitto. La morte, ormai inevitabile, lo raggiunse così il 18 marzo 979. Ufficialmente mai nessuno fu mai incolpato dell'accaduto, ma una tradizione vuole che la malvagia matrigna sia poi entrata nel monastero di Wherewell in segno di espiazione per la sua grande colpa di mandante dell'omicidio.
Note the following forms of Old English liturgical books for the feast day of St. Edward:
Preface for the Liturgy: Qui sanctos tuosIt is truly meet and just, right and availing to our salvation, that we should always and in all places give thanks to Thee, O Holy Lord, Father almighty, everlasting God, Who unceasingly dost uphold Thy Saints with Thy mercy, Who mercifully didst go before Thy chosen one Edward when at the helm of the kingdom he lived in a pure manner, and didst accompany him with Thy compassion when innocently he was slain. For when he was deprived by the impious of his earthly sceptre, Thou, O Merciful One, didst endow him with a heavenly: and by his intercessory prayer we entreat that Thou wouldst grant us to despise earthly things and to love things heavenly, through Christ our Lord. By Whom Angels praise Thy majesty, Dominions worship, the Powers tremble. The heavens, and the heavenly Virtues, and the blessed Seraphim, concelebrate in one exultation, with whom command our voices also to have entrance, we beseech Thee, humbly confessing Thee, and saying: Holy, Holy, Holy, etc.
Bishops Blessing during the Canon: Omnipotentis DeiMay the freely-bestowed blessing of almighty God rest upon you, and by the interceding righteous prayers of the all-blessed Edward, both king and martyr, may salvation and eternal protection be to you from the Lord our God. all sing: Amen.
Bishops Blessing during the Canon: Omnipotentis DeiMay the freely-bestowed blessing of almighty God rest upon you, and by the interceding righteous prayers of the all-blessed Edward, both king and martyr, may salvation and eternal protection be to you from the Lord our God. all sing: Amen.
May the Lord fulfill your prayerful longings, accomplish your good desires, blot out your transgressions, look down upon your afflictions, shepherd your souls, direct your actions, and by the intercession of the same Saint Edward, preserve you from every onslaught of the enemy. all sing: Amen.
And may He that took him to Himself in the radiantly-white robe of martyrdom, that he might enjoy heavenly honour rather than the honour of a temporal kingdom, make you to be delivered from all the wickednesses of the enemy, and to be planted in the unending dwelling-places, that ye may be able with all the Saints to take possession of indescribable glory, for ever and ever. all sing: Amen.
Which may He deign to grant, to Whom with the Father and the Holy Spirit abideth praise and endlessness, unto ages of ages. Amen.
May the blessing of God... (from Old Sarum Rite Missal, (c) 1998 St. Hilarion Press, tr. by Fr. Hieromonk Aidan, due to be re-issued by St. John Cassian Press)
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