Santa Oliva vergine e martire venerata a Brescia (verso il 119)
tratto da
Di santa Oliva (o Olivia) venerata a Brescia si sa veramente poco e anche il suo culto è desueto: nella Bibliotheca Sanctorum è riportata come vergine, martire e santa[1]. Secondo i Bollandisti la sua festa ricorreva il 5 marzo; per il Faino il 18 aprile[2]. La sua vita,[3], è semplice e si accorda alla tradizione dei martiri dei primi secoli: Oliva, cristiana, sorpresa a pregare sulle tombe dei martiri bresciani, viene arrestata. Condotta davanti ad Aureliano, prefetto della città, è torturata per indurla a rinnegare la propria fede, ma resiste a lungo; muore pregando nell'anno 119[4].
Note
1. ^ A. NODARI, voce Olivia (Oliva), in Bibliotheca Sanctorum, IX, col. 1171.
2. ^ B. FAINO, Martyrologium sanctae brixianae ecclesiae, Brescia 1665, pp. 54-57.
3. ^ Eppure pare che le sue ossa siano conservate a Brescia nella chiesa di Sant'Afra in Sant'Eufemia Sito Catholic forum Archiviato il 3 maggio 2006 in Internet Archive.
4. ^ A. BARCHI, Storia dei santi martiri bresciani, Brescia 1842, pp
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