sabato 15 febbraio 2014

16 febbraio 2014 Sunday of the Prodigal Son



16 febbraio 2014 Sunday of the Prodigal Son

Ho vissuto nel peccato della negligenza e nell’opera dei tradimenti Ma ora Signore nostro Dio con la benevolenza della tua compassione   cancella tu l’opera del mio peccato  e salvami aprendo le porte della tua casa


http://oca.org/saints/lives/2014/02/16/3-sunday-of-the-prodigal-son

 

Kontakion — Tone 3

I have recklessly forgotten Your glory, O Father; / and among sinners I have scattered the riches which You had given me. / Therefore, I cry to You like the Prodigal: / “I have sinned before You, O compassionate Father; / receive me a penitent and make me as one of Your hired servants.”


 



 tono terzo

Per scelta consapevole ma stolta mi sono escluso dalla gloria della casa del padre
e ho consumato nella disubbidienza il patrimonio di ricchezza e grazia
che egli mi aveva consegnato
Ora mi presento come il figliol prodigo  Ho peccato davanti a Te padre di misericordia
Abbi di me pietà e perdonami
 





Kontakion in Tone ThreeWhen I disobeyed in ignorance Thy fatherly glory, I wasted in iniquities the riches that Thou gavest me. Wherefore, I cry to Thee with the voice of the prodigal son, saying, 'I have sinned before Thee, O compassionate Father, receive me repentant, and make me as one of Thy hired servants'.


Doxastikon in Tone SixLoving Father, I have gone far from you, but do not forsake me, nor declare me unfitted for your Kingdom. The all-evil enemy has stripped me naked and taken all my wealth. I have squandered like the Profligate the graces given to my soul. But now I have arisen and returned, and I cry aloud to you, ‘Make me as one of your hired servants, You who for my sake stretched out Your spotless hands on the Cross, to snatch me from the fearsome beast and to clothe me once again in the first robe, for You alone art full of mercy'.


 

Luca 15,11-32

Parabole del figlio prodigo
11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. 12 Il più giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. 13 Pochi giorni dopo il figlio più giovane, raccolta ogni cosa, se ne andò in un paese lontano e là dissipò le sue sostanze vivendo dissolutamente. 14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia, ed egli cominciò ad essere nel bisogno. 15 Allora andò a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mandò nei suoi campi a pascolare i porci. 16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. 17 Allora, rientrato in sé, disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! 18 Mi leverò e andrò da mio padre, e gli dirò: Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; 19 non sono più degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". 20 Egli dunque si levò e andò da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si gettò al collo e lo baciò. 21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono più degno di essere chiamato tuo figlio". 22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste più bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. 23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, 24 perché questo mio figlio era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. 25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udì la musica e le danze. 26 Chiamato allora un servo, gli domandò cosa fosse tutto ciò. 27 E quello gli disse: "È tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perché lo ha riavuto sano e salvo". 28 Udito ciò, egli si adirò e non volle entrare; allora suo padre uscì e lo pregava di entrare. 29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son già tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. 30 Ma quando è tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". 31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia è tua. 32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi, perché questo tuo fratello era morto ed è tornato in vita, era perduto ed è stato ritrovato"».



 

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