giovedì 27 febbraio 2014

santi italici ed italo greci dal 16 febbraio al venti febbraio

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saints pour le 16 février du calendrier ecclésiastique

Saints PROCULE, EPHEBE et APOLLONIUS, Athéniens de nation, martyrs à Terni en Ombrie sous Aurélien (vers 273).
  

Saint FAUSTIN, évêque de Brescia en Lombardie (vers 381). 

Saint EULALIUS, évêque de Syracuse en Sicile, qui donna l'hospitalité à saint Fulgence de Ruspe fuyant l'Afrique (après 503).  


saints pour le 17 février du calendrier ecclésiastique

Saint FAUSTIN et plusieurs autres, martyrs à Rome.
Saints SATURNIN, CASTULE, MAGNE, LUCE, ROGAT, JEAN et plusieurs autres, martyrs à Terni en Ombrie (vers 273).

Saints DONAT, SECONDIEN et ROMULE, martyrs à Concordia en Vénétie (303).  

Saint HABET-DEUS, évêque de Luna en Italie, probablement martyr par la main des Vandales ariens (vers 500). 

Saint SILVAIN, évêque de Crémone en Italie (763).  


saints pour le 18 février du calendrier ecclésiastique

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Les martyrs de Lentini en Sicile (255).  

Quasi un Passionario. Dal libro di A. Bonfiglio " I santi Martiri di Lentini " 1978

Sono scarse le notizie circa la Diocesi di Lentini, legata alla memoria dei Santi martiri Alfio, Cirino e Filadelfo. Il primo vescovo di Lentini fu Neofito, nuovo nome di quell'Alessandro, vicario di Tertullo, convertitosi anch'egli al cristianesimo e consacrato nel 259. Lentini fu un centro molto importante del cristianesimo siciliano e una sede molto attiva. Basti ricordare che Lentini riconobbe la definizione di Theotokos (ovvero Genitrice di Dio) ancor prima che il dogma venisse definito dal Concilio di Efeso. Il massimo splendore con la diocesi di Lentini fu con l'ultimo suo vescovo Costantino, il quale ebbe grande considerazione presso la corte di Costantinopoli. Costantino, in occasione della lotta contro l'iconoclastia tra il Pontefice Adriano I e l'impero bizantino, fu incaricato dall'imperatrice Irene nel 785 di recapitare al Papa una lettera nella quale il Pontefice fu invitato a partecipare al Concilio di Costantinopoli. Questo delicato compito gli fu affidato perché era già conosciuto da Adriano I e per il ruolo di cerniera che la Chiesa siciliana, in particolare quella di Lentini assunse in questo arco di tempo tra Roma e Bisanzio. Nel successivo Concilio di Nicea del 787, Costantino fu molto attivo e tra i vescovi siciliani fu quello a cui toccò parlare per primo. Dopo di lui non sono più noti vescovi leontini. Tuttavia, in una Notitia Episcopatuum della fine del IX secolo, Lentini appare ancora al tredicesimo posto fra le sedi episcopali 


Il Paese Nativo dei Santi ALFIO - FILADELFO E CIRINO
Nelle Puglie vi è un villaggio di un migliaio di abitanti i quali attorniano con le loro case la Chiesa dei Tre Santi Fratelli, nel Comune di Poggiardo, in provincia di Lecce, di nome Vaste.Ai tempi dei Santi era una grande città chiamata "Città dei Prefetti" Basta o Vastanis. Vi fu un errore di copiatura di un emanuense attraverso i secoli che invece di copiare Bastanon o Vastanon scrisse Vasconon.
E quindi li fecero nativi della Guascogna in Francia e addirittura Spagnoli perché i Baschi passarono in Gallia dalla Spagna. Era l'Aquitania romana dal 56 a. C. Prima fu abitata da Iberi. Augusto la estese sino al fiume Loira e, Carlo Magno nel 778 formò un Regno. Non risulta in quella regione nessuna Città detta dei Prefetti. Le Prefetture furono istituite dai Romani solo in Italia. Dagli atti risulta che i Santi risposero, e ciò e stato confermato dai Bollandisti: (in traduzione) "Venghiamo dalla regione dei Bastani, dalla città che dicesi dei Prefetti".Plinio scrisse che Basta era nella Magna Grecia. I nomi di Alfio, Filadelfo e Cirino derivano dalla Grecia. L'inviato di Roma Nigellione non fu mai in Aquitania. Nel XVIII secolo i Bollandisti, dotti Gesuiti del Belgio, che esaminarono gli Atti di quasi tutti i Martiri Cristiani, fra cui quelle dei nostri Patroni di Lentini, scopersero l'errore della K invece della t, e diedero l'incarico a Papebrochio per l'esame del Menologio greco dell'Imperatore Basilio Perfirogenito del VII secolo, che attesta essere i Tre Fratelli nati in Italia. Questa grande Città fu distrutta nel 1160 da Guglielmo il Malo, Re di Sicilia, dopo le insurrezioni nelle Puglie fomentate da Manuele I Comneno. La popolazione fu frammentata in tanti piccoli centri e sempre ivi c'è stata la tradizione del culto ai Tre Santi Fratelli A1fio, Filadelfo e Cirino; martirizzati a Leontini da Tertullo Romano, sotto l'Impero di Gallo nel 253 d. C. Nessuno mai ha indicato un paese o sito nelle Gallie. siciliane. 


La madre dei Santi - Santa Benedetta di Locuste
Prima dei figli e del nipote, ai tempi dell'Imperatore Massimino, 234 - 243 d. C., fu arrestata a Vaste la madre dei nostri Santi Patroni: Benedetta di Locuste, moglie di un Principe chiamato Vitale, padre di quattro figli. La primogenita fu madre del martire Erasmo, gli altri tre figli furono A1fio, nato nel 230 e quattro mesi d. C.; Filadelfo, dopo un anno e otto mesi dal primo; Cirino, dopo sedici mesi dal secondo. La madre dei Santi Fratelli fu decapitata per la fede in Gesù Cristo e prima di morire disse dinanzi al popolo accorso da tutte le Puglie: "Sta scritto nel Vangelo che chi perderà la vita per Cristo in questo mondo, acquisterà la vita eterna nell'altro".

Martirio di Onesimo. Erasmo e 13 Compagni a Pozzuoli
Il tiranno Diomede dopo vari interrogatori fece schiacciare Onesimo sotto un macigno, fece decapitare Erasmo (il nipote dei Tre Fratelli) e i tredici altri. Lasciò in vita i Tre Fratelli Alfio, Filadelfo e Cirino per tentare di farli abiurare. Non riuscendovi li mandò in Sicilia dal Preside romano Tertullo, sotto scorta di 50 soldati capitanati da Silvano. Il 25 agosto del 252 d. C. sbarcarono a Messina e dopo due ore furono avviati a Taormina, nella quale città in quei giorni trovavasi Tertullo. Tertullo era un generale romano a riposo e aveva diverse dimore in Sicilia. Quella preferita era nel grandioso palazzo in Lentini che si elevava sulle grotte adibite a prigioni (fra cui la Grotta detta poi la " Grotta dei Santi", ove stettero prigionieri i Santi e altri martiri). Tertullo interrogò i Tre Fratelli e dopo li avviò a Lentini sotto la scorta di 40 soldati capitanati da Mercurio. La comitiva attraversò costeggiando l'Etna e fermandosi dove in seguito nacquero in onore dei Santi i paesi di Sant'Alfio e di Trecastagni. La fine di agosto, di sera, giunsero a Catania e furono rinchiusi in un Carcere che oggi trovasi in una Chiesa di fronte all'ospedale Santa Marta, l'Immacolata ai Minoritelli. Ivi c'è una lapide in marmo e un quadro. Nel marmo: "Sanctorum Alphii - Philadelphi et Cyrini - Carcer". Nel quadro i Tre Fratelli e inoltre tre statue. All'alba vennero avviati a Lentini. Attraversarono il fiume Simeto che era in piena. Vi furono spinti da otto soldati
I Santi lo passarono incolumi; ma gli otto soldati che li avevano spinti e li seguirono, annegarono.


Tecla e Giustina
Due Contesse di Lentini; Tecla paralitica da sei anni viene guarita dalla preghiera dei Tre Fratelli e assiste e nutrisce loro. La Provvidenza le risparmiò il martirio perché difesa da 500 Coloni beneficati e perché doveva costruire Tre Chiese e il Vescovado a Leontini. Morì il 10 - 1 - 264.Giustina era cieca in un occhio e fu guarita da Sant'Alfio. Morì il 10 - 1 - 262, prima di Tecla.
Il primo Vescovo Alessandro detto Neofito morì a 80 anni, dopo 35 anni e 5 mesi di Vescovado, il 18 aprile.
Il 1O Maggio 253 d. C. Era un bel dì di Maggio, giorno 10 di Mercoledì. La sterminata piazza di Leontini era gremita di folla in attesa di un grande evento storico. I Tre Fratelli venivano messi alla prova suprema dopo essere stati costretti a girare nudi e a piedi scalzi i colli e le vie della città di Leontini. Ecco il perché della Via dei Santi che il popolo percorre ogni anno nella notte dal 9 al 10 Maggio. Nel Foro Tertullo, ammantato di Porpora, attorniato dai Consiglieri e da numerosi soldati romani, fece tradurre i Tre Fratelli. A fianco al trono del Preside si erigeva una statua di una divinità pagana. Tertullo invitò i Tre Fratelli ad incensare alla dea. "0 vi piegate agli dei di Roma o presto sarete uccisi: Decidete!"Sant'Alfio rispose per tutti! "Noi siamo Cristiani!!! - Fa su di noi quello che tu vuoi, inventa strumenti di tortura; Noi saremo sempre fedeli a Gesù Cristo, Figlio di Dio vivente".Filadelfo e Cirino confermarono quanto detto da Alfio. "Nostra madre - essi dissero - ci ha dato l'esempio; essa è beata in Cielo; il maestro Onesimo, il nostro nipote Erasmo e altri 13 Compagni sono stati sacrificati a Pozzuoli; Mercurio e i suoi soldati decapitati da te o Tertullo; altri nelle contrade di Leontini; e noi dovremmo piegarci a te?" Tertullo furente, si alza agitato, si consiglia coi suoi Consiglieri ed esclama:, "Nel nome dell'Imperatore di Roma, ordino di strappare la lingua ad Alfio e buttarla in quel pozzo aperto (ecco il nome di Chiesa della Fontana dove ancora sgorga un'acqua limpida e sempre viva bevuta dai fedeli); Filadelfo sia steso su quella graticola ardente, - Cirino sia tuffato nella caldaia bollente".Mentre spiravano tutti videro Angeli del cielo portanti corone che posarono sulle teste dei Tre Santi Fratelli. I corpi dei Tre furono nella notte depositati da Tecla e Giustina allo Strobilio ( pino ) dove veneriamo i Sepolcri.

Cleonico e Stratonico - martiri
Due giovani Leontinesi, Cleonico e Stratonico, presenti al sacrifizio gridarono contro il tiranno accusandolo di crudeltà. Tertullo subito li fece arrestare e fece strappare la 1ingua anche a loro buttata in altri pozzi. 


Santa Epifana martire
Il Ministro di Tertullo, Alessandro, una notte vide nel Carcere dove stavano rinchiusi i Tre Santi Fratelli, una gran luce soprannaturale. Dal buco della serratura della porta scorse che Sant'Andrea Apostolo, sceso dal cielo, (confortava i Tre Santi. Poi vide Tecla e Giustina entrare nel carcere con riserve di viveri mentre le porte si aprivano da sole. Alessandro si convertì alla fede dei Cristiani e fuggì allo Sperone. Tertullo fece arrestare la moglie di lui per conoscere il luogo del nascondiglio del marito. Invano; Epifania tacque e non cedette alle losche brame del tiranno. La fece uccidere lassù dove c'è oggi la Chiesa della Madonna della Catena, tagliandole le mammelle come a Sant'Agata. Il corpo di Santa Epifana fu raccolto da Tecla e riposto nei Sepolcri dei Tre Fratelli.


Santa Eutalia martire
Era il giorno 14 luglio del 257 d. C. Tertullo uscì a cavallo insieme ai suoi Consiglieri per arrestare Alessandro. Le spie lo avevano avvertito che Alessandro trovavasi nel monte Pancali (l'antico vulcano spento). Giunti in una contrada detta Cillepi inseguirono una belva e tutti insieme caddero in una vallata, dove furono divorati dai lupi allora numerosi ovunque. I1 luogo si chiama tuttora la "Valle di Tertullo". Alla ferale notizia prese il comando della Città il Capo dei Sacerdoti di Cerere: Serviliano. Egli odiava la madre e la sorella (Eutropia ed Eutalia) per la loro fede in Cristo.Nella piazza tagliò la testa alla sorella Eutalia di sua mano, ma accecò sul posto e morì subito.
Il corpo di Santa Eutalia fu portato nella Cripta dei Santi dalla madre, dal fidanzato di lei, da Tecla e da Giustina.
 

Saints MAXIME et CLAUDE son frère , avec sainte PREPEDIGNE, femme de saint Claude et leurs deux fils saints ALEXANDRE et CUTHIAS, martyrs à Ostie sous Dioclétien (vers 295). 

Saintes CONSTANCE, AUGUSTA, ATTIQUE et ARTEMOE, vierges à Rome (IVème siècle).
  

http://www.atelier-st-andre.net/fr/images/oeuvres_icones/leo-01.jpg

Saint LEON Ier le Grand, pape et patriarche de Rome (440-461), qui confessa la foi orthodoxe face au monophysitisme (461). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.) 

saints pour le 19 février du calendrier ecclésiastique

Saint GABIN, prêtre, martyr à Rome sous Dioclétien (vers 296).  

Saint BARBAT (BARBATUS, BARBAS), évêque de Bénévent en Italie et thaumaturge, qui convertit à la vraie foi un grand nombre de Lombards (682). 

http://www.santiebeati.it/Detailed/90353.html

 

Saint MANSUET (MANSUETUS), évêque de Milan et auteur d'un traité contre le monothélisme (vers 690).  

http://www.santiebeati.it/dettaglio/41900

 

saints pour le 20 février du calendrier ecclésiastique

Saints VICTOR, CORONA et leurs VINGT compagnons, martyrs à Rome.  

Saint AGATHON, pape et patriarche de Rome, qui confessa la foi orthodoxe face au monothélisme (682). (En Occident, sa mémoire se célèbre le 10 janvier.) 

http://www.santiebeati.it/dettaglio/91427

 http://www.tuttocollezioni.it/santini/santi-nomi/Leo/slides/Xsa-02-33%20S.%20San%20LEONE%20VESCOVO%20DI%20CATANIA%20Santino%20Holy%20card.jpg

Saint LEON le Thaumaturge, originaire de Ravenne, évêque de Catane en Sicile (vers 787). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.)  


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