sabato 5 aprile 2014

5th Sunday of Great Lent: St Mary of Egypt

5th Sunday of Great Lent: St Mary of Egypt

 

 

 http://mediaevalsophia.net/_fascicoli/13/art.%20BISANTI%20-%20La%20figura%20di%20Zosima.pdf

 

http://www.calendariobizantino.it/misc/calendario/icons/Santa_Maria_Egizia.jpg




Troparion — Tone 8

The image of God was truly preserved in you, mother, / for you took up the Cross and followed Christ. / By so doing, you taught us to disregard the flesh, for it passes away, / but to care instead for the soul, since it is immortal. / Therefore your spirit, holy mother Mary, Rejoices with the angels!



Kontakion — Tone 3

Having been a sinful woman, / you became through repentance a Bride of Christ. / Having attained angelic life, / you defeated demons with the weapon of the Cross. / Therefore, most glorious Mary, you are a Bride of the Kingdom!
 
In Te Madre del tutto* si è
salvato ciò che è a immagine; *
presa infatti la Croce,* seguisti
il Cristo, * e coi fatti insegnasti
* a trascurare la carne, passa
infatti, *e a preoccuparti
invece dell’anima,* realtà
immortale. * Perciò, insieme
con gli Angeli, esulta * Beata
Maria, lo spirito tuo.


 
La storia di santa Maria Egiziaca risale ad un periodo posto tra il IV e il VI secolo e ci venne trasmessa da Zosimo, ieromonaco palestinese che, durante la Qauresima, aveva l'abitudine di recarsi nelle profondità del deserto, dove incontrò la Santa che gli raccontò la sua storia.
Quando Maria aveva dodici anni lasciò i suoi genitori e se ne andò ad Alessandria, dove visse nel peccato per diciassette anni, ma non per bisogno, bensì per piacere. Poi, mossa dalla curiosità, seguì dei pellegrini che andavano a Gerusalemme a partecipare all'Esaltazione della Santa Croce. Il giorno della festa volle andare in chiesa, ma ogni qualvolta cercava di entrare, sentiva un potere invisibile che le impediva di farlo e una voce dentro di sé che le diceva di non esserne degna. Pentendosi nel profondo del suo cuore, decise di cambiare la sua condotta di vita e di riconciliarsi con Dio: invocata la Vergine Theotokos come sua protettrice, le chiese di aprirle la strada al culto della Croce, con la promessa di rinunciare al mondo. Il giorno stesso si ritirò nel deserto dove visse nell'ascetismo più rigido e nella sola preghiera per 47 anni.
La prima volta in cui Zosimo la vide, rimase molto turbato e spaventato e nel vedere una donna nuda nel deserto temette di trovarsi davanti ad un'immagine diabolica, ma quando vide la Santa levitare e parlare di Dio, comprese, e allora le diede il suo mantello per coprirsi e lei gli raccontò la sua storia.
Quando ebbe finito di raccontare, la Santa volle ricevere la Santa Eucaristia e poi pregò Zosimo di tornare l'anno seguente per potere partecipare nuovamente al Santo Mistero.
L'anno successivo egli tornò ma della Santa trovò solo il corpo senza vita, vestito ancora del mantello che le aveva dato, accanto a lei una scritta sulla sabbia: “Padre Zosimo sotterra il corpo dell'umile Maria; restituisci alla terra ciò che è della terra, aggiungi polvere alla polvere ed in nome di Dio prega per me; sono morta nel mese di pharmouti, secondo gli Egiziani, che corrisponde all'aprile dei Romani, la notte della Passione del Salvatore, dopo aver partecipato al pasto mistico”.
Con a disposizione solo un pezzo di legno Zosimo cominciò a scavare, ma il compito era troppo difficile, allora giunse in suo aiuto un leone che scavò la buca per lui; dopo avere sepolto la Santa, Zosimo tornò nel suo monastero e, per l'edificazione dei suoi confratelli, raccontò l'accaduto.
Per avere rappresentato un grande esempio di pentimento, ascesi e conversione, Santa Maria Egiziaca viene ricordata anche nella quarta domenica dei digiuni della Grande Quaresima.
 
 
 http://www.atelier-st-andre.net/fr/images/haute_resolution/marie_egyptienne.jpg
 
http://oca.org/saints/troparia/2014/04/06/18-5th-sunday-of-great-lent-st-mary-of-egypt
 
 
Tropaire de sainte Marie l'Égyptienne
Illuminée divinement par la grâce de la Croix, tu devins un brillant flambeau de conversion en renonçant aux ténèbres des passions. C’est pourquoi saint Zosime t’a vue, vénérable Mère Marie, dans le désert comme un Ange de Dieu. Puisqu’avec lui tu habites les Cieux, intercède auprès du Christ en faveur de nous tous !
 
http://www.paginecattoliche.it/S_MARIA_EGIZIACA.htm
 
Santa Maria Egiziaca

Giovanni 8,3-11

Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, gli dicono: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. Alzatosi allora Gesù le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed essa rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neanch'io ti condanno; va' e d'ora in poi non peccare più».


Luca 7:36-50

Gesù in casa di Simone, il fariseo

36 Uno dei farisei lo invitò a pranzo; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna che era in quella città, una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, portò un vaso di alabastro pieno di olio profumato; 38 e, stando ai piedi di lui, di dietro, piangendo, cominciò a rigargli di lacrime i piedi; e li asciugava con i suoi capelli; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. 39 Il fariseo che lo aveva invitato, veduto ciò, disse fra sé: «Costui, se fosse profeta, saprebbe che donna è questa che lo tocca; perché è una peccatrice». 40 E Gesù, rispondendo gli disse: «Simone, ho qualcosa da dirti». Ed egli: «Maestro, di' pure». 41 «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. 42 E poiché non avevano di che pagare condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?» 43 Simone rispose: «Ritengo sia colui al quale ha condonato di più». Gesù gli disse: «Hai giudicato rettamente». 44 E, voltatosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non mi hai dato dell'acqua per i piedi; ma lei mi ha rigato i piedi di lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. 45 Tu non mi hai dato un bacio; ma lei, da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. 46 Tu non mi hai versato l'olio sul capo; ma lei mi ha cosparso di profumo i piedi. 47 Perciò, io ti dico: i suoi molti peccati le sono perdonati, perché ha molto amato; ma colui a cui poco è perdonato, poco ama». 48 Poi disse alla donna: «I tuoi peccati sono perdonati». 49 Quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire in loro stessi: «Chi è costui che perdona anche i peccati?» 50 Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace»



Vangelo- della V Domenica dei
Digiuni (Mc 10, 32-45)


In quel tempo Gesù prese in
disparte i Dodici e cominciò a
dir loro quello che gli sarebbe
accaduto: «Ecco, noi saliamo a
Gerusalemme e il Figlio
dell'uomo sarà consegnato ai
sommi sacerdoti e agli
scribi; lo condanneranno a
morte, lo consegneranno ai
pagani, lo scherniranno, gli
sputeranno addosso, lo
flagelleranno e lo uccideranno;
ma dopo tre giorni
risusciterà». Gli si
avvicinarono Giacomo e
Giovanni, i figli di Zebedèo,
dicendogli: «Maestro, noi
vogliamo che tu ci faccia
quello che ti chiederemo».
Egli disse loro: «Cosa volete
che io faccia per voi?». Gli
risposero: «Concedici di
sedere nella tua gloria uno alla
tua destra e uno alla tua
sinistra». Gesù disse loro: «Voi
non sapete ciò che
domandate. Potete bere il
calice che io bevo, o ricevere
il battesimo con cui io sono
battezzato?». Gli risposero:
«Lo possiamo». E Gesù disse:
«Il calice che io bevo anche voi
lo berrete, e il battesimo che io
ricevo anche voi lo riceverete.
Ma sedere alla mia destra o
alla mia sinistra non sta a me
concederlo; è per coloro per i
quali è stato preparato».
All'udire questo, gli altri dieci si
sdegnarono con Giacomo e
Giovanni. Allora Gesù li
chiamò a sé e disse loro: «Voi
sapete che coloro che sono
ritenuti capi delle nazioni le
dominano, e i loro grandi
esercitano su di esse il potere.
Fra voi però non sarà così, ma
chi vuol essere grande tra voi si
farà vostro servo, e chi vuol
essere il primo tra voi sarà il
servo di tutti. Il Figlio
dell'uomo infatti non è venuto
per essere servito, ma per
servire e dare la propria vita in
riscatto per molti»





http://www.orthodoxia.it/synaxarion/images/mariaegiziaca.jpg

Galati 3,23-4,5

 Prima però che venisse la fede, noi eravamo rinchiusi sotto la custodia della legge, in attesa della fede che doveva essere rivelata.  Così la legge è per noi come un pedagogo che ci ha condotto a Cristo, perché fossimo giustificati per la fede.  Ma appena è giunta la fede, noi non siamo più sotto un pedagogo.  Tutti voi infatti siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù,  poiché quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo.  Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero; non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù.  E se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
 Ecco, io faccio un altro esempio: per tutto il tempo che l'erede è fanciullo, non è per nulla differente da uno schiavo, pure essendo padrone di tutto;  ma dipende da tutori e amministratori, fino al termine stabilito dal padre.  Così anche noi quando eravamo fanciulli, eravamo come schiavi degli elementi del mondo.  Ma quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge,  per riscattare coloro che erano sotto la legge, perché ricevessimo l'adozione a figli


Apostolo- della V Domenica
dei Digiuni (Eb 9, 11-14)

Fratelli, Cristo, venuto come
sommo sacerdote dei beni
futuri, attraverso una tenda
più grande e più perfetta, non
costruita da mano d’uomo,
cioè non appartenente a
questa creazione, entrò una
volta per sempre nel
santuario, non con sangue di
capri e di vitelli, ma in virtù
del proprio sangue, avendo
ottenuto per noi una
redenzione eterna. Infatti, se il
sangue di capri e di vitelli, e la
cenere di una giovenca, sparsi
su quelli che sono contaminati,
li santificano, purificandoli
nella carne, quanto più il
sangue di Cristo, il quale con
uno Spirito eterno offrì se
stesso senza macchia a Dio,
purificherà la nostra coscienza
dalle opere morte, per servire
il Dio vivente?



 
 
http://www.santiebeati.it/dettaglio/48200 
 
 
 

 

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