venerdì 13 giugno 2014

14 giugno il santorale









Saint prophète ELISEE (IXème siècle avant NSJC). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VI des Ménées. Office complet traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VI du Supplément aux Ménées.) 






http://oca.org/saints/lives/2014/06/14/101718-prophet-elisha


 

Troparion (Tone 4)Interpreter of the Savior's words, teacher and enlightener of those under the law, thou wast known to those afar by thy signs and miracles, for thou didst inherit the grace of the Tishbite. Preserve us evermore, divine Prophet Elisha

https://doxologia.ro/sfantul-prooroc-elisei


Troparion — Tone 4

An angel in the flesh and the cornerstone of the prophets, / the second forerunner of the coming of Christ, / Glorious Elijah sent grace from on high to Elisha, / to dispel dispel diseases and to cleanse lepers. / Therefore, he pours forth healings on those who honor him.


Kontakion — Tone 2

Podoben: “Seeking the highest...” / You were revealed as a Prophet of God, / when you received from Elijah a double portion of the grace which you deserved; / you were his contemporary, blessed Elisha, / and together with him you unceasingly pray to Christ God for us all!
 

Saint MARCIEN, évêque de Syracuse en Sicile, martyr par la main des Juifs (vers 255?). 

https://www.academia.edu/7416205/Marciano_di_Siracusa_nelliconografia_siciliana_in_Vescovi_Sicilia_Mediterraneo_nella_tarda_antichit%C3%A0._Atti_del_Convegno
Saints QUINTIEN, THEODOLE, TECLE et FESTINE, martyrs en Afrique.

Saints VALERE et RUFIN, martyrs à Bazoches en Picardie sous Dioclétien (287).

Saint CYRILLE, évêque de Gortyne en Crète, martyr sous Dioclétien et Maximien (vers 303).

Saint MARC, évêque de Lucera en Apulie (vers 328).

Sainte JULITTE, morte en paix, probablement à Tabennae en Egypte.

Saint MARTIEN, évêque de Bénévent en Campanie (VIème siècle).

Saint DOGMAËL, évêque de Pembroke dans le pays de Galles, puis de Trégor en Bretagne (505).

Saint EUSPICE, prêtre, protégé de Clovis, fondateur de l'abbaye de Micy ou Saint-Mesmin (Miciacum) dans l'Orléanais (vers 510 ou 515).

Saint QUINTIEN, évêque de Rodez en Rouergue (527).

Saint CRIDAN, ermite à Guisseny en Bretagne (VIème-VIIème siècles).

Saint NENNUS (NENUS, NEHEMIE), successeur de saint Enda comme higoumène des monastères des îles d'Aran et de Bute en Irlande (VIIème siècle).

Saint ETHERE, métropolitain de Vienne en Dauphiné (vers 620).

Saint BOHON ou BOBOLIN, métropolitain de Vienne en Dauphiné (vers 718).

Saint GERVOLD (GERWALD, GERBAUD), higoumène de Fontenelle, puis évêque d'Evreux en Normandie (806).






Saint METHODE, patriarche oecuménique de Constantinople (843-847) après avoir confessé les saintes Icônes sous Léon l'Arménien, Michel II et Théophile (847). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VI des Ménées.) 

https://www.johnsanidopoulos.com/2017/06/saint-methodios-confessor-patriarch-of.html

http://oca.org/saints/lives/2014/06/14/101719-st-methodius-the-patriarch-of-constantinople 


 

 https://doxologia.ro/viata-sfant/viata-sfantului-ierarh-metodie-patriarhul-constantinopolului



senza alcun dubbio San Metodio di Siracusa è tra i Santi italo-greci che hanno maggiormente onorato la Chiesa Una ed Indivisa, fu il primo insigne Patriarca di Costantinopoli, confessore della fede e custode dell'Ortodossia.
San Metodio nacque a Siracusa nel 789 in una famiglia benestante che gli consentì di avere un'ampia ed approfondita cultura.
Assunse l'abito monastico nel monastero di Chenolacco (Lago delle oche) sul monte Olimpo di Bitinia fondato dal monaco S. Stefano, autentico centro di cultura e santità.
A soli 25 anni San Metodio fu nominato arcidiacono da San Niceforo Patriarca di Costantinopoli, che di li a poco venne deposto ingiustamente dall'imperatore iconoclasta Leone l'Armeno.
Quando scoppiò la persecuzione iconoclasta voluta dal suddetto imperatore, San Metodio già era igumeno dei monasteri di Chenolacco e di Eligmi, sempre in Bitinia, quest'ultimo fondato dal Santo siciliano.
A seguito dell'ingiusta deposizione di San Niceforo, San Metodio si recò a Roma presso il Papa Pasquale I affinchè sconfessasse ufficialmente i fautori dell'iconoclastia e per tale motivo, San Teodoro lo Studita lo ringraziò.
Nell'816 San Metodio venne ordinato sacerdote a Roma e, successivamente, fece ritorno a Costantinopoli ove cercò di persuadere l'imperatore Michele a riportare sul seggio patriarcale San NIceforo, ma fu arrestato e torturato dal medesimo imperatore. Ed una volta in prigione fu, ulteriormente, condannato per cospirazione contro l'impero e venne ulteriormente flagellato e torturato al punto che gli slogarono le mandibole che il Santo annodava con i lembi del cappuccio per sostenerle e buttato in una cloaca insieme a due moribondi che si putrefecero in sua compagnia.
In queste condizioni disumane, San Metodio assistè il moribondo Sant'Eutimio di Sardi che gli morì tra le braccia nell'831 e di cui scrisse la Vita.
Dopo esser stato trasferito di prigione a causa delle sue gravi condizioni fisiche, scrisse a S. Michele Sincello e ai due Santi fratelli Teodoro e Teofane, marchiati a fuoco dall'imperatore.
Improvvisamente il Santo siciliano venne liberato e fece ritorno nel suo monastero di Eligmi come calligrafo ove ricopiò in una sola Quaresima ben 7 Salteri e come polemista in difesa del culto delle Sacre Icone.
Ancorchè non candidato al seggio patriarcale, San Metodio venne nominato il 4 marzo dell'843 Patriarca di Costantinopoli, come del resto gli aveva predetto il Santo eremita Giovannicio ed ebbe come collaboratori: S. Simeone di Lesbo, S. Michele il Sincello, S. Naucrazio di Studion, S. Teofane il Marchiato ecc., al fine di mettere ordine e pace nella Chiesa. Istituì la festa dell'Ortodossia, che si celebra la prima domenica di Quaresima che sancì la vittoria sulle eresie, nonchè la processione della Madre di Dio dette la "Romana", in quanto donata alla Chiesa di Roma e diede incarico al monaco pittore e mosaicista S. Lazzaro di ripristinare la celebre Icona di Cristo sul portone bronzeo del palazzo imperiale, distrutta dagli iconomachi. Richiamò i Santi esiliati a causa delle persecuzioni iconoclaste ed ebbe qualche attrito con i monaci studitani per la divergenza di opinioni sui precedenti Patriarchi. Si addormentò nell'847 a causa di un tumore.
San Metodio si distinse per le sue doti di canonista, innografo e biografo di molti Santi suoi contemporanei, ma ebbe un maggior merito ovvero quello di aver manifestato mediante la sua persona la fede della Chiesa contro l'eresia e lo strapotere politico e di aver stabilito la dottrina della Cristianità, successivamente stabilita dai 7 Concili Ecumenici.







Troparion — Tone 4

You appeared to your flock as a rule of faith, / An image of humility, and a teacher of abstinence. / Because of your lowliness, heaven was opened to you; / Because of your poverty, riches were granted to you! / O Holy Bishop Methodius, pray to Christ our God to save our souls!

Kontakion — Tone 2

You contended on earth as one already delivered from the body, / And thus you deserved heaven, O Methodius! / You proclaimed throughout the world the righteousness of venerating Icons, / Spending your days in hardship and effort, / And now you still rebuke those who do not honor the image of Christ.
Siciliano d'origine (la sua formazione sarebbe avvenuta a Siracusa), Metodio fu monaco sull'isola di Chio prima di essere chiamato a Costantinopoli dal patriarca san Niceforo.



Sainte DIGNE, vierge, martyre par la main des Musulmans à Cordoue en Andalousie (853). 


Martirologio Romano: A Córdova nell’Andalusia in Spagna, santi martiri Anastasio, sacerdote, Felice, monaco, e Digna, vergine, che morirono tutti insieme nello stesso giorno: Anastasio, avendo confessato davanti ai consoli Mori la sua fede cristiana, fu prontamente trafitto con la spada e, insieme a lui, anche Felice, di origine gétula, che aveva professato nelle Asturie la fede cattolica e conduceva vita monastica; Digna, ancor giovanissima, che all’uccisione dei suoi compagni aveva coraggiosamente espresso biasimo verso il giudice, fu senza indugio decapitata.

Saint CEARAN (CIARAN) le Dévot, higoumène de Bellach-Duin, aujourd'hui Castle Kerrant, en Irlande (870). 


Saint JEAN, métropolite d'Euchaïta (XIème siècle).



 
Saint MSTISLAV, appelé GEORGES au saint Baptême, prince de Smolensk et Novgorod, remarquable par sa vertu, sa piété, son respect du clergé et sa miséricorde envers les pauvres (1180).

Saint METHODE, abbé de Pièchnoche (Russie 1392). (Office et acathiste traduits en français par le père Denis Guillaume au tome XIV du Supplément aux Ménées.)



Saint NIPHON l'Athonite, originaire de Loukovi dans le despotat d'Epire, fils de prêtre devenu hiéromoine et ermite au Mont Athos, prophète, clairvoyant et thaumaturge (1411).

Saint ELISEE de Souma, moine de Solovki (XVème-XVIème siècles).

Saints NICOLAS et ALEXANDRE, prêtres, et NICOLAS, diacre, martyrs par la main des Communistes (Russie 1938).






Synaxis of the Saints of Belarus







Translation of the Relics of St. Brendan the Navigator,
Abbot and Founder of Clonfert, Ireland, Who Sailed to America


Troparion of St Brendan tone 4



 
The Divine Likeness has been perfected in thee, O holy Father Brendan,/for taking up the Cross thou hast followed Christ,/ and by thy deeds thou hast taught us to disdain the flesh for it passes away,/ but to cultivate the soul for it is immortal:/ wherefore, O holy father, thy spirit rejoices with the Angels 



https://doxologia.ro/sfantul-iustin-popovici

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