Idiòmelon dell’imperatore Leone (Tono pl. 4)
Venite, popoli,* adoriamo la Deità trisipostatica:* il Figlio nel Padre* insieme al santo
Spirito.* Il Padre infatti ha intemporalmente generato* il Figlio coeterno e con lui
regnante,* e lo Spirito santo era nel Padre,* glorificato insieme al Figlio;* una sola
potenza, una sola sostanza,* una sola divinità* che noi tutti adoriamo dicendo:* Santo
Dio,* che tutto hai creato mediante il Figlio,* con la sinergia del santo Spirito;* Santo
forte,* per il quale abbiamo conosciuto il Padre* e per il quale lo Spirito santo* è venuto
nel mondo;* Santo immortale,* o Spirito Paraclito,* che dal Padre procedi* e nel Figlio
riposi.* Triade santa, gloria a te.
Così dice il Signore: Vi prenderò di tra le genti, vi radunerò da tutte le terre e vi
introdurrò nella vostra terra: vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le
vostre impurità e da tutti i vostri idoli, e io vi purificherò: vi darò un cuore nuovo e uno
spirito nuovo; toglierò il cuore di pietra dalla vostra carne e vi darò un cuore di carne,
metterò in voi il mio Spirito e farò sì che camminiate nei miei precetti, che custodiate e
mettiate in pratica i miei decreti. Abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri, sarete il
mio popolo e io sarò il vostro Dio.
Alla litì. Stichirà idiòmela. (Tono 2)
Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza,* e con gli apostoli, o Salvatore
nostro,* è rifulsa la grazia del tuo Spirito.* Tu sei il nostro Dio,* sei Dio prima,* Dio
dopo,* e per i secoli.
Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4)
Quando inviasti il tuo Spirito, Signore,* agli apostoli seduti in casa,* i figli degli Ebrei
videro* e sbigottirono per la meraviglia:* li udivano infatti esprimersi in lingue straniere,*
come lo Spirito concedeva loro;* infatti, da illetterati che erano,* essi erano divenuti
sapienti* e conquistando le genti alla fede,* esponevano loro con eloquenza le cose
divine.* Anche noi dunque a te acclamiamo:* O tu che sei apparso sulla terra* e ci hai
salvati dall’errore,* Signore,* gloria a te.
Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4)
Un tempo si confusero le lingue* per l’audacia che spinse a costruire la torre7
,* ma ora
le lingue sono riempite di sapienza* per la gloria della scienza divina.* Là, Dio condannò
gli empi per la loro colpa,* qui il Cristo illumina i pescatori con lo Spirito.* Allora si
produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi,* adesso si inaugura la concorde sinfonia
delle voci* per la salvezza delle anime nostre.
Apolytìkion. (Tono pl. 4)
Benedetto sei tu, Cristo Dio nostro:* tu hai reso sapientissimi i pescatori,* inviando
loro lo Spirito santo,* e per mezzo loro* hai preso nella rete l’universo8
.* Amico degli
uomini, gloria a te.
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