sabato 7 giugno 2014

Al vespro del Sabato sera della Domenica di Pentecoste



Al vespro del Sabato sera della Domenica di Pentecoste



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Idiòmelon dell’imperatore Leone (Tono pl. 4) 

Venite, popoli,* adoriamo la Deità trisipostatica:* il Figlio nel Padre* insieme al santo 
Spirito.* Il Padre infatti ha intemporalmente generato* il Figlio coeterno e con lui 
regnante,* e lo Spirito santo era nel Padre,* glorificato insieme al Figlio;* una sola 
potenza, una sola sostanza,* una sola divinità* che noi tutti adoriamo dicendo:* Santo 
Dio,* che tutto hai creato mediante il Figlio,* con la sinergia del santo Spirito;*  Santo 
forte,* per il quale abbiamo conosciuto il Padre* e per il quale lo Spirito santo* è venuto 
nel mondo;* Santo immortale,* o Spirito Paraclito,* che dal Padre procedi* e nel Figlio 
riposi.* Triade santa, gloria a te.






Lettura della profezia di Ezechiele (36, 24-28) 

Così dice il Signore: Vi prenderò di tra le genti, vi radunerò da tutte le terre e vi 
introdurrò nella vostra terra: vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati da tutte le 
vostre impurità e da tutti i vostri idoli, e io vi purificherò: vi darò un cuore nuovo e uno 
spirito nuovo; toglierò il cuore di pietra dalla vostra carne e vi darò un cuore di carne, 
metterò in voi il mio Spirito e farò sì che camminiate nei miei precetti, che custodiate e 
mettiate in pratica i miei decreti. Abiterete nella terra che ho dato ai vostri padri, sarete il 
mio popolo e io sarò il vostro Dio. 


Alla litì. Stichirà idiòmela. (Tono 2) 

Con i profeti ci hai annunciato la via della salvezza,* e con gli apostoli, o Salvatore 
nostro,* è rifulsa la grazia del tuo Spirito.* Tu sei il nostro Dio,* sei Dio prima,* Dio 
dopo,* e per i secoli. 
 

Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4) 

Quando inviasti il tuo Spirito, Signore,* agli apostoli seduti in casa,* i figli degli Ebrei 
videro* e sbigottirono per la meraviglia:* li udivano infatti esprimersi in lingue straniere,* 
come lo Spirito concedeva loro;* infatti, da illetterati che erano,* essi erano divenuti 
sapienti* e conquistando le genti alla fede,* esponevano loro con eloquenza le cose 
divine.* Anche noi dunque a te acclamiamo:* O tu che sei apparso sulla terra* e ci hai 
salvati dall’errore,* Signore,* gloria a te. 


Agli Apostica


Gloria. Ora e sempre. (Tono pl. 4) 

Un tempo si confusero le lingue* per l’audacia che spinse a costruire la torre7
,* ma ora 
le lingue sono riempite di sapienza* per la gloria della scienza divina.* Là, Dio condannò 
gli empi per la loro colpa,* qui il Cristo illumina i pescatori con lo Spirito.* Allora si 
produsse come castigo l’impossibilità di parlarsi,* adesso si inaugura la concorde sinfonia 
delle voci* per la salvezza delle anime nostre. 




Apolytìkion. (Tono pl. 4) 

Benedetto sei tu, Cristo Dio nostro:* tu hai reso sapientissimi i pescatori,* inviando 
loro lo Spirito santo,* e per mezzo loro* hai preso nella rete l’universo8
.* Amico degli 
uomini, gloria a te. 


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