mercoledì 18 settembre 2013

19 settembre feste santi e memorie




Saint PHOTIN, fondateur de l'Eglise de Bénévent en Campanie (Ier siècle).

Saints FELIX et CONSTANCIUS, martyrs à Nocéra. 



 

 
Saints TROPHIME, SABBATIOS et DORYMEDE, martyrs à Antioche de Pisidie et à Synnades en Phrygie salutaire sous Probus (vers 277). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IX des Ménées.) 

Saint JANVIER, évêque de Bénévent en Campanie, et ses compagnons FESTUS, diacre, DIDIER, lecteur, SOSIE, diacre de l'Eglise de Misène, PROCULE, diacre de l'Eglise de Pouzzoles, EUTYCHES et ACUCE, martyrs à Pouzzoles en Campanie sous Dioclétien (vers 305).


19 Settembre: Santi Nicandro, Demetrio, Gregorio, Pietro ed Elisabetta, Messina
Di San Nicandro e dei suoi compagni, purtroppo, non si hanno molte notizie. Presumibilmente, questo gruppo di Santi è di origine calabrese. Di San Nicandro si sa che era figlio di una famiglia benestante, la quale lo voleva sposo, ma, il giovane predestinato alla vita ascetica non ne volle sapere di sposarsi e per tal motivo scappò di casa. Quindi fu ordinato monaco dal Vescovo locale, apprezzato per la sua fede, si recò presso i monti Peloritani a Nord di Messina e non come taluni affermano a Sud della città dello Stretto. Qui i Santi si ritirarono in una grotta e praticarono diversi tipi di ascesi spirituali: eremitica, anacoretica o semi anacoretica di tipo lauriota. Probabilmente il loro insediamento rupestre è da far risalire poco prima della dominazione araba della Sicilia. I Santi furono ritrovati morti dopo molto tempo nella grotta, che gli stessi adeguarono a chiesa rupestre, da un contadino ed immediatamente la loro venerazione, nel fattempo dimenticata, rinacque a causa dei molteplici miracoli di cui i messinesi beneficiarono. Per tal motivo le loro reliquie furono portate in un monastero costruito nel XII secolo nelle vicinanze e che venne dedicato a loro. Ma, probabilmente, la conquista degli arabi prima e, dopo, con i normanni, la successiva forzosa conversione del clero locale e dei fedeli alla tradizione latina, fecero cadere nuovamente nell'oblìo la venerazione di questi Santi. Vi fu una nuova rinascita della loro venerazione e ciò a seguito dell'apparizione che lo stesso San Nicandro fece in sogno ad un cocchiere di una nobile famiglia messinese prorpietario del terreno nelle vicinanze del medesimo monastero, la suddetta apparizione unitamente ai nuovi miracoli fatti dai Santi, grazie, anche, alla rinascita della venerazione popolare, fecero sì che le loro reliquie venissero traslate nel 1611 nella nuova sede del monastero ortodosso dell'Archimandritato del Santissimo Salvatore di Messina. Purtroppo, oggi, il clero cattolico e, naturalmente, i fedeli non sanno nulla dell'esistenza di questi Santi, le reliquie probabilmente sono state perse e rimane uno sbiaditissimo ricordo di San Nicandro, grazie ad un rione della zona Nord di Messina, che porta il suon nome,oltretutto modificato in "Licandro" di cui nessuno degli abitanti conosce la storia di colui che portava questo nome.
Per le preghiere dei Santi Nicandro, Demetrio, Gregorio, Pietro ed Elisabetta. Signore Gesù Cristo, Dio nostro, abbi misericordia di noi. Amìn!
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/01/saints-zosimas-monk-and-athanasios.html
 Risultati immagini per icona della croce di Canterbury


Saint THEODORE, évêque de Vérone en Vénétie (après le IVème siècle).

Saint EUSTACHE (EUSTOCHE), métropolitain de Tours en Touraine (461).

Saint MELECE (MILET), évêque de Trèves en Rhénanie (entre 472 et 480).

Saint RIVOAL (RIWAL), ermite à Lanrivain en Bretagne (VIème siècle).

Saint SERNIS (SENY, SENOUX, ISSERNINUS), évêque irlandais, ermite en Bretagne (vers 530).

Saint JEAN, évêque de Spolète en Ombrie, martyr par la main des Ostrogoths ariens (vers 550).

Saint SEINE (SEGO), Irlandais de nation, abbé à Ségreste (plus tard Saint-Seine) en Bourgogne (vers 580).

Saint GOËRIC (ABBO), évêque de Metz en Lorraine (647). 







Saint THEODORE, Grec de nation, archevêque de Cantorbéry dans le Kent(690)

Almighty God, who didst call thy servant Theodore from Tarsus to Rome to
the see of Canterbury, and didst give him gifts of grace and wisdom to
establish unity where there had been division, and order where there had
been chaos: Create in thy Church, we pray, by the operation of the Holy
Spirit, such godly union and concord that it may proclaim, both by word
and example, the Gospel of the Prince of Peace; who liveth and reigneth
with thee and the Holy Spirit, one God, for ever and ever.
Through the prayers of St Theodore and of all the Saints of Britain,
Christ our God, have mercy on us and save us!
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Sainte POMPOSE, vierge, martyre à Cordoue en Andalousie par la main des Musulmans (853).








 http://oca.org/saints/lives/2015/09/19/102672-right-believing-great-prince-igor-of-kiev-and-chernigov

Translation des reliques de saint Igor, prince de Tchernigov et de Kiev (Ukraine 1147). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XVI du Supplément aux Ménées.) 


Saints THEODORE, prince de Iaroslav (Russie 1299) et CONSTANTIN et DAVID ses fils. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome IX du Supplément aux Ménées. Acathiste traduit en français par le même au tome XVI du Supplément aux Ménées.)







Troparion — Tone 4

From your youth you clung to Christ’s love / And you eagerly kept his laws. / You were enriched with miraculous gifts / And now pour forth healings, Theodore, David and Constantine / Pray to Christ our God to save those who honor you!

Kontakion — Tone 8

While in the flesh you were radiant lamps living like the angels. / By fasting, vigils and faith you grew like the trees in paradise. / You blossomed in prayer through the grace you received. / You have become mighty physicians, healing infirmity of souls. / O glorious wonderworkers Theodore, David and Constantine, / Pray to Christ our God for the forgiveness of those who venerate your memory!


Saint hiéromartyr CONSTANTIN et DEUX autres avec lui, martyrs par la main des Communistes (Russie 1918).

Saint ALEXIS, moine du Grand-Habit à l'ermitage de Zosime (Russie 1928).





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