sabato 28 settembre 2013

Domenica dell'amore verso i nemici


Domenica dell'amore verso i nemici 

Pericope Evangelica  


File:Bloch-SermonOnTheMount.jpg


Vangelo di Luca –Discorso della Montagna l’amore per i nemici


 (Gesù  continuò così alle folle ai piedi del monte  )


 Ma come volete che gli uomini facciano a voi, così fate a loro.
Ma se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete?
 Poiché anche i peccatori amano coloro che li amano.  E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Poiché i peccatori fanno lo stesso.
E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere, che merito ne avrete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto.
Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla,
e il vostro premio sarà grande e sarete i figli dell'Altissimo,
perché egli è benigno verso gli ingrati e i malvagi.
Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sarà perdonato.
Date e vi sarà dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarà versata in seno,
perché con la misura con cui misurate, sarà altresì misurato a voi».






Seconda lettera di Paolo apostolo ai cristiani di Corinto

Fratelli,Il Dio e Padre del nostro Signor Gesù Cristo, che è benedetto in eterno,
sa che io non mento. A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella città
dei Damasceni per catturarmi, ma da una finestra fui calato lungo il muro in una cesta, e così scampai dalle sue mani.
Certo il vantarsi non mi è di alcun giovamento; verrò quindi alle visioni e rivelazioni del Signore.
 Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 3 E so che quell'uomo (se con il corpo o senza il corpo, non lo so, Dio lo sa),
 fu rapito in paradiso e udì parole ineffabili, che non è lecito ad alcun uomo di proferire.
 Io mi glorierò di quel tale, ma non mi glorierò di me stesso, se non delle mie debolezze.
 Anche se volessi gloriarmi, non sarei un insensato perché direi la verità; ma me ne astengo,
affinché nessuno mi giudichi di più di quello che vede o sente da me.
Inoltre, affinché non m'insuperbisca per l'eccellenza delle rivelazioni, 
mi è stata data una spina nella carne,
un angelo di Satana per schiaffeggiarmi, affinché non m'insuperbisca.
A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me.
Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perché la mia potenza è
portata a compimento nella debolezza». Perciò molto volentieri mi glorierò
piuttosto delle mie debolezze, affinché la potenza di Cristo riposi su di me.
 Perciò io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessità, nelle persecuzioni,
nelle avversità per amore di Cristo, perché quando io sono debole, allora sono forte.







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