lunedì 13 gennaio 2014

elogio iconografico a Santa Nino della Georgia




Sainte NINO, égale-aux-Apôtres et illuminatrice de la Géorgie (335). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I du Supplément aux Ménées.)



Sainte NINO, égale-aux-Apôtres et illuminatrice de la Géorgie (335). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I du Supplément aux Ménées.)
Santa Nino è nominata in una pagina, che lo storico Rufino aggiunse alla “Storia Ecclesiastica”, scritta dal grande vescovo e storico Eusebio di Cesarea e che così si può riassumere; nel IV secolo gli Iberi, (popolo dell’Iberia Caucasica, attuale Georgia), in occasione di un’incursione da loro effettuata nelle varie Province orientali dell’impero romano, portarono con loro dalla Cappadocia, una prigioniera cristiana, che secondo altri documenti storici, bizantini, armeni, georgiani, aveva il nome di Nouné e che ancora successivamente nella letteratura georgiana e russa, si modificò in Nino.
Viveva da cristiana in castità, umiltà e preghiera e quanti la frequentavano, pagani ed idolatri, l’ammiravano senza comprendere; per spiegarsi le sue doti e virtù dicevano di lei: “È una cristiana” e il nome le rimase, perciò è chiamata anche Santa Cristiana.
Suo malgrado operò alcuni prodigi, come il risuscitare un bambino morto, per cui la sua fama arrivò alla corte della regina degli Iberi, la quale essendo malata, la chiamò e con la sua intercessione riacquistò la salute; si convertì al Cristianesimo e vincendo le resistenze del re suo sposo, lo convinse ad abbracciare la nuova fede.
Il re convertito, ricevé a sua volta dei favori celesti e affidò alla schiava cristiana il progetto della costruzione di una chiesa, utilizzando gli operai più abili; durante la costruzione ancora una volta “l’apostola” operò dei prodigi, che la fecero salire ancora di più nella stima del popolo, al quale predicava incessantemente il cristianesimo.
Il re Bacour o Miriam, non è chiaro, ormai avviata l’evangelizzazione della Georgia, inviò all’imperatore Costantino il Grande (280-337) una delegazione per chiedergli di mandare un vescovo e dei preti. Quando il vescovo giunse in Georgia, trovò tutto un popolo già convertito, grazie alla ‘cristiana’ Nino, e poté passare subito ad amministrare loro il Battesimo.
Uno dei tanti testi, la considera martirizzata in Georgia nel IV secolo, ma questo non è accertato, per quanto possibile. Il culto per la santa ‘apostola’ della Georgia, si diffuse in tutto l’Oriente e le varie Chiese, Copta, Armena, Greca, Alessandrina, Georgiana, la ricordavano nei loro menologi e sinassari, in date diverse; la Georgiana al 14 gennaio.




The Troparion for St. Nina



O handmaiden of the Word of God,
who in preaching equaled the first-called Apostle Andrew,
and imitated the other Apostles,
enlightener of Iberia and reed pipe of the Holy Spirit,
holy Nina, equal of the Apostles,
pray to Christ God to save our souls.

 


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