sabato 10 gennaio 2015

11 gennaio feste santi e memorie

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11 gennaio feste santi e memorie


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Saint HYGIN, pape et patriarche de Rome, martyr sous Antonin (142). Verso la fine del sec. 11, S. Ireneo, di ritorno da un viaggio a Roma, elencava i dodici vescovi succedutisi nella sede romana da S. Pietro ai suoi giorni. Igino era nono di questa serie, unico a portare questo nome, successore di S. Telesforo "che diede una gloriosa testimonianza" , cioè subì il martirio, sotto l'imperatore Adriano.
Il Liber Pontificalis e il Martirologio Romano affermano che anche Igino subì il martirio, l'11 gennaio (del 140?), durante la persecuzione di Antonino Pio, e fu sepolto "presso il corpo del beato Pietro in Vaticano".

Saint LEUCIUS, évêque de Brindisi, confesseur (vers 173).  Era forse orientale, originario di Alessandria d'Egitto, e si trasferì in Italia meridionale in uno dei porti più importanti del Mediterraneo. Si narra che predicò il Vangelo in Puglia durante una siccità e, dopo che la pioggia cadde, molti pagani si convertirono. Edificò la chiesa di Santa Maria e San Giovanni Battista. Dopo le invasioni longobarde, nel 768 le sue spoglie furono portate dapprima a Trani e poi nella capitale del ducato, Benevento
San Leucio di Brindisi su santiebeati.it


Saint SALVE, martyr d'Afrique.

Saints PHILOROME, EUGENE, QUINCTUS, JANVIER, SATURNIN et VINCENT, martyrs d'Afrique.
Saint ALEXANDRE, évêque de Fermo (Italie) et martyr (IIIème siècle).
Saint martyr MAIROS.

Saints AGENT, DONAT, AUGUSTIN, SALVIUS, FELIX, DONAT, prêtre, FLORE, GERMINUS, PACE, PAUSALIN, EUGENE, ETIENNE, PHILON, FELICITE, CYRIAQUE, EBICIARE, CASTEUIL, MOROSITE, CASTEUIL et SEPT autres, martyrs en Espagne.

Saint THEODORE et saint AGAPIOS l'Archimandrite.

Saintes ETHENIE et FIDELMIE, princesses irlandaises, premières converties par saint Patrick et devenues moniales (vers 433).

Saint THEODOSE le Chevelu, higoumène près d'Antioche (vers 442).

Sainte HONORATE, soeur de l'évêque saint Epiphane de Pavie, vierge à Pavie (500).
Il vescovo s. Ennodio di Pavia (m. nel 521) scrisse la biografia del suo predecessore s. Epifanio (m. 496), narrando che Onorata era sua sorella e che aveva ricevuto educazione e formazione dalla vergine s. Luminosa di Pavia; il ‘De Laudibus Papiae dei secoli XIII-XIV, dice che morta nell  anno 500, fu sepolta insieme al fratello nella basilica di S. Vincenzo;


  
Saint THEODOSE le Cénobiarque, timonier des moines de Palestine (529). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I des Ménées.)
Saint Theodosius the Great lived during the fifth-sixth centuries, and was the founder of cenobitic monasticism. He was born in Cappadocia of pious parents. Endowed with a splendid voice, he zealously toiled at church reading and singing. St Theodosius prayed fervently that the Lord would guide him on the way to salvation. In his early years he visited the Holy Land and met with St Simeon the Stylite (September 1), who blessed him and predicted future pastoral service for him.

Yearning for the solitary life, Saint Theodosius settled in Palestine into a desolate cave, in which, according to Tradition, the three Magi had spent the night, having come to worship the Savior after His Nativity. He lived there for thirty years in great abstinence and unceasing prayer. People flocked to the ascetic, wishing to live under his guidance. When the cave could no longer hold all the monks, St Theodosius prayed that the Lord Himself would indicate a place for the monks. Taking a censer with cold charcoal and incense, the monk started walking into the desert.

At a certain spot the charcoal ignited by itself and the incense smoke began to rise. Here the monk established the first cenobitic monastery, or Lavra (meaning "broad" or populous"). Soon the Lavra of St Theodosius became renowned, and up to 700 monks gathered at it. According to the final testament of St Theodosius, the Lavra rendered service to neighbor, giving aid to the poor and providing shelter for wanderers.

St Theodosius was extremely compassionate. Once, when there was a famine in Palestine and a multitude of people gathered at the monastery, the monk gave orders to allow everyone into the monastery enclosure. His disciples were annoyed, knowing that the monastery did not have the means to feed all those who had come. But when they went into the bakery, they saw that through the prayers of the abba, it was filled with bread. This miracle was repeated every time St Theodosius wanted to help the destitute.

At the monastery St Theodosius built an home for taking in strangers, separate infirmaries for monks and laymen, and also a shelter for the dying. Seeing that people from various lands gathered at the Lavra, the saint arranged for services in the various languages: Greek, Georgian and Armenian. All gathered to receive the Holy Mysteries in the large church, where divine services were chanted in Greek.

During the reign of the Byzantine Emperor Anastasius (491-518) there arose the heresy of Eutychius and Severus, which recognized neither the sacraments nor the clergy. The emperor accepted the false teaching, and the Orthodox began to suffer persecution. St Theodosius stood firmly in defense of Orthodoxy and wrote a letter to the emperor on behalf of the monks, in which they denounced him and refuted the heresy with the teachings of the Ecumenical Councils. He affirmed moreover, that the desert-dwellers and monks would firmly support the Orthodox teaching. The emperor showed restraint for a short while, but then he renewed his persecution of the Orthodox. The holy Elder then showed great zeal for the truth. Leaving the monastery, he came to Jerusalem and in the church, he stood at the high place and cried out for all to hear: "Whoever does not honor the four Ecumenical Councils, let him be anathema!" For this bold deed the monk was sent to prison, but soon returned after the death of the emperor.

St Theodosiusaccomplis hed many healings and other miracles during his life, coming to the aid of the needy. Through his prayers he once destroyed the locusts devastating the fields in Palestine. Also by his intercession, soldiers were saved from death, and he also saved those perishing in shipwrecks and those lost in the desert. 
 

Once, the saint gave orders to strike the semandron (a piece of wood hit with a mallet), so that the brethren would gather at prayer. He told them, "The wrath of God draws near the East." After several days it became known that a strong earthquake had destroyed the city of Antioch at the very hour when the saint had summoned the brethren to prayer.

Before his death, St Theodosius summoned to him three beloved bishops and revealed to them that he would soon depart to the Lord. After three days, he died at the age of 105. The saint's body was buried with reverence in the cave in which he lived at the beginning of his ascetic deeds.


San Teodosio Cenobiarca
Teodosio nacque in Cappadocia, in Asia Minore, nel 423. Entrò al servizio della Chiesa come lettore o salmista e sin da giovane, secondo la tradizione, ispirò la sua vita all 'esempio di Abramo: anche egli infatti lasciò la sua terra per partire pellegrino verso Gerusalemme. Durante il viaggio visitò San Simeone lo Stilita, che dallo alto della sua colonna non mancò di dargli consigli sul suo futuro.
Avvertendo la necessità di affidarsi alla preziosa guida di un padre spirituale, terminata la visita ai luoghi santi a Gerusalemme si pose sotto la direzione di un sant  ' uomo di nome Longino, che lo invitò a prendersi cura di una comunità sulla strada per Betlemme. Non resistette però a lungo e passò poi in una grotta di una montagna nei paraggi, ove fu seguitò da alcuni suoi discepoli. Invano tentò di limitarne il numero, ma in definitiva non se la sentiva mai di cacciare nessuno, finchè la grotta divenne sovrappopolata e dovettero necessariamente trasferirsi.
Essendo originario della Cappadocia ed avendo dunque una certa familiarità con gli insegnamenti di San Basilio, Teodosio parve essere maggiormente incline alla vita comunitaria che a quella solitaria, seppur in contrasto con la tendenza dell  ' epoca. Si fece allora promotore dell  'edificazione di un nuovo grande monastero Cathismus, che in breve tempo si riempì di monaci. Nel monastero si rese necessaria l  'opera di tre infermiere: una per la cura dei malati comuni, una per gli anziani ed infina una per gli affetti da malattie mentali, infermità alla quale taluni monaci potevano giungere per l 'eccessivo ascetismo.
Delle quattro chiese costituenti la città monastica, tre erano riservate alla celebrazione della Liturgia della Parola da parte dei tre gruppi etnici presenti (greci, armeni e slavi), mentre l  'ultima era riservata agli ammalati. Poi tutti si riunivano per la celebrazione eucaristica in lingua greca. La giornata dei monaci, esclusi i momenti di preghiera e di riposo, era dedicata al lavoro manuale, proprio secondo uno schema assai simile a quello che si ritroverà poi nella Regola benedettina.
Questo monastero divenne ben presto famoso e fu imitato in tutta la Palestina. Il patriarca Sallusto nominò Teodosio archimandrita di tutti i cenobi palestinesi, mentre San Saba divenne superiore generale di tutti gli eremiti. Nonostante i due santi rapresentassero tradizioni alquanto differenti tra loro, vissero sempre in grande armonia ed entrambi caddero vittime di manipolazioni politiche connesse all  'emergente eresia monofisita, il cui artefice era proprio l   'mperatore monofisita Anastasio. Ciò può apparire oggi cosa strana, ma non lo era in un tempo in cui politica e religione erano strettametne legate.
Teodosio e Saba seppero condizionare verso l  'ortodossia il nuovo patriarca di Gerusalemme, nominato dal sovrano, ma questi conoscendo la fama che circondava Teodosio gli inviò delle sovvenzioni per le opere di carità da lui gestite, nella speranza di corromperlo e di ottenere la sua firma ad un documento che sosteneva tesi monofisite. Il santo distribuì la somma ricevuta ai poveri, ma poi rispose all  'imperatore con un netto rifiuto. Ciò calmò il clima per qualche tempo, ma alla ripresa delle persecuzioni verso gli ortodossi Teodosio iniziò a percorrere in lungo e in largo la Palestina per convincere tutti ad abbracciare fedelmente le dottrine espresse dai quattro concili ecumenici sino a Calcedonia.
Il timore impresso nel popolo da un editto imperiale fece però sì che Teodosio venne esiliato e solo nel 518, alla morte di Anastasio, il nuovo imperatore Giustino revocò la condanna all  'esilio. Ormai Teodosio aveva raggiunto la veneranda età di 95 anni, ma non era ancora giunta la sua ora. Morì undici anni dopo a causa di una dolorosa malattia, affrontata con una sopportazione che raggiunse livelli eroici. Il patriarca di Gerusalemme ed un  'immensa falla parteciparono alle esequie. San Teodosio ricevette sepoltura nella prima grotta in cui aveva abitato, intitolata ai Santi Magi, che secondo la tradizione vi avevano alloggiato mentre erano diretti ad adorare Gesù Bambino. La sua fama si diffuse molto e parecchi miracoli furono attribuiti alla sua potente intercessione, addirittura una vittoria militare sui persiani.



Saint ANASTASE, moine au Mont-Saint-Sylvestr e (Italie 577).
Saint EUCHADE, évangélisateur des Pictes (Ecosse 587).

Saint VITAL, moine de Gaza, qui se consacra à la conversion des femmes de mauvaise vie d'Alexandrie au temps du patriarche Jean le Miséricordieux (VIIème siècle).

Saint EGWIN, évêque de Worcester en Angleterre (717).

Saints TASON, TATON et PALDON, tous higoumènes du monastère de Saint-Vincent dans les Abruzzes (entre 720 et 740).
 

L'icône de la Mère de Dieu "DE LA VILLE DU SAPIN" ("ELIETSKAÏA") (Eltsa, Russie 1060).
The Elets Icon of the Mother of God appeared in the year 1060. It received its name because it appeared in a cathedral church dedicated to the Smolensk Icon of the Mother of God. in the city of Elets, Orlov province. January 11 was appointed as the feastday of this icon.


Saint THEODOSE, higoumène du monastère de Philothéou au Mont Athos, puis métropolite de Trébizonde (après 1392).



Saint MICHEL du monastère de Klops, fol-en-Christ (Russie 1456). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome I du Supplément aux Ménées.)
Blessed Michael of Klops was of noble lineage, and he was a relative of Great Prince Demetrius of the Don (1363-1389). He took upon himself the exploit of foolishness for Christ to avoid the praise of men. Leaving Moscow dressed in rags, he arrived at the Klops monastery, near Novgorod.

No one knew how he got into the locked cell of the hieromonk Macarius, who was going round the cell censing during the Ninth Ode of the Canon. A man in monastic garb sat there beneath a candle, copying out the Acts of the Holy Apostles. After the end of Matins the igumen came with some of the brethren and asked the stranger who he was, and what his name was. But he responded only by repeating the questions, and did not reveal his origin.

In church the stranger sang in the choir and read the Epistle, and he also read the Lives of the Saints at meals. All who listened were moved by the beauty and spirituality of his reading. On the Feast of the Transfiguration of the Lord, the Klops monastery was visited by Prince Constantine Dimitrievich (son of Great Prince Demetrius of the Don ).

After Communion he was in the trapeza with the princess, during which time the unknown stranger read from the Book of Job. Hearing the reading, the prince approached the reader and looked him over. Then he bowed down to him, calling his kinsman Michael Maximovich by name. The fool remarked, "Only the Creator knows me, and who I am," but he confirmed that his name was Michael.

St Michael soon set an example for the brethren in all the monastic efforts. He lived at the Klops monastery for forty-four years, exhausting his body in work, vigils and various deprivations, and he received from the Lord the gift of clairvoyance.

He denounced the vices of people, not fearing the powerful of this world. He predicted the birth of Great Prince Ivan III on January 22, 1440, and his capture of Novgorod. He denounced Prince Demetrius Shemyaka for blinding his brother the Great Prince Basil the Dark (1425-1462).

On a sandy spot St Michael summoned forth a spring of water, having written upon the earth: "I will take the cup of salvation (Ps. 115/116:13), let the well-spring show forth on this spot." And during a time of famine, the supplies of bread at the monastery granary did not diminish, though they distributed grain abundantly to the hungry.

Having indicated beforehand the place of his burial, the saint died on January 11, 1453.


Saints NICOLAS, THEODORE et VLADIMIR, prêtres, martyrs par la main des Communistes (Russie 1919).

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