Sainte
TATIENNE, diaconnesse de l'Eglise de Rome, martyre sous Alexandre
Sévère (entre 222 et 235). (Office traduit en français par le père Denis
Guillaume au tome I des Ménées.)
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Sainte Tatienne était fille d'un riche
et illustre consul romain devenu Diacre de l'Eglise, sous le règne de
l'empereur Alexandre Sévère (222-235). Dénoncée comme Chrétienne, elle
comparut devant le souverain, confessa bravement le Nom du Christ, et
lorsqu'on la conduisit dans le temple elle renversa à terre les vaines
idoles par le seul pouvoir de sa prière. Les sodats se précipitèrent sur
elle avec fureur, la frappèrent au visage, lui déchirèrent les joues
avec des crochets de fer; puis, après l'avoir suspendue à une potence,
ils lui labourèrent le corps avec des ongles et des peignes de fer,
l'outragèrent en lui tondant la chevelure et la jetèrent dans une
fournaise ardente. Comme elle restait indemne, ils la livrèrent aux
fauves qui n'osèrent pas l'approcher. Finalement, on lui offrit le
trophée de la victoire en lui tranchant la tête.
Saint ZOTIQUE ou GETULE, martyr à Tivoli (126). (Autre mémoire le 10 juin.)
Saint PROBE, évêque de Vérone (vers 236).
Saint
ARCADE, martyr à Césarée de Maurétanie (aujourd'hui Cherchell en
Algérie)sous Valérien (vers 259). Secondo la passio, Arcadio subì il
matirio in Acaia, ma tutte le altre testimonianze son concordi a farne
un martire di Cesarea di Mauritania (Africa). La più attendibile
conferma di questa collocazione topografica è la frase: "De natali S.
Arcadii, qui habet natale pridie idus ianuarii in Civitate Cesareae
Mauritaniae" , soprascritta a un sermone di s. Zenone vescovo di Verona.
Piuttosto difficile è invece determinare l'epoca del martirio di
Arcadio, ma si può pensare che egli morì circa il 304, nel corso
dell'ultima persecuzione pagana. La furia dei persecutori era scatenata e
bastava il più piccolo sospetto per giustificare perquisizioni e
razzie; ogni giorno processioni e sacrifici idolatrici si mescolavano
alle esecuzioni dei cristiani, perciò Arcadio, cittadino piuttosto in
vista, disgustato, fuggì da Cesarea. Ben presto la sua assenza fu notata
e i soldati trassero in arresto un suo parente per servirsene come
ostaggio e sollecitare il suo ritorno. Arcadio si presentò al giudice
che gli ingiunse di sacrificare agli dei, ma Arcadio sdegnosamente
rifiutò e fu condannato a morire tra atroci tormenti.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/37400
Saints ZOTIQUE, ROGAT, MODESTE, CASTULE, et QUARANTE SOLDATS, martyrs en Afrique.
Saint MERCE, soldat, martyr en Afrique sous Dioclétien.
Saint PHILOTHEE, enfant, martyr à Antioche sous Dioclétien.
http://www.johnsanidopoulos.com/2017/01/holy-martyr-peter-absalamite.html
http://www.johnsanidopoulos.com/2017/01/holy-martyr-peter-absalamite.html
HUIT saints martyrs de Nicée.
Sainte martyre EUTHASIA.
Saint ELIE le Thaumaturge, ascète dans la Thébaïde d'Egypte (fin IVème siècle).
Saint JEAN, évêque de Ravenne (vers 489).
Il Liber Pontificalis parlandoci del vescovo Giovanni ci spiega l'appellativo di Angelopte:
'Dunque, mentre il beatissimo vescovo di Ravenna, il già nominato Giovanni, cantava una messa solenne nella basilica di Sant'Agata, svolgendo tutto secondo il rito dei pontefici, dopo la lettura del vangelo e la professione di fede, i catecumeni, ai quali fu dato, videro cose meravigliose. Mentre il beatissimo cominciava a pronunciare le parole del canone e a fare sull'ostia il segno di croce, all'improvviso scese un angelo dal cielo e si fermò dall'altra parte dell'altare di fronte al vescovo stesso. Dopo la consacrazione, assunto il corpo del Signore, il diacono avrebbe voluto completare il servizio di levita, ma non aveva visto il calice da porgere. D'un tratto venne dall'angelo scostato e l'angelo stesso porse il calice sacro al vescovo'.
Il Liber Pontificalis parlandoci del vescovo Giovanni ci spiega l'appellativo di Angelopte:
'Dunque, mentre il beatissimo vescovo di Ravenna, il già nominato Giovanni, cantava una messa solenne nella basilica di Sant'Agata, svolgendo tutto secondo il rito dei pontefici, dopo la lettura del vangelo e la professione di fede, i catecumeni, ai quali fu dato, videro cose meravigliose. Mentre il beatissimo cominciava a pronunciare le parole del canone e a fare sull'ostia il segno di croce, all'improvviso scese un angelo dal cielo e si fermò dall'altra parte dell'altare di fronte al vescovo stesso. Dopo la consacrazione, assunto il corpo del Signore, il diacono avrebbe voluto completare il servizio di levita, ma non aveva visto il calice da porgere. D'un tratto venne dall'angelo scostato e l'angelo stesso porse il calice sacro al vescovo'.
Sainte CESARIE
ou CESARINE l'Ancienne, vierge, soeur de saint Césaire d'Arles, abbesse à Arles en Provence (vers 529). Nata
nei dintorni di Chalon-sur-Saone intorno al 465, C. visse per un certo
tempo in un chiostro di Marsiglia; il fratello s. Cesario, creato
vescovo di Arles nel 502, pensò a lei come alla futura superiora della
comunità monastica femminile che intendeva introdurre nella sua città.
Il primo monastero di religiose, però, costruito nei pressi di Arles,
non era ancora
ultimato che fu distrutto nella guerra tra Franchi e Burgundi (508)
Cesario non si perse di coraggio e, terminate le lotte, fece costruire
un secondo edificio nella stessa località del primo: dedicato a s.
Giovanni, il monastero fu inaugurato il 26 agosto 512 e la sua direzione
venne affidata a Cesaria, chiamata da Marsiglia. Per questa comunità
Cesario redasse un'eccellente regola, i cui cardini sono la rinunzia a
ogni proprietà personale, la perpetua clausura, I'esenzione dalla
giurisdizione episcopale, I'ubbidienza alla superiora, detta matèr.
Cesaria
ebbe: molte discepole e molte discepole e governò la comunità per oltre
dieci anni: morì, infatti, poco ternpo dopo la dedicazione: della
basilica di S. Maria (524), forse nel 525, e fu sepolta presso il
sarcofago che il fratello si era riservato.
Onorata come santa già ai tempi di Venanzio Fortunato, che ne associa il nome a quello di Agnese,
http://www.santiebeati.it/dettaglio/37350
Saint VICTORIEN, higoumène d'Asane
près de Huesca en Aragon (vers 566).
Saint BENOÎT BISCOP, Anglais de nation, moine de Lérins, fondateur des monastères de Wearmouth et de Jarrow (690). nato
da una nobile stirpe degli Angli, nutriva l'aspirazione perenne con la
nobile sua mente ad acquistare la familiarità con gli Angeli.
All'età
di 25 anni, rinunciando al favore del re Oswiu, Benedetto si preoccupò
di "mettersi al servizio del vero Re, per riceverne non un corruttibile
dono terrestre, ma un regno eterno nella città superna; abbandonò la
casa, i parenti e la patria per Cristo e per il vangelo, per ricevere il
cen-tuplo e possedere la vita eterna". Nel 653 dunque Benedetto Biscop,
fatta la sua scelta, compì il primo dei sei viaggi che fece a Roma per
manifestare la sua devozione ai SS. Pietro e Paolo e al papa e per
raccogliere, a Roma stessa,
lungo il viaggio e nell'Italia meridionale, modelli di vita e di
istituzioni monastiche. Sul letto di morte, S. Benedetto Biscop poteva
dire con ragione: "Figlioli miei, non vogliate considerare come mia
invenzione la costituzione che vi ho dato. Dopo aver visitato
diciassette monasteri, dei quali mi sono studiato di conoscere
perfettamente le leggi e le usanze, io ho fatto una raccolta di tutte le
regole che mi sono sembrate migliori; e questa raccolta io vi ho dato".
A Lerino, per esempio, nel corso del secondo viaggio a Roma del 665, si
trattenne per circa due anni. Nè S. Benedetto si accontentava di
prendere dei modelli di vita, ma si procurava pure numerosi libri,
documenti iconogràflci, reliquie di santi, paramenti sacri e altri
oggetti che favorissero un culto in perfetta sintonia con la Chiesa di
Roma all'interno del sistema ecclesiale della sinfonia nella pentarchia
dei patriarcati
Una volta
pregò persino papa Agatone di inviargli l'arcicantore della basilica di
S. Pietro, l'abate Giovanni, così che la liturgia e il canto romano
potessero essere assimilati dai suoi monaci adunati nei due monasteri di
Wearmouth e di Yarrow, dedicati naturalmente l'uno a S. Pietro e
l'altro a S. Paolo. Di ritorno dal suo sesto viaggio a Roma, ebbe la
sgradita sorpresa di trovar semidistrutte le sue istituzioni da
un'epidemia. S. Benedetto Biscop morì il 12 gennaio 690 all'età di 62
anni.
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/01/saint-eulogia-mother-of-saint.html
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/01/saint-eulogia-mother-of-saint.html
L'icône
de la Mère de Dieu "QUI NOURRIT AU SEIN" ("GALACTOTROPHOUSSA ",
"MLIEKOPITATIELNITS A")
qui fut apportée de Jérusalem au monastère athonite de Chilandar par saint Sabbas de Serbie (XIIIème siècle).
qui fut apportée de Jérusalem au monastère athonite de Chilandar par saint Sabbas de Serbie (XIIIème siècle).
http://www.johnsanidopoulos.com/2011/01/popska-icon-of-mother-of-god-in.html
http://www.johnsanidopoulos.com/2014/01/synaxis-of-panagia-mesopanditissa-of.html
https://doxologia.ro/cinstirea-icoanei-maicii-domnului-cea-care-alapteaza-galaktotrofousa-0
Saint MARTINIEN du Lac-Blanc (Beloïezirsk) , higoumène du monastère Saint-Théraponte (Russie 1483).
Saint GALACTION, disciple de saint Martinien, fol-en-Christ au monastère Saint-Théraponte (Russie 1506).
St Sava I, First Archbishop of Serbia
Venerable Eupraxia of Tabenna, in Egypt
Icon of the Mother of God of the Akathist
https://doxologia.ro/cinstirea-icoanei-maicii-domnului-imnului-acatist
https://doxologia.ro/cinstirea-icoanei-maicii-domnului-imnului-acatist
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