venerdì 11 luglio 2014

12 luglio il santorale



Sainte VERONIQUE l'Hémorroïsse guérie par le Christ, morte en paix (Ier siècle). 

https://doxologia.ro/sfanta-veronica

Il nome della Veronica, ricorre per la prima volta nei Vangeli apocrifi (Atti di Pilato cap. 7) e si riferisce alla donna emorroissa di nome Bernike in greco, Veronica in latino, che implorando Gesù per la sua guarigione, mentre passava stretto nella folla, riuscì a toccargli il lembo del mantello, guarendo all  istante.

Gesù chiese chi l avesse  toccato e gli apostoli risposero: la folla che ti stringe da ogni parte , ma Gesù insiste perché ha sentito una forza che usciva da lui e allora l emorroissa si fece avanti e gettandosi ai suoi piedi, dichiarò davanti a tutti, il motivo per cui l aveva toccato e il beneficio che aveva ricevuto. Gesù le rispose: Figlia la tua fede ti ha salvata, va in pace     Lc. 8, 43-48.

Lo storico Eusebio (265-340) nella sua Historia eccl. VII, 18), racconta che a Cesarea di Filippo vi era la casa della miracolata emorroissa Bernike, supposta originaria di Edessa in Siria e che davanti alla porta della casa si ergeva una statua in bronzo, rappresentante una donna piegata su un ginocchio con le mani tese in atto d implorazione, davanti a lei la statua di un uomo in piedi, avvolto in un mantello, che tende la mano alla donna; ai suoi piedi cresceva una pianta sconosciuta elevata fino al mantello e ritenuta di efficace rimedio per ogni tipo d infermità.
La statua dell uomo, si diceva rappresentasse Gesù ed Eusebio conclude dicendo, che al tempo del suo soggiorno in quella città, il gruppo bronzeo era esistente. Altro autore, Sozomeno, dice che il monumento eretto in onore del Redentore a Cesarea di Filippo, fu abbattuto durante la persecuzione di Giuliano l Apostata, (331-363).
Dal secolo XV in poi, in Occidente prende corpo la devozione verso la Veronica quale figura del gruppo delle pie donne, che asciuga il volto di Gesù con un panno o sudario, mentre percorre con la croce la salita del Calvario, rimanendo il Volto stesso impresso sul panno; creando così tutta una serie di varianti alla più antica immagine dell emorroissa, raffigurata nella statua di Paneas (Cesarea di Filippo).
La donna sarebbe poi venuta a Roma, portando con sé la sacra reliquia; alcuni testi apocrifi come la  Vindicta Salvatoris dicono che il funzionario romano Volusiano, sequestra con la violenza il telo alla donna e lo porta a Tiberio, il quale appena lo vede guarisce dalla lebbra; Veronica abbandona ogni cosa in Palestina e segue il suo telo a Roma, riavutolo, lo tiene con sé e prima di morire lo consegna al papa s. Clemente.
Nei secoli successivi, la Veronica ebbe a fasi alterne un culto, non figurando però negli antichi Martirologi, né in quelli Medioevali, in qualche secondario martirologio è citata al 4 febbraio.
La tradizione della donna che asciuga il volto di Gesù, con un telo, da cui sarebbe scaturito il nome Veronica    vera icona  ha senzA   altro preso grande diffusione oscurando quasi del tutto, l episodio della emorroissa, che sarebbe secondo taluni, la stessa donna, anche se non vi sono certezze nei tanti documenti più o meno apocrifi.
Essa è stata rappresentata in tantissime opere scultoree e di pittura, che ne hanno prolungata l immagine fino ai nostri giorni, inserendola anche nei personaggi della pia pratica della Via Crucis alla sesta stazione. Il lungo itinerario iconografico che la ricorda con il celebre Santo Sudario, primo ed unico ritratto del Volto Santo, ebbe il suo culmine con la grande statua della Veronica, opera dello scultore Francesco Mocchi del secolo XVII, posta nella Basilica di S. Pietro in Vaticano, centro della cristianità.
Dal secolo XIII si venerò in S. Pietro a Roma, una immagine del volto di Cristo, detto velo della Veronica  (che anche Dante cita nel Par. XXXI, 104), che gli studiosi identificarono per lo più con l cona tardo bizantina attualmente lì conservata.
A queste devozioni è connessa l origine del culto del Volto Santo. Santa Veronica ha un particolare culto in Francia, dove la si considera come la donna che dopo la morte del Salvatore, andata sposa a Zaccheo si reca ad evangelizzare le Gallie e sarebbe morta nell  eremitaggio di Soulac; chiamata anche s. Venice o Venisse, è patrona in Francia, dei mercanti di lino e delle lavandaie.



Troparion (Tone 8)

https://www.johnsanidopoulos.com/2016/07/saint-veronica-bleeder.html


Through thee the divine likeness was securely preserved, O Mother 

Veronica; for thou didst carry the cross and followed Christ. By example 

and precept thou didst teach us to ignore the body because it is perishable,

 and to attend to the concerns of the undying soul. Therefore, doth thy soul

 rejoice with the angels.

Troparion — Tone 8

The image of God was truly preserved in you, O Mother, / For you took up the Cross and followed Christ. / By so doing, you taught us to disregard the flesh, for it passes away, / But to care instead for the soul, since it is immortal. / Therefore your spirit, O Holy Mother Veronica, rejoices with the Angels!


Saints HERMAGORAS, disciple de saint Marc l'Evangéliste, premier évêque d'Aquilée en Vénétie julienne, et FORTUNAT, diacre, martyrs sous Néron (entre 64 et 68). 

Saint PAULIN d'Antioche, premier évêque de Lucques en Toscane, martyr sous Néron (entre 64 et 68). 










Saints PROCLUS et HILAIRE, martyrs en Galatie sous Trajan (vers 112). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII des Ménées.) 


http://oca.org/saints/lives/2014/07/12/102008-martyr-proclus-of-ancyra


http://oca.org/saints/troparia/2014/07/12/102008-martyr-proclus-of-ancyra




Troparion — Tone 4

Your holy martyrs Proclus and Hilary, O Lord, / through their sufferings have received incorruptible crowns from You, our God. / For having Your strength, they laid low their adversaries, / and shattered the powerless boldness of demons. / Through their intercessions, save our souls!

Kontakion — Tone 4

Podoben: “As You were voluntarily raised...” / Like themorning star, / your glorious sufferings enlighten us with holy miracles. / We celebrate your memory, Proclus and Hilary; / pray to Christ God for us / that He will save our souls.



Saint SERAPION le Nouveau, martyr en Egypte sous Septime Sévère (entre 194 et 211). 

Saint HONNET, prêtre et martyr à Toulouse en Languedoc (IIIème siècle). 

Saints ANDRE le Stratilate, HERACLES, FAUSTE, MENAS et leurs compagnons, martyrs. 

Saint MAMAS, martyr près de Sigmata (peut-être le même que le 2 septembre). 

Sainte EPIPHANIE, martyre à Lentini en Sicile sous Dioclétien. 

Sainte MARCIENNE, vierge et martyre à Tolède en Castille (IVème siècle). 

Saint PATERNIEN, évêque de Fano (IVème siècle). 

Saints NADOR et FELIX, martyrs à Milan en Lombardie (304).


Saint PATERNIEN, évêque de Bologne en Emilie-Romagne (vers 470). 

Saint URNAN, ermite à Kerpert en Bretagne (VIème siècle). 

Saint VIVENTIOLE (JUVENTIOLE, VIVENTIOLUS, VIVENTIUS), moine de Condate (aujourd'hui Saint-Claude) en Franche-Comté, puis métropolitain de Lyon, ami de saint Avit de Vienne et du roi burgonde saint Sigismond (vers 524). 

Saint BALAY (BALLEY, BIABAILUS), disciple de saint Guénolé, moine à Landévennec, puis ermite à Ploermellac en Bretagne et patron de la localité de Ploubalay (vers 524). 

Saint MENOU (MENULFUS), Irlandais de nation, peut-être évêque de Quimper en Bretagne, mort ermite à Mailly-la-Rose près de Bourbon-l'Archambault en Bourbonnais (VIIème siècle). 

Saint GOUFFIN, disciple de saint Ghislain, moine dans le Hainaut belge (VIIème siècle). 

 
 






L'icône de la Mère de Dieu "AUX TROIS MAINS" (VIIIème siècle). (Autre mémoire le 28 juin.) 



 Icoana Maicii Domnului Prodromiţa (adica Înaintemergătoarea) este o icoană făcătoare de minuni „nefăcută de mână omenească”, comoara Schitului Sfântul Ioan Botezătorul - Prodromu de la Sfântul Muntele Athos

Saint ANSBALD, né au Luxembourg, moine à Prüm, puis abbé de Saint-Hubert dans les Ardennes belges(886). On l'invoque lorsqu'à la chasse on est menacé par un sanglier. 




Saint MICHEL MALEÏNOS, haut fonctionnaire impérial devenu ascète en Bityhnie, thaumaturge et prophète (961). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII du Supplément aux Ménées.) 

Saints THEODORE et JEAN, protomartyrs des Slaves orientaux, chrétiens de Kiev sacrifiés au dieu Péroun avant la conversion de saint Vladimir (983). Ils sont spécialement invoqués par les femmes stériles ou en difficultés pendant leur grossesse. 


Saints JEAN et GABRIEL de Géorgie et du monastère athonite d'Iviron (998 et XIème siècle) . 

http://oca.org/saints/lives/2014/07/12/102014-venerable-john-the-georgian-of-mt-athos


http://oca.org/saints/lives/2014/07/12/102015-venerable-gabriel-the-georgian-of-mt-athos

Saint SERAPION, évêque de Vladimir, témoin de l'invasion mongole (Russie 1275). 

Saint ARSENE, fol-en-Christ à Novgorod (1570). 

Saints GERASIME et ACACE, moines en Crète (XVIIème siècle). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XV du Supplément aux Ménées.) 

Saint ANTOINE, abbé de Léokhnov (Novgorod 1611). 

Saint SIMON, higoumène du monastère de Volomsk près d'Oustioug (Russie 1641).


http://www.johnsanidopoulos.com/2009/08/relationship-between-saint-john-of.html 


http://www.johnsanidopoulos.com/2015/07/saint-paisios-athonite-resource-page.html
https://www.johnsanidopoulos.com/2015/07/saint-paisios-athonite-resource-page.html
https://doxologia.ro/sfantul-cuvios-paisie-aghioritul

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