giovedì 3 luglio 2014

4 luglio il santorale completo



MYSTAGOGY
4 luglio feste santi e memorie

Saint NAMPHAMON, archimartyr d'Afrique, et ses compagnons saints MIGGINE, LUCITA et SANAE, martyrs sous Septime Sévère (198 ou 200). 

Saint JUCONDIEN, martyr d'Afrique. 

Saint DONAT, évêque, et saint THEODOTE, martyrs d'Afrique. 



 

Saint THEODORE, évêque de Cyrène en Libye, confesseur lors de la persécution de Dioclétien (310). 

Saintes CYPRILLE, AROA et LUCIE, martyres à Cyrène. 

Saint hiéromartyr THEOPHILE. 

Saint martyr THEODOTE. 

Sainte ASCLEPIAS la Thaumaturge, morte en paix. 

Sainte MENIGNE, mort en paix. 

Sainte KORILLA. 

Saint FLORENT, évêque de Cahors en Quercy (fin IVème- début Vème siècles). 
 http://www.mirabileydio.it/SITOULTIMO2/images/Martino%20di%20Tour%202002.jpg





Translation des reliques de saint Martin le Miséricordieux et dédicace de sa basilique (Tours, Vème siècle).
Questo venerato e amato Santo d’Occidente, patrono della Francia, era nato in Pannonia (l’attuale Ungheria) nel 316, da una famiglia pagana militare di stanza lì. Successivamente la famiglia tornò a casa in Italia, dove Martino crebbe. Iniziò ad andare in chiesa all’età di dieci anni, e divenne catecumeno. Anche se desiderava diventare un monaco, entrò nell’esercito in obbedienza ai suoi genitori.

Un giorno, quando era di stanza ad Amiens in Gallia, incontrò un povero tremante per mancanza di vestiti. Aveva già dato tutto il suo denaro in elemosina, quindi estrasse la spada, tagliò il mantello da soldato a metà, e diede la metà al povero. Quella notte Cristo gli apparve, vestito con il mezzo mantello che aveva dato via, e disse ai suoi angeli, “Martino, anche se ancora un catecumeno, mi ha rivestito in questa veste”. Martino fu battezzato poco dopo. Anche se desiderava ancora diventare un monaco, non ottenne il suo congedo dall’esercito se non molti anni dopo, nel 356. I barbari avevano invaso la Gallia quando Martino aveva chiesto il permesso di dimettersi dal suo incarico per motivi religiosi. Ma il comandante lo accusò di codardia. Martino allora dimostrò il suo coraggio, offrendosi di stare disarmato in prima linea durante la battaglia, confidando nella potenza della Croce che lo avrebbe protetto. Il giorno seguente, i barbari si arresero senza combattere, e a Martino fu permesso di lasciare l’esercito.

Quindi divenne un discepolo di S. Ilario di Poitiers (commemorato il 13 gennaio), l’"Atanasio d’Occidente". Dopo aver viaggiato in Pannonia e in Italia (dove sua madre si convertì alla fede in Cristo), tornò in Gallia, dove gli eretici ariani stavano guadagnando molto terreno. Non molto tempo dopo divenne vescovo di Tours, dove ha brillato come pastore della Chiesa: portando i la fede ai pagani, la guarigione ai malati, e istituendo la vita monastica in tutta la Gallia, e combattendo l’eresia ariana così diffusa in tutto l’Occidente. Trovando la residenza episcopale troppo grande, andò a vivere presso una rude isolata capanna in legno, pur adempiendo tutti i doveri di un vescovo della Chiesa. Spesso conversava con gli angeli, ed ebbe in visione i santi Pietro e Paolo ed altri santi.

La sua severità contro l’eresia fu sempre accompagnata da amore e bontà verso tutti: una volta intraprese un lungo viaggio per implorare l’Imperatore Massimo affinché risparmiasse la vita di alcuni eretici Priscilliani che l’imperatore voleva far giustiziare.

Dopo una vita devota al servizio di Cristo e della sua Chiesa, il santo si ammalò a Candes, un villaggio nella sua diocesi, dove morì l’8 novembre 397. Fu sepolto tre giorni dopo a Tours, la sua memoria si celebra infatti nel giorno della sua deposizione. Mentre il santo Vescovo stava morendo nel 397, gli apparve il diavolo per tentarlo un’ultima volta. Il Santo gli disse: “Non troverai nulla in me che ti appartiene. Il seno di Abramo sta per ricevermi”. Con queste parole rese la sua anima a Dio.

Egli è stato il primo confessore non martire ad essere chiamato santo in Occidente. Il suo biografo, Sulpicio Severo, ha scritto di lui: “Martino non lasciò che un’ora o un momento passasse senza darsi alla preghiera o alla lettura e, anche quando leggeva o era in altro modo occupato, non smetteva di pregare Dio. Non era mai stato visto di cattivo umore o disturbato, afflitto o in preda al ridere. Sempre uguale, il viso sempre splendente di gioia celeste, sembrava aver superato la natura umana. Nella sua bocca non v’era altro che il nome di Cristo e nella sua anima, null’altro se non l’amore, la pace e la misericordia”.

Durante il Medioevo, molte chiese occidentali sono state dedicate a San Martino, tra cui St. Martin a Canterbury, e St. Martin-in-the-Fields a Londra.

Nel 1008 a Tours, sulle reliquie di San Martino, fu eretta una cattedrale, che fu distrutta nel 1793 durante la Rivoluzione francese, insieme con le reliquie di San Martino e di San Gregorio di Tours (17 novembre). Una nuova cattedrale fu costruita sul luogo molti anni dopo. Alcuni frammenti delle reliquie di San Martino furono recuperati e traslati in cattedrale, mentre non rimane nulla delle reliquie di San Gregorio.

Tropario di San Martino il Misericordioso, Tono 4

In segni e miracoli fosti rinomato in tutta la Gallia. Per grazia e adozione fosti una luce per il mondo, o Martino, benedetto di Dio. L’elemosina e la compassione han riempito la tua vita con i loro splendori, l’insegnamento e i saggi consigli furono tue ricchezze e tesori, che dispensi liberamente a coloro che ti onorano.


Altro tropario, Tono 1

La tua pietà per la nudità del povero ti ha concesso, Martino, di contemplare Cristo, mentre diceva ai suoi angeli: Martino mi ha vestito con questo mantello. Anche di noi tuoi servi abbi quindi pietà, perché siamo poveri e nudi di buone azioni. Implora il Signore dell’universo di avere pietà delle nostre anime.


Kontakion di San Martino il Misericordioso, Tono 8

Come uomo devoto di Dio, hai proclamato i suoi misteri, e come veggente della Trinità, hai sparso le tue benedizioni sull’Occidente. Con le tue preghiere e suppliche, ornamento di Tours e gloria di tutta la Chiesa, preservaci, o san Martino, e salva tutti coloro che lodano la tua memoria.


Altro kontakion, Tono 4

Nella semplicità e umiltà di cuore, o sommo sacerdote Martino, hai guidato il tuo gregge, hai guarito i malati, scacciato i demoni, hai domato il fuoco e risuscitato i morti; hai fatto rifiorire i cuori appassiti con la tua vita angelica e la tua preghiera incessante. Il Maestro della Vigna ti ha  colmato d’una messe traboccante. O sommo-sacerdote santissimo che mai condannasti persona, sii con noi nell’ora del terribile Giudi



 

 https://doxologia.ro/sites/default/files/styles/media-articol-colorbox/public/imagine/2014/07/marta.jpg?itok=lva_YKj3

Sainte MARTHE, mère de saint Syméon Stylite du Mont Admirable (Syrie, VIème siècle). 
http://oca.org/saints/lives/2014/07/04/101895-venerable-martha-the-mother-of-the-venerable-simeon-stylites-the



Troparion — Tone 8

The image of God was truly preserved in you, O Mother, / for you took up the Cross and followed Christ. / By so doing, you taught us to disregard the flesh, for it passes away; / but to care instead for the soul, since it is immortal. / Therefore your spirit, O venerable Martha, rejoices with the angels.
 

Saint FINBAR, abbé d'Innis-Doimlhe dans le Wexford en Irlande (VIème siècle). 

Saint LAURIEN, évêque de Séville en Andalousie, martyr par la main des Ariens dans la solitude de Vatan en Berry (544). 

Saint VALENTIN, prêtre et confesseur à Griselles près de Langres en Bourgogne (547). 

Sainte PEROUNELLE, soeur de saint Goulven, peut-être abbesse à Ploudaniel en Bretagne (VIIème siècle). 

Saint RIGWAL (RIGAUD), moine celte, ermite au Mont-Saint-Rigaud en Beaujolais (VIIème siècle). 

Sainte BERTHE, fille du comte Rigobert, veuve du comte Sigefroi, mère des saintes Gertrude et Déotile, abbesse de Blangy-en-Ternois en Artois (vers 725).
 


il Santo Andrea di Creta conSanta Maria Egiziaca


Saint ANDRE de Jérusalem, archevêque de Crète, auteur du Grand Canon chanté aux complies de la première semaine du Grand Carême et lu entièrement le jeudi de la cinquième semaine du Grand Carême (740). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII des Ménées.) 

http://oca.org/saints/lives/2014/07/04/101894-st-andrew-the-archbishop-of-crete

https://www.johnsanidopoulos.com/2017/07/saint-andrew-of-crete-resource-page.html


Troparion — Tone 5

Like the Prophet David / You sang a new song / In the assembly of the righteous. / As an initiate of the Holy Spirit / You thundered forth your hymns of grace / And the word of righteousness for our salvation, / O Andrew, glory of the fathers.

Kontakion — Tone 2

You sounded forth divine melodies like a trumpet / And were a bright lamp for the world. / You shone with the light of the Trinity, O righteous Andrew. / Therefore we cry to you: Ever intercede for us all!

https://doxologia.ro/sfantul-ierarh-andrei-criteanul-arhiepiscopul-cretei

 



Saint LIBERT, disciple de saint Rombaut, higoumène de Saint-Etienne-aux-Ormes, martyr à Saint-Trond par la main des Vikings païens (835). 


Saint AURELIEN, abbé d'Aisnay, puis de Saint-Claude et de Nantua, métropolitain de Lyon, qui participa au concile de Troyes présidé en 878 par le pape orthodoxe martyr Jean VIII (895). 


Saint ODA (ODON, ODO) le Bon, archevêque de Cantorbéry, qui prépara la restauration de la vie monastique en Angleterre (959). 


 

L'icône de la Mère de Dieu de la Tour de Galata à Constantinople. 

Saint ANDRE BOGOLIOUBOVSKI, prince de Vladmir (Russie 1174). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII du Supplément aux Ménées.) 
http://oca.org/saints/lives/2014/07/04/101896-burial-of-st-andrew-the-prince



Troparion — Tone 8

O Champion of Orthodoxy, teacher of purity and of true worship, / The enlightener of the universe and the adornment of the Hierarchs: / O all-wise Father Andrew, your teachings have gleamed with light upon all things. / Intercede before Christ our God to save our souls!

Kontakion — Tone 2

Divine truth became glorious melodies in your mouth, O holy Andrew; / Therefore you became a guiding star illumined by the light of the Trinity. / We faithful cry out to you: / Never cease to intercede that our souls may be saved!
 

Saint MICHEL (Chôniates), métropolite d'Athènes, confesseur de la foi devant les Croisés catholiques romains (1222). 




Saint ANDRE (Roubliov), iconographe de la laure de la Trinité-Saint-Serge (vers 1427). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIV du Supplément aux Ménées.) 

http://oca.org/saints/lives/2014/07/04/101893-venerable-andrew-rublev-the-iconographer



Troparion — Tone 3

Shining with the rays of divine light, / O venerable Andrew, / You knew Christ the wisdom and power of God. / By means of the image of the Holy Trinity / You preached to all the world the Holy Trinity in unity. / And we, with amazement and joy, cry out to you: / As you have boldness before the Most Holy Trinity / Pray that the Uncreated Light / May illumine our souls!


Kontakion — Tone 2

Like a trumpet, you clearly sounded the sweetness of divine hymns, / and were revealed as a brilliant beacon shining on the world with the light of the Trinity. / Therefore, we all cry to you, venerable Andrew: / “Unceasingly pray for us all.”
 



Saints TIKHON, BASILE et NIKON, moines à Solovki (XVIème siècle). 




Invention des reliques de saint Euthyme, archimandrite à Souzdal (Russie 1507). 




Saints nouveaux-martyrs impériaux NICOLAS II, ALEXANDRA, ALEXIS, OLGA, TATIENNE, MARIE et ANASTASIE, et leurs compagnons, martyrs par la main des Communistes (Ekaterinbourg 1918). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII du Supplément aux Ménées à la date du 17 juillet.) 

I Santi "portatori della passione" lo zar Nicola II, la zarina Alexandra, lo Tsarevich Alessio, le grandi principesse Olga, Tatiana, Maria ed Anastasia martiri per mano dei bolscevichi nel 1918.



Domani 4 Luglio del calendario costantinopolitano ( per il calendario giuliano bisogna aspettare il 17 luglio) faremo e facciamo memoria del martirio cristico e cristiano di San Nicola secondo zar di tutte le russie e della santa famiglia imperiale dei Romanov uccisi dalla cieca violenza della tirannia bolscevica e sovietica non in quanto regnanti e monarchi (..quindi non fu un assassinio politico ) quanto in "dispregio a Gesù Cristo " del quale Nicola e la famiglia con tutte le luci e con tutte le ombre degli uomini e con il peso anche pesante dei propri peccati e delle proprie infedeltà erano stati testimoni



La Chiesa Ortodossa Russa ha canonizzato la famiglia in quanto "portatori di passione" cioè persone che hanno incontrato le loro morti con umiltà cristiana. I sostenitori della canonizzazione basavano la propria posizione sulla ben nota devozione della famiglia imperiale, sottolineando che la Zarina e la figlia maggiore Olga avevano pregato e tentato di farsi il segno della croce immediatamente prima di morire.




Ovviamente non è stata una decisione facile ed immediata, vi furono numerose polemiche già nel 1981. Gli argomenti degli oppositori si basavano sul fatto che era stato lo Zar, con il suo cattivo governo, a trascinare il paese nella rivoluzione cosa che lo rendeva parzialmente responsabile della propria morte e di quella della propria famiglia. La prigionia della famiglia imperiale, dunque, avrebbe di fondo un dato politico evidente. A questo punto credo che abbia concorso, nella decisione del Santo Sinodo di Russia, il modo in cui la prigionia e poi la morte furono vissuti dallo Zar, dalla Zarina e dal resto della famiglia.



La strage di Ekaterinburg fu brutale, crudele e inutile (anche per Lenin, pare) e dai resoconti pare che la prigionia e la morte furono affrontate dalla famiglia reale con coraggio e cristiana rassegnazione. Quindi la loro è santità, non in quanto zar e famiglia trucidati, ma in quanto persone, uomini e donne massacrati e morti senza odio o rancore verso i propri carnefici.



Saint NIL, hiéromoine, martyr par la main des Communistes (Russie 1918). 




Saint PLATON (Jovanovic), métropolite de Banja Luka, martyr par la main des Catholiques Romains (Bosnie-Herzégovine 1941).




Saint GEORGES, prêtre, martyr par la main des Catholiques Romains.

 
St Sava, Bishop of Gornjikarlovci

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