sabato 5 luglio 2014

Saint SISOES le Grand (Egypte, vers 429) elogio iconografico


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Saint SISOES le Grand (Egypte, vers 429). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome VII des Ménées.)
San Sisoes era un egiziano che decise di intraprendere la vita monastica nel famoso convento del deserto di Scete, ma alla morte di sant'Antonio nel 357 preferì trasferirsi a causa del troppo affollamento. Si ritirò sulla montagna di Sant'Antonio dove rimase fino ad età avanzata. Morì a Clisma, una città sulle rive del Mar Rosso, verso l'anno 430. In punto di morte affermò: «Vedete: il Signore è venuto e dice: Portatemi il vaso eletto del deserto». Numerosi articoli dei «Detti dei Padri» citano Sisoes e lo descrivono come un contemplativo amante della solitudine, abbandonato alla misericordia divina. Al suo discepolo capitava spesso di doverlo sollecitare per prendere cibo poiché egli neppure se ne preoccupava. Egli ripeteva: «Dimentica te stesso, getta alle spalle i tuoi desideri e liberati dalle sollecitudini: così troverai la quiete». Numerosi miracoli (tra cui la risurrezione di un bambino) furono attribuiti alla sua intercessione e gli valsero l'appellativo di «grande».


Troparion — Tone 1

Dweller of the desert and angel in the body, / you were shown to be a wonder-worker, our God-bearing Father Sisoes. / You received heavenly gifts through fasting, vigil, and prayer: / healing the sick and the souls of those drawn to you by faith. / Glory to Him who gave you strength! / Glory to Him who grant-ed you a crown! / Glory to Him who through you grants healing to all!
http://orthodoxpraxis.org/?p=552

Troparion — Tone 5

From your youth you followed the angelic life / And were therefore filled with many godly gifts. / O Sisoes, emulator of the angels, / In the hour of your going forth from this life, / You shone resplendently as the sun / Revealing your glory and illuminating our souls!
http://oca.org/saints/lives/2014/07/06/101918-venerable-sisoes-the-great
https://doxologia.ro/sfantul-cuvios-sisoe-cel-mare

http://www.johnsanidopoulos.com/2009/07/sisoes-great-and-contemplation-of-death.html







http://stmaterne.blogspot.it/2014/05/o-mort-comment-techapper-meditation-sur.html

“Dimentica te stesso e getta alle spalle i tuoi desideri e liberati dalle sollecitudini. Così troverai la quiete”



http://adayinthelifeoftheyouthdirector.blogspot.be/2012/07/st-sisoes-great.html
https://www.johnsanidopoulos.com/2012/07/icon-of-st-sisoes-great.html

Questo santo, grande e rinomato tra gli asceti d'Egitto, visse nel IV secolo a Scete, in Nitria. Dopo la morte di sant'Antonio il Grande, laciò Scete per vivere nella grotta di sant'Antonio, dicendo questo: «così nella grotta di un leone, una volpe fa la sua dimora».
Visse in quella grotta per molti anni nel duro lavoro dell'ascesi verso il Cielo e, quando stava ormai per morire, i monaci gli si riunirono intorno e videro il suo volto che cominciava a brillare e lui che diceva: «Ecco, l'abate Antonio è venuto»; poi: «Ecco, il coro dei Profeti è venuto», il suo volto divenne ancora più luminoso, e ancora: «Ecco, il coro degli Apostoli è venuto».
La luce del suo volto aumentò ancora e sembrava che parlasse con qualcuno. I Padri gli chiesero cosa succedesse e lui, nella sua umiltà, disse che stava chiedendo agli Angeli il tempo per pentirsi. Infine il suo volto divenne luminoso come il sole, creando panico e spavento tra i presenti, e disse: «Ecco, il Signore è venuto, e dice: "Voglio la nave del deserto", poi, appena rese la sua anima nelle mani di Dio, ci fu come un lampo di luce e tutta l'abitazione si riempì di un dolce profumo.


 


http://www.johnsanidopoulos.com/2009/07/sisoes-great-and-contemplation-of-death.html

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