Righteous Melchizedek, King of Salem
Dal Libro della Genesi al capitolo 14
dalla lettera agli ebrei dal versetto 13 del capitolo 6 al versetto 22 del cpaitolo 7
Quando infatti Dio fece la promessa ad Abramo, non potendo giurare per uno superiore a sé, giurò per se stesso, 14dicendo: Ti benedirò e ti moltiplicherò molto. 15Così, avendo perseverato, Abramo conseguì la promessa. 16Gli
uomini infatti giurano per qualcuno maggiore di loro e per loro il
giuramento è una garanzia che pone fine ad ogni controversia. 17Perciò
Dio, volendo mostrare più chiaramente agli eredi della promessa
l'irrevocabilità della sua decisione, intervenne con un giuramento 18perché
grazie a due atti irrevocabili, nei quali è impossibile che Dio
mentisca, noi che abbiamo cercato rifugio in lui avessimo un grande
incoraggiamento nell'afferrarci saldamente alla speranza che ci è posta
davanti. 19In essa infatti noi abbiamo
come un'àncora della nostra vita, sicura e salda, la quale penetra fin
nell'interno del velo del santuario, 20dove Gesù è entrato per noi come precursore, essendo divenuto sommo sacerdote per sempre alla maniera di Melchìsedek.
7
1Questo Melchìsedek infatti, re di Salem, sacerdote del Dio Altissimo, andò incontro ad Abramo mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; 2a lui Abramo diede la decima di ogni cosa; anzitutto il suo nome tradotto significa re di giustizia; è inoltre anche re di Salem, cioè re di pace. 3Egli
è senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni
né fine di vita, fatto simile al Figlio di Dio e rimane sacerdote in
eterno.
4Considerate pertanto quanto sia grande costui, al quale Abramo, il patriarca, diede la decima del suo bottino. 5In
verità anche quelli dei figli di Levi, che assumono il sacerdozio,
hanno il mandato di riscuotere, secondo la legge, la decima dal popolo,
cioè dai loro fratelli, essi pure discendenti da Abramo. 6Egli invece, che non era della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che era depositario della promessa. 7Ora, senza dubbio, è l'inferiore che è benedetto dal superiore. 8Inoltre, qui riscuotono le decime uomini mortali; là invece le riscuote uno di cui si attesta che vive. 9Anzi si può dire che lo stesso Levi, che pur riceve le decime, ha versato la sua decima in Abramo: 10egli si trovava infatti ancora nei lombi del suo antenato quando gli venne incontro Melchìsedek.
11Or
dunque, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio
levitico - sotto di esso il popolo ha ricevuto la legge - che bisogno
c'era che sorgesse un altro sacerdote alla maniera di Melchìsedek, e non invece alla maniera di Aronne? 12Infatti, mutato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un mutamento della legge. 13Questo si dice di chi è appartenuto a un'altra tribù, della quale nessuno mai fu addetto all'altare. 14È noto infatti che il Signore nostro è germogliato da Giuda e di questa tribù Mosè non disse nulla riguardo al sacerdozio.
15Ciò risulta ancor più evidente dal momento che, a somiglianza di Melchìsedek, sorge un altro sacerdote, 16che non è diventato tale per ragione di una prescrizione carnale, ma per la potenza di una vita indefettibile. 17Gli è resa infatti questa testimonianza:
Tu sei sacerdote in eterno alla maniera di Melchìsedek.
18Si ha così l'abrogazione di un ordinamento precedente a causa della sua debolezza e inutilità - 19la
legge infatti non ha portato nulla alla perfezione - e si ha invece
l'introduzione di una speranza migliore, grazie alla quale ci
avviciniamo a Dio.
20Inoltre ciò non avvenne senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento; 21 costui al contrario con un giuramento di colui che gli ha detto:
Il Signore ha giurato e non si pentirà:
tu sei sacerdote per sempre.
tu sei sacerdote per sempre.
22Per questo, Gesù è diventato garante di un'alleanza migliore.
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