santorale del 2 Maggio
Saints HESPERIOS, ZOE son épouse, CYRIAQUE et THEODULE leurs enfants, esclaves d'un maître païen d'Attalia en Pamphylie qui les fit mettre à mort parce qu'ils avaient refusé de consommer des mets offerts aux idoles à l'occasion de l'anniversaire de son fils (vers 124).
http://oca.org/saints/lives/2014/05/02/101273-martyr-hesperus-with-his-wife-and-sons-at-attalia
http://www.santiebeati.it/dettaglio/91354
Saint FELIX, diacre et martyr à Séville en Andalousie.
Saints SIMPLICE et AMBROISE, martyrs en Catalogne.
Saintes ELENAIRE et SPONSAIRE, vierges et martyres près d'Amiens en Picardie lors de la persécution de Dioclétien (vers 303).
Saint VALENTIN, cinquième évêque de Gênes en Ligurie (325).
Invention des reliques de saint Athanase le Grand, archevêque d'Alexandrie (373; cf. 18 janvier). (Office grec traduit par le père Denis Guillaume au tome V des Ménées. Particularités de l'office slave traduites par le père Denis Guillaume au tome V du Supplément aux Ménées - l'office slave ayant été traduit d'après un office grec qui n'a pas été retenu dans les éditions grecques imprimées.)
Sant' Atanasio il Grande Patriarca di Alessandria
2 maggio-Memoria della traslazione delle reliquie al tempo del
Patriarca Germano di Costantinopoli
Troparion — Tone 3
You were a pillar of Orthodoxy, Hierarch Athanasius, /supporting the Church with divine doctrines; / you proclaimed the Son to be of one Essence with the Father, / putting Arius to shame. / Righteous father, entreat Christ God to grant us His great mercy.
http://www.santiebeati.it/immagini/?mode=album&album=23100&dispsize=Original
Kontakion — Tone 2
You planted the dogmas of Orthodoxy / and eradicated the thorns of false doctrine; / you propagated the seeds of the Faith watered with the rain of the Spirit. / Therefore, we praise you, Righteous Athanasius.
Atanasio, nato ad Alessandria d'Egitto nel 295, è la figura più
drammatica e sconvolgente della ricca galleria dei Padri della
Chiesa. Caparbio difensore della ortodossia durante la grande crisi
ariana, immediatamente dopo il concilio di Nicea, pagò la sua eroica
resistenza alla dilagante eresia con ben cinque esili inflittigli
dagli imperatori Costantino, Costanzo, Giuliano e Valente. Ario, un
sacerdote uscito dal seno stesso della Chiesa d'Alessandria, negando
l'uguaglianza sostanziale tra il Padre e il Figlio, minacciava di
colpire al cuore il cristianesimo. Infatti, se il Cristo non è il
Figlio di Dio, e non è egli stesso Dio, a che cosa si riduce la
redenzione dell'umanità?
In un mondo che si risvegliò improvvisamente ariano, secondo la
celebre frase di S. Girolamo, restava ancora in piedi un grande
lottatore, Atanasio, elevato trentatreenne alla prestigiosa sede
episcopale e patriarcale di Alessandria. Aveva la tempra del
lottatore e quando c'era da dar battaglia agli avversari era il
primo a partire con la lancia in resta: "Io mi rallegro di dovermi
difendere", scrisse nella sua Apologia per la fuga. Atanasio di
coraggio ne aveva da vendere, ma sapendo con chi aveva a che fare
(tra le tante accuse mossegli dai suoi denigratori ci fu quella di
aver assassinato il vescovo Arsenio, che poi risultò vivo e
vegeto!), non stava ad aspettare in casa che lo venissero ad
ammanettare. Talvolta le sue fughe hanno del rocambolesco. Egli
stesso ce ne parla con molto brio.
Trascorse i suoi due ultimi esili nel deserto, presso gli amici
monaci, questi simpatici anarchici della vita cristiana, che pur
rifuggendo dalle normali strutture dell'organizzazione sociale ed
ecclesiastica, si trovavano bene in compagnia di un vescovo
autorevole e intransigente come Atanasio. Per essi il battagliero
vescovo di Alessandria scrisse una grande opera, la Storia degli
ariani, dedicata ai monaci, di cui ci restano poche pagine,
sufficienti tuttavia per rivelarci apertamente il temperamento di
Atanasio: sa di parlare con uomini che non intendono metafore e
allora dice pane al pane: sbeffeggia l'imperatore, chiamandolo con
nomignoli irrispettosi e mette in burletta gli avversari; ma parla
con calore e slancio delle verità che gli premono, per strappare i
fedeli alle grinfie dei falsi pastori.
Durante le numerose involontarie peregrinazioni fu anche in
Occidente, a Roma e a Treviri, dove fece conoscere il monachesimo
egiziano, come stato di vita organizzato in maniera del tutto
originale nel deserto, presentando il monaco ideale, nella
suggestiva figura di un anacoreta, S. Antonio, di cui scrisse la
celebre Vita, che si può considerare una specie di manifesto del
monachesimo.
Autore: Piero Bargellini
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Tratto dal Sito: SANTI E BEATI con qualche variante
http://oca.org/saints/lives/2014/05/02/101269-st-athanasius-the-great-the-patriarch-of-alexandria
Saint NEACHTAIN, parent de saint Patrick d'Irlande (après 461).
Saint VINDEMIAL, évêque de Capse en Afrique, martyr par la main des Ariens sous Hunéric (489).
Saint GERMAIN dit "de la Mer", "le Scot", "à la Rouelle" ou "de Senarpont", Ecossais de nation, évêque régionnaire, missionnaire en Normandie, en Euskarie / Pays basque et autres lieux, martyr par la main d'un seigneur païen (vers 490).
Saint SABAS, évêque de Daphnousie en Bithynie.
Saint JOURDAIN le Thaumaturge, mort en paix.
Saint VALBERT ou GAUBERT, troisième higoumène de Luxueil en Franche-Comté (665).
Saint BERTHIN le Jeune, moine à Sithin en Picardie (vers 699).
Saint BORIS, appelé MICHEL au saint Baptême, tsar de Bulgarie qui convertit son peuple au IXème siècle (907).
http://oca.org/saints/lives/2014/05/02/101277-st-boris-in-holy-baptism-michael-equal-of-the-apostles-prince-an
Sainte GUIBART (VIBORADE, WIBORADE, WIBORADA), vierge et recluse, et sainte RACHILDE, sa compagne d'ascèse, martyres par la main des Hongrois encore chamanistes près de Saint-Gall en Suisse alémanique (925).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92732
Saint HITTO, frère de sainte Guibart, moine à Saint-Gall (930).
Transfert des reliques des saints Boris et Gleb, appelés Romain et David au saint Baptême (1072 ou 1115; cf. 24 juillet). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIV du Supplément aux Ménées.)
http://oca.org/saints/lives/2014/05/02/101270-translation-of-the-relics-of-the-holy-passionbearer-boris-in-hol
Saint ATHANASE de Syandem et Valaam (Russie, vers 1550).
L'icône de la Mère de Dieu de Poutivla ("POUTIVL'SKAÏA") (Russie 1635).
Saint ATHANASE III, patriarche oecuménique de Constantinople (25 février / 5 avril 1634 et 25 juin / 8 juillet 1652), mort au monastère de Loubensk où ses reliques furent ensuite trouvées incorrompues (Ukraine 1654).
http://oca.org/saints/lives/2014/05/02/101272-st-athanasius-of-lubensk-the-patriarch-of-constantinople
Sainte MATRONE l'Aveugle, ascète à Moscou (1952).
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