martedì 17 febbraio 2015

18 febbraio santi feste e memorie


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Les martyrs de Lentini en Sicile (255).

Quasi un Passionario. Dal libro di A. Bonfiglio " I santi Martiri di Lentini " 1978

Sono scarse le notizie circa la Diocesi di Lentini, legata alla memoria dei Santi martiri Alfio, Cirino e Filadelfo. Il primo vescovo di Lentini fu Neofito, nuovo nome di quell'Alessandro, vicario di Tertullo, convertitosi anch'egli al cristianesimo e consacrato nel 259. Lentini fu un centro molto importante del cristianesimo siciliano e una sede molto attiva. Basti ricordare che Lentini riconobbe la definizione di Theotokos (ovvero Genitrice di Dio) ancor prima che il dogma venisse definito dal Concilio di Efeso. Il massimo splendore con la diocesi di Lentini fu con l'ultimo suo vescovo Costantino, il quale ebbe grande considerazione presso la corte di Costantinopoli. Costantino, in occasione della lotta contro l'iconoclastia tra il Pontefice Adriano I e l'impero bizantino, fu incaricato dall'imperatrice Irene nel 785 di recapitare al Papa una lettera nella quale il Pontefice fu invitato a partecipare al Concilio di Costantinopoli. Questo delicato compito gli fu affidato perché era già conosciuto da Adriano I e per il ruolo di cerniera che la Chiesa siciliana, in particolare quella di Lentini assunse in questo arco di tempo tra Roma e Bisanzio. Nel successivo Concilio di Nicea del 787, Costantino fu molto attivo e tra i vescovi siciliani fu quello a cui toccò parlare per primo. Dopo di lui non sono più noti vescovi leontini. Tuttavia, in una Notitia Episcopatuum della fine del IX secolo, Lentini appare ancora al tredicesimo posto fra le sedi episcopali
Il Paese Nativo dei Santi ALFIO - FILADELFO E CIRINO
Nelle Puglie vi è un villaggio di un migliaio di abitanti i quali attorniano con le loro case la Chiesa dei Tre Santi Fratelli, nel Comune di Poggiardo, in provincia di Lecce, di nome Vaste.Ai tempi dei Santi era una grande città chiamata "Città dei Prefetti" Basta o Vastanis. Vi fu un errore di copiatura di un emanuense attraverso i secoli che invece di copiare Bastanon o Vastanon scrisse Vasconon.
E quindi li fecero nativi della Guascogna in Francia e addirittura Spagnoli perché i Baschi passarono in Gallia dalla Spagna. Era l'Aquitania romana dal 56 a. C. Prima fu abitata da Iberi. Augusto la estese sino al fiume Loira e, Carlo Magno nel 778 formò un Regno. Non risulta in quella regione nessuna Città detta dei Prefetti. Le Prefetture furono istituite dai Romani solo in Italia. Dagli atti risulta che i Santi risposero, e ciò e stato confermato dai Bollandisti: (in traduzione) "Venghiamo dalla regione dei Bastani, dalla città che dicesi dei Prefetti".Plinio scrisse che Basta era nella Magna Grecia. I nomi di Alfio, Filadelfo e Cirino derivano dalla Grecia. L'inviato di Roma Nigellione non fu mai in Aquitania. Nel XVIII secolo i Bollandisti, dotti Gesuiti del Belgio, che esaminarono gli Atti di quasi tutti i Martiri Cristiani, fra cui quelle dei nostri Patroni di Lentini, scopersero l'errore della K invece della t, e diedero l'incarico a Papebrochio per l'esame del Menologio greco dell'Imperatore Basilio Perfirogenito del VII secolo, che attesta essere i Tre Fratelli nati in Italia. Questa grande Città fu distrutta nel 1160 da Guglielmo il Malo, Re di Sicilia, dopo le insurrezioni nelle Puglie fomentate da Manuele I Comneno. La popolazione fu frammentata in tanti piccoli centri e sempre ivi c'è stata la tradizione del culto ai Tre Santi Fratelli A1fio, Filadelfo e Cirino; martirizzati a Leontini da Tertullo Romano, sotto l'Impero di Gallo nel 253 d. C. Nessuno mai ha indicato un paese o sito nelle Gallie. siciliane. 

Saints LEON et PAREGOIRE, martyrs à Patare en Lycie sous Valérien (vers 258).

Saints MARCEL, MACROBE, GEMINUS, ROMULUS, SILVINA, CARSIQUE et FRUCTULE, martyrs en Afrique.

Saints MAXIME et CLAUDE son frère , avec sainte PREPEDIGNE, femme de saint Claude et leurs deux fils saints ALEXANDRE et CUTHIAS, martyrs à Ostie sous Dioclétien (vers 295). Claudio fu incaricato dall'imperatore Diocleziano di chiedere come sposa per il proprio figlio Massimiano, sua nipote Susanna, figlia di Gabinio; recatosi dal fratello, Claudio fu convertito al Cristianesimo e sul suo esempio, abbracciarono la fede anche la moglie Prepedigna insieme con i figli Alessandro e Cuzia.
Dopo qualche tempo fu inviato da Gabinio, Massimo, fratello di Claudio, ma anche lui abbracciò la fede. 1 neo convertiti distribuirono i loro beni ai poveri e si diedero a praticare opere di carità. Quando Diocleziano ebbe notizia di ciò, li fece arrestare tutti e li esiliò ad Ostia, dove furono bruciati vivi e le loro ceneri furono gettate in mare. 



Saints martyrs VICTORIN, DOROTHEE, THEODULE et AGRIPPA, morts par le glaive.

Saint martyr PIOULIOS, mort par le glaive. 

 

 



Saint AGAPET, évêque de Sinaos en Phrygie et thaumaturge (IVème siècle).

Saintes CONSTANCE, AUGUSTA, ATTIQUE et ARTEMOE, vierges à Rome (IVème siècle).Saint VARTAN MAMIKONIAN, héros de l'Arménie, et ses 1'036 compagnons qui moururent pour le Christ face aux Zoroastriens lors de la bataille d'Aravaïr (451). (Leur mémoire ne figure que dans les calendriers arméniens où il s'agit d'une fête mobile qui tombe aux alentours du 18 février. Faute de mieux, je propose donc cette date pour que les orthodoxes fassent mémoire des martyrs d'Aravaïr.)

 
icona del Western  rite di tradizione francofona

Saint LEON Ier le Grand, pape et patriarche de Rome (440-461), qui confessa la foi orthodoxe face au monophysitisme (461). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.)


http://www.santiebeati.it/dettaglio/25000

Troparion — Tone 3

You were the Church’s instrument / in strengthening the teaching of true doctrine; / you shone forth from the West like a sun dispelling the errors of the heretics. / Righteous Leo, entreat Christ God to grant us His great mercy.

Troparion — Tone 8

O Champion of Orthodoxy, and teacher of holiness, / The enlightenment of the universe and the inspired glory of true believers. / O most wise Father Leo, your teachings are as music of the Holy Spirit for us! / Pray that Christ our God may save our souls!

Kontakion — Tone 3

Seated upon the throne of the priesthood, glorious Leo, / you shut the mouths of the spiritual lions. / With divinely inspired teachings of the honored Trinity, / you shed the light of the knowledge of God up-on your flock. / Therefore, you are glorified as a divine initiate of the grace of God.
 
http://oca.org/saints/lives/2014/02/18/100553-st-leo-the-great-the-pope-of-rome

Saint CHIO des Cavernes, ascète (Géorgie, VIème siècle). 

Sainte ETHELINA ou EUDELME (Angleterre, époque inconnue). 

Saint INIOROK (NIOREG), évêque de Vannes en Bretagne (VIIème siècle). 

Saint HELLADE, archevêque de Tolède en Espagne (633).  
http://www.santiebeati.it/dettaglio/41470


Saint COLMAN, Irlandais de nation, évêque de Lindisfarne (676).

Born in Connacht, Ireland, St. Colman became a monk at Iona under St. Columba and was appointed third Bishop of Lindisfarne (the Holy Island monastery founded by St. Aidan). At the Synod of Whitby in 663 or 664, he was the chief defender of the Celtic customs against Sts. Wilfrid and St. Agilbert. When St. Oswy, the Orthodox King, ruled for St. Wilfrid and the Patriarchal practices, St. Colman resigned his bishopric and with a group of Irish and English monks from Lindisfarne founded a monastery on the isle of Innisboffin off the coast of Connacht, a community which continued the Celtic usages. When dissension broke out between the Irish monks and the English monks, he founded another monastery at Mayo and was abbot of both monasteries. Holy Father Colman, pray God for us!


Saint HILDEBERT, higoumène de Saint-Wandrille en Normandie (700).

Saint GINGOURIEN (GWINGURIAN), moine en Bretagne (IXème siècle).

 

Saint CÔME, fondateur du monastère de la Dormition de la Mère de Dieu sur les rives du Yakhrom dans la région de Vladimir (1492). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIII du Supplément aux Ménées.) 
Saint Cosmas of Yakhrom was the servant of a certain nobleman, whom he comforted during his prolonged illness by reading him books. And so, travelling from city to city, they happened to stop at the River Yakhroma. Here in the woods an icon of the Dormition of the Most Holy Theotokos appeared to Cosmas, and he heard a voice commanding him to become a monk and to build a monastery. His sick master then received healing from the icon, and Cosmas went to Kiev, where he was tonsured in the Monastery of the Caves. Then with the icon of the Mother of God, and on an inspiration from above, he again went to Yakhrom, 40 versts from the city of Vladimir, constructing a temple in honor of the Dormition of the Most Holy Theotokos with the help of some good Christians.

Brethren began to gather around the monk, and a monastery was formed. St Cosmas was chosen as igumen. During this time, word of the monk's ascetic struggles reached even the Great Prince. St Cosmas died at an advanced old age on February 18, 1492, and was buried in the monastery he founded. His memory is celebrated also on October 14, the day that the Yakhrom Icon of the Mother of God is commemorated.

Saint NICOLAS, catholicos de Géorgie (1591). 

http://oca.org/saints/lives/2014/02/18/103816-st-nicholas-the-catholicos-of-georgia


Saint ALEXANDRE MEDVEDSKY, prêtre, martyr par la main des Communistes (Russie 1932).


Les saints martyrs qui souffrirent par la main des Communistes lors de la "nuit sainte" à Saint-Pétersbourg en 1932.
QUALCUNO TRA NOI CONOSCE ELEMENTI DI QUESTO MASSACRO E MARTIRIO?
Saint BENJAMIN, hiéromoine, martyr par la main des Communistes (Russie 1938)

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