mercoledì 25 febbraio 2015

26febbraio feste santi e memorie


26 FEBBRAIO feste santi e memorie





Sainte et grande martyre PHOTINIE (CLAIRE, SVETLA, SVETLANA) la Samaritaine, avec qui NSJC s'était entretenu au puits de Jacob (cf. Jn IV), et des compagnons de martyre: PHOTA, PHOTIDE, et KYRIAQUIE ses soeurs; JOSE et VICTOR (ou PHOTINOS), ses fils; le duc SEBASTIEN et l'officier ANATOLE (vers 66). (Office à sainte Photinie la Samaritaine traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II du Supplément aux Ménées.)
The Holy Martyr Photina (Svetlana) the Samaritan Woman, her sons Victor (named Photinus) and Joses; and her sisters Anatola, Phota, Photis, Paraskeva, Kyriake; Nero's daughter Domnina; and the Martyr Sebastian: The holy Martyr Photina was the Samaritan Woman, with whom the Savior conversed at Jacob's Well (John. 4:5-42).

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Sainte Photine était la femme de Samarie, avec laquelle Notre Seigneur s'était entretenu au puits de Jacob (Jean 4) et à qui Il avait révélé tout ce qu'elle avait fait depuis son enfance. Changeant alors son genre de vie, elle alla proclamer la Bonne Nouvelle dans sa patrie et convertit au Christ ses quatre soeurs et ses deux fils.

Après le Martyre des Saints Apôtres Pierre et Paul, sous la persécution de Néron (vers 54), elle alla prêcher avec succès la foi à Carthage, en compagnie de son fils José (ou Joseph). Son autre fils Victor, après avoir combattu vaillamment contre les Avares, fut nommé général et envoyé par l'empereur en Galilée, avec l'ordre d'y mettre à mort les Chrétiens. Mais celui-ci, au lieu de châtier les disciples des Apôtres, passa son temps à proclamer lui-même la Foi et à exhorter les fidèles à la persévérance. Il fit si bien qu'il réussit à convertir le duc Sébastien, ainsi que de nombreux dignitaires de l'Etat. Lorsque l'empereur apprit cette nouvelle, il les fit arrêter et traduire sans retard devant son tribunal. Mais, réalisant qu'il ne parviendrait pas à vaincre leur résolution, il fit couper les bras de Victor et de son frère José, à la hauteur des épaules, puis les fit jeter en prison.

Sainte Photine fut elle aussi convoquée au tribunal et elle réussit à convertir par ses paroles la propre fille de l'empereur et ses servantes, ce qui provoqua la fureur du tyran qui fit jeter tous les Saints dans une fournaise ardente. Gardés indemnes par la Grâce de Dieu, ils furent ensuite soumis à toutes sortes de supplices, avant d'avoir les veux crevés. On les précipita alors dans un cachot rempli de serpents venimeux, où le Christ leur apparut au sein d'une gloire divine, accompagné des Saints Apôtres Pierre et Paul et d'une foule de Saints Anges, et Il les bénit en disant : « Paix à vous! Bienheureux ceux qui ont cru en Moi! » Ils reçurent ainsi la force d'endurer les peines de l'incarcération pendant trois ans, en entraînant la conversion de beaucoup de païens.

Quand on les tira de prison pour être soumis à de nouveaux supplices, ils furent protégés par un Ange. Finalement, le tyran ordonna d'arracher la peau de Sainte Photine et de jeter la Sainte dans un puits à sec. Il fit également écorcher ses deux fils ainsi que Sébastien et, après les avoir mutilés du membre viril, il les fit enfermer dans un bain désaffecté. Puis il ordonna de couper les seins des autres Saintes femmes et de les écorcher vives. Photide fut attachée à deux arbres inclinés de force, qui l'écartelèrent en reprenant leur position naturelle. C'est ainsi que, par ces horribles tourments, les âmes des Saints Martyrs s'envolèrent de concert pour gagner le Royaume des cieux.


 https://doxologia.ro/sfanta-mucenita-fotini-samarineanca
Troparion (Tone 3)
Thou wast illumined by the Holy Spirit and refreshed by the streams of Christ the Saviour. Having drunk the Water of Salvation thou didst give copiously to the thirsty. O holy Great Martyr Photini, Equal-to-the Apostles, entreat Christ our God that our souls may be saved.

Giovanni 4,1-40

1 QUANDO adunque il Signore ebbe saputo che i Farisei aveano udito, che Gesù faceva, e battezzava più discepoli che Giovanni 2 (quantunque non fosse Gesù che battezzava, ma i suoi discepoli); 3 lasciò la Giudea, e se ne andò di nuovo in Galilea.
4 Or gli conveniva passare per il paese di Samaria. 5 Venne adunque ad una città del paese di Samaria, detta Sichar, che è presso della possessione, la quale Giacobbe diede a Giuseppe, suo figliuolo. 6 Or quivi era la fontana di Giacobbe. Gesù adunque, affaticato dal cammino, sedeva così in su la fontana; or era intorno alle sei ore. 7 Ed una donna di Samaria venne, per attinger dell'acqua. E Gesù le disse: Dammi da bere. 8 (Perciocchè i suoi discepoli erano andati nella città, per comperar da mangiare.) 9 Laonde la donna Samaritana gli disse: Come, essendo Giudeo, domandi tu da bere a me, che son donna Samaritana? Poichè i Giudei non usano co' Samaritani. 10 Gesù rispose, e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio, e chi è colui che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva. 11 La donna gli disse: Signore, tu non hai pure alcun vaso da attingere, ed il pozzo è profondo: onde adunque hai quell'acqua viva? 12 Sei tu maggiore di Giacobbe, nostro padre, il qual ci diede questo pozzo, ed egli stesso ne bevve, e i suoi figliuoli, e il suo bestiame? 13 Gesù rispose, e le disse: Chiunque beve di quest'acqua, avrà ancor sete; 14 ma, chi berrà dell'acqua ch'io gli darò, non avrà giammai in eterno sete; anzi, l'acqua ch'io gli darò diverrà in lui una fonte d'acqua saliente in vita eterna. 15 La donna gli disse: Signore, dammi cotest'acqua, acciocchè io non abbia più sete, e non venga più qua ad attingerne. 16 Gesù le disse: Va', chiama il tuo marito, e vieni qua. 17 La donna rispose, e gli disse: Io non ho marito. Gesù le disse: Bene hai detto: Non ho marito. 18 Perciocchè tu hai avuti cinque mariti, e quello che tu hai ora non è tuo marito; questo hai tu detto con verità. 19 La donna gli disse: Signore, io veggo che tu sei profeta. 20 I nostri padri hanno adorato in questo monte; e voi dite che in Gerusalemme è il luogo ove conviene adorare. 21 Gesù le disse: Donna, credimi che l'ora viene, che voi non adorerete il Padre nè in questo monte, nè in Gerusalemme. 22 Voi adorate ciò che non conoscete; noi adoriamo ciò che noi conosciamo; poichè la salute è dalla parte de' Giudei. 23 Ma l'ora viene, e già al presente è, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verità; perciocchè anche il Padre domanda tali che l'adorino; 24 Iddio è Spirito; perciò, conviene che coloro che l'adorano, l'adorino in ispirito e verità. 25 La donna gli disse: Io so che il Messia, il quale è chiamato Cristo, ha da venire; quando egli sarà venuto, ci annunzierà ogni cosa. 26 Gesù le disse: Io, che ti parlo, son desso.
27 E in su quello, i suoi discepoli vennero, e si maravigliarono ch'egli parlasse con una donna; ma pur niuno disse: Che domandi? o: Che ragioni con lei? 28 La donna adunque, lasciata la sua secchia, se ne andò alla città, e disse alla gente: 29 Venite, vedete un uomo che mi ha detto tutto ciò ch'io ho fatto; non è costui il Cristo? 30 Uscirono adunque della città, e vennero a lui. 31 OR in quel mezzo i suoi discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia. 32 Ma egli disse loro: Io ho da mangiare un cibo, il qual voi non sapete. 33 Laonde i discepoli dicevano l'uno all'altro: Gli ha punto alcuno portato da mangiare? 34 Gesù disse loro: Il mio cibo è ch'io faccia la volontà di colui che mi ha mandato, e ch'io adempia l'opera sua. 35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi infino alla mietitura? ecco, io vi dico: Levate gli occhi vostri, e riguardate le contrade, come già son bianche da mietere. 36 Or il mietitore riceve premio, e ricoglie frutto in vita eterna; acciocchè il seminatore, e il mietitore si rallegrino insieme. 37 Poichè in questo quel dire è vero: L'uno semina, l'altro miete. 38 Io vi ho mandati a mieter ciò intorno a che non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica. 39 Or di quella città molti de' Samaritani credettero in lui, per le parole della donna che testimoniava: Egli mi ha dette tutte le cose che io ho fatte. 40 Quando adunque i Samaritani furon venuti a lui, lo pregarono di dimorare presso di loro; ed egli dimorò quivi due giorni.
 

http://www.johnsanidopoulos.com/2011/05/synaxarion-for-sunday-of-samaritan.html

http://oca.org/saints/lives/2014/03/20/100846-martyr-photina-svetlana-the-samaritan-woman-and-her-sons





 http://www.johnsanidopoulos.com/2017/02/saint-photini-samaritan-resource-page.html



Saint THEOCLITE, magicien converti par sainte Photinie la Samaritaine, martyr.

Saint HILAIRE, évêque de Mayence (Mainz) en Rhénanie, martyr (150?). E' una figura discussa; nel Proprio della diocesi di Magonza al 26 febbraio è nominato un Ilario che sarebbe stato vescovo di quella città al tempo dell'imperatore Antonino Pio (138-161) ed avrebbe subito il martirio verso il 158. Questa asserzione si basa su di un tardivo elenco di quaranta vescovi di Magonza, fino a s. Bonifacio, ritenuto genuino dal Gams e perciò accolto nella sua Series episcoporum Eccl. Cath. (p. 288). Ma già nel 1871 lo studioso F. Falk provò, nel suo lavoro sui Cataloghi dei vescovi pre-bonifaciani di Magonza, che solo l'elenco piú antico, contenente dieci nomi, era veritiero, e in questo elenco Ilario non era nominato. Anche nell'indagine piú recente di E. Ewig solo l'elenco piú antico dei vescovi è riconosciuto autentico.
Esisteva invece, nella cosiddetta valle sacra, a Sud-Ovest di Magonza, ca. sul posto dell'attuale cimitero, una chiesa dedicata a un s. Ilario, la cui esistenza è attestata già in tempi molto antichi. In essa furono sepolti i primi vescovi di Magonza, trasferiti poi, nel sec. XI, alla chiesa di S. Albano. Da questo fatto potrebbe essere nata l'opinione che il titolare della chiesa fosse un vescovo di Magonza

Saint martyr CHRISTODOULE, mort par le glaive.






Sant' Alessandro di Alessandria Patriarca
http://www.santiebeati.it/dettaglio/42850


Saint DENIS ou ZOSIME, premier évêque d'Augsbourg dans les Champs décumates, martyr sous Dioclétien (303). Visse forse nel III o IV secolo. Secondo gli Acta di S. Afra (fine sec. VIII) fu zio di questa e sarebbe stato battezzato e ordinato vescovo di Augusta da Narcisso, vescovo di Gerona. Le circostanze della morte, datagli sul rogo o con la decapitazione durante la persecuzione di Diocleziano, sono leggendarie. Qualcuno lo ha confuso con Zosimo, primo vescovo della città.


Saint FAUSTINIEN, deuxième évêque de Bologne en Emilie-Romagne (IVème siècle). S. Faustiniano, secondo la più antica lista dei vescovi dell’archidiocesi di Bologna, cioè il cosiddetto “Elenco renano†precedente al secolo XIV, è posto al secondo posto; questa notizia è confortata anche da un’iscrizione a caratteri gotici, anteriore al 1494, dove si legge che s. Zama fu il primo vescovo e s. Faustiniano il secondo.
Secondo alcuni studiosi egli sarebbe da identificare con il ‘Faustinus’ vescovo, citato da s. Atanasio vescovo di Alessandria, nella sua “Apologia contra Arianosâ€, in un elenco di vescovi italiani partecipanti al Concilio di Sardica (antico nome di Sofia in Bulgaria), nel 343.
L’ipotesi è accettabile in quanto questi vescovi in buona parte erano del litorale adriatico, e nell’elenco non è indicato per nessuno la città di cui erano vescovi, poi nell’antichità era abbastanza comune creare diminutivi dei nomi (Faustus = Faustinus = Faustinianus).
Se tutto ciò fa stabilire che s. Faustiniano era in carica nel 343, fa risultare come non plausibile, l’antica tradizione bolognese che dice, che durante la persecuzione di Diocleziano, morto nel 313, s. Faustiniano avrebbe divulgato la fede in Bologna; le date non corrispondono, anche perché la sede episcopale di Bologna non sembra essere sorta prima del secolo IV.


Saint NICOLAS de Catopinon.

Saint ANDRE, évêque de Florence en Toscane (vers 407).


 





Saint PORPHYRE, évêque de Gaza en Palestine (420). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.) 
http://www.santiebeati.it/dettaglio/42900
http://oca.org/saints/lives/2014/02/26/100606-st-porphyrius-the-bishop-of-gaza



Troparion — Tone 4

Adorned with the royal purple of your virtues, / you were glorious as a hierarch and shone forth resplendently, wise Porphyrius. / You were excellent in word and deed / and you strengthen all with the grace of godliness. / As you ever serve Christ, do not cease to pray for the world.


Kontakion — Tone 2

You were adorned by your holy way of life / and were resplendent in the robe of the priesthood, all-blessed, divinely-wise Porphyrius. / You are famous for your powers of healing / and you unceasingly pray for us all.
 



Saint AUSPICE, évêque de Toul en Lorraine (vers 478).

Saint SERVULE, évêque de Vérone (VIème siècle).

Saint AMAND, ermite en Limousin (VIème siècle).

Saint KOULFINID, évêque d'Aleth en Bretagne (VIème siècle).

Saint TADEK, higoumène et martyr en Bretagne (VIème siècle).

Saint VICTOR ou VITRE de Plancy, prêtre et ermite près d'Arcis-sur-Aube (VIème ou VIIème siècle).

Saint EOLADE, évêque de Nevers en Bourgogne (après 570).

Saint AGRICOLA (AIGLE, ARILLE, AGRICOLE), évêque de Nevers en Bourgogne (594).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/42860


Saint ONEN, moine en Bretagne (Xème siècle).

Saint SEBASTIEN, moine de Pochékhon (Russie, vers 1500).

Saint JEAN, ébéniste de profession, martyr par la main des Musulmans à Constantinople (1575



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Saint PIERRE, prêtre, martyr par la main des Communistes (Russie 1930).

Saint SERGE, prêtre, martyr par la main des Communistes (Russie 1933).

Sainte ANNE, moniale, martyre par la main des Communistes (Russie 1937).

Saints JEAN, évêque de Rylsk, et JEAN, prêtre, martyrs par la main des Communistes (Russie 1938).

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