lunedì 16 febbraio 2015

17 febbraio santi feste e memorie



Mosaico di Cristo Pantocratore con la legenda IC XC (Dafni, Grecia, ca. 1080-1100


17 febbraio santi feste e memorie




Sainte MARIAMNE ou MARIANE (MARIANNE), soeur du saint Apôtre Philippe, missionnaire en Lycaonie, Egale-aux-Apôtres (Ier siècle).

Saint AUXIBE, Romain de nation, évêque de Soles en Chypre (vers 112).

Saint FAUSTIN et plusieurs autres, martyrs à Rome.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/41000
Saints SATURNIN, CASTULE, MAGNE, LUCE, ROGAT, JEAN et plusieurs autres, martyrs à Terni en Ombrie (vers 273). 
Saints DONAT, SECONDIEN et ROMULE, martyrs à Concordia en Vénétie (303).

 

Saint THEODORE TIRON (LE CONSCRIT), martyr sous Dioclétien et Maximien (vers 303). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II des Ménées.)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/76900



Troparion — Tone 2

Great are the accomplishments of faith, / For the Holy Martyr Theodore rejoiced in the flames as though at the waters of rest, / Offering himself as sweet bread to the Trinity. / So by his prayers, O Christ God, save our souls!

Kontakion — Tone 8

Your faith in Christ was like a breastplate upon your heart: / With its aid, you overcame the power of the enemy. / Therefore you are crowned in eternity with a heavenly diadem.

http://oca.org/saints/lives/2014/02/17/100547-greatmartyr-theodore-the-tyro-ldquothe-recruitrdquo


Saint BONOSE ou VENOUX, évêque de Trèves en Rhénanie, confesseur face à l'arianisme (vers 381). A Treviri, nella Gallia belgica, oggi in Germania, san Bonoso, vescovo, che, insieme a santo Ilario di Poitiers, si adoperò con sollecitudine e dottrina, perché nelle Gallie si conservasse integra la fede.Saint THEOSTERICTE.

Saint LOMAN (LUMAN), neveu de saint Patrick, évêque de Trim en Irlande (vers 450).

 
 
 
 
 
 
Saints MARCIEN (457) et PULCHERIE son épouse (453), qui confessèrent la foi orthodoxe face au monophysitisme lors du concile de Chalcédoine.

Saint FORTCHERN, évêque de Trim en Irlande, puis ermite (VIème siècle).

Saint HABET-DEUS, évêque de Luna en Italie, probablement martyr par la main des Vandales ariens (vers 500). 
Saint GUIRREC (GUIREG, GUEVROK, GUEROC), Gallois de nation, abbé en Bretagne (547 ou 584).


Saint FINTAN, ermite puis higoumène en Irlande (603).  Nel monastero di Clúain Ednech in Irlanda, san Fintáno, abate, fondatore di quel cenobio e celebre per austerità di vita.


Saint FINAN, évêque de Lindisfarne (661).
Circa l'origine di Finan, esistono due tradizioni: una lo dice nativo dell'Irlanda, figlio di Rimed o Ryves; per l'altra, invece, era nato in Scozia e questa tradizione è accolta nei Martirologi di Tallaght, del Donegal e di Gorman che, tutti, lo definiscono "sassone". Baring-Gould, inoltre, precisa, non sappiamo su quali prove, il suo distretto, che era quello degli Scoti Dalriadiani.
Comunque, è noto che le prime notizie su Finan risalgono al periodo della sua permanenza a Iona, dove fu per molto tempo, sotto il governo di Seghine, quinto abate (623-652). Morto s. Aidano (31 agosto 651), Finan fu eletto a succedergli e prese possesso della diocesi di Lindisfarne (corrispondente alle attuali contee di Northumberland, (Durham e York), nel 652.
L'organizzazione di Lindisfarne era analoga a quella di Iona; il monastero era governato da un abate, scelto dal vescovo col consenso della comunità e tutto il clero, entro e fuori il monastero, compreso il vescovo, seguiva la regola monastica. Fermo sostenitore degli usi celtici, e perciò sgradito a Beda (che, però, ammette le sue grandi virtù) Finan costruì la sua grande cattedrale in legno ed ebbe una disputa con un certo Ronan, difensore della Pasqua romana, il quale, però, non riuscì a convincerlo. In realtà, non sembra che Ronan si sia rivolto a Finan nei termini di rispetto che si dovevano a un vescovo, e questo traspare anche dalla narrazione di Beda, che lo definisce "acerrimus veri Paschae defensor". Va detto tuttavia che il vescovo non ostacolò mai i seguaci degli usi romani.
Amico di Oswiu, re di Northumbria (654-670), Finan ottenne due grandi successi nel suo apostolato. Battezzò infatti nel 653 Peada, principe degli Angli Mediterranei e figlio del pagano Penda, re di Mercia, al quale Oswiu aveva posto come condizione, per concedergli la mano della figlia Alchfleda, la sua adesione al Cristianesimo. Successivamente, anche Sigeberto II detto Sanctus o Bonus, re dei Sassoni Orientali (ca. 653-664), si fece battezzare da Finan; alla conversione dei princip. seguì quella dei loro sudditi, e dopo qualche tempo Finan poté ordinare Diuma vescovo degli Angli Mediterranei e s. Cedd vescovo dei Sassoni Orientali. Il luogo del Battesimo di Peada e Sigeberto è detto da Beda Ad Murum ed è da identificarsi forse con Benwell, presso Newcastle; era comunque una delle ville di Oswiu site lungo il Tyne.
Un altro figlio di Penda, Wulpher, si fecè battezzare da Finan, ma fu spinto alla conversione dal timore che Oswiu (che tenne la Mercia dal 654 al 657) volesse vendicare su di lui la morte di Oswald, ucciso da Penda nel 641. La precarietà dell'adesione di Wulpher al Cristianesimo si mostrò ben presto, perché egli, istigato da un certo Belial, abiurò e diede il martirio ai suoi figli Vulfado e Rufino.
Secondo gli analisti scozzesi, l'autorità di Finan si estendeva anche oltre i confini della sua pur grande diocesi, ed essi narrano della sentenza di scomunica pronunciata dal vescovo di Lindisfarne contro un certo Fergus, re degli Scoti Dalriadiani, che aveva suscitato le proteste del clero per le sue violenze e la sua avidità.
La morte di Finan è posta al 656 negli Annali di Clonmacnoise mentre il ms. di Parigi Nonv. acq. Iat. 1615, ff. 13v-14r, ha 1'anno 657: la data esatta è però il 661, perché concordemente si assegnano a Finan dieci anni di episcopato. La sua festa è ricordata al 9 gennaio nell'agiografia irlandese, al 17 febbraio, invece, negli autori inglesi e scozzesi. Nel Breviario di Aberdeen aveva un Ufficio con nove lezioni

Saint SILVAIN, ancien courtisan à la cour de Childéric II et Thierry III, puis évêque régionnaire au pays de Thérouanne et enfin moine à Auchy-les-Moines près de Boulogne-sur-Mer (718).
Nulla ci è stato tramandato circa le origini del santo oggi festeggiato, anche se la tradizione vuole che fosse uno scozzese o un irlandese errante approdato alla corte del re franco Childerico II. Silvino, quasi sul punto di sposarsi, sentì improvvisamente la vocazione al celibato e ad una vita di povertà. Abbandonò perciò la fidanzata e la corte per recarsi a Roma, ove ricevette l ordinazione presbiterale. Gli fu poi addirittura conferita la consacrazione episcopale, ma probabilmente fu un vescovo privo di sede fissa, sebbene talvolta il suo nome sia stato associato alle città francesi di Thérouanne o di Tolosa.
L  intera sua vita fu da allora impiegata nel dispiegare ogni sua ricchezza in opere di carità, evangelizzando ed edificando chiese nella Francia nord-orientale, a quel tempo ancora in gran parte pagana. Silvino di distinse per la sua grande umiltà e per l’austerità della sua vita: si nutriva infatti esclusivamente di verdure e di frutta e solo in età avanzata accettò di possedere un cavallo di cui servirsi quale mezzo di trasporto per ridurre la fatica del visitare a piedi il territorio della diocesi.
Il santo pastore fu particolarmente amato per la sua santità e per la carità che lo contraddistinse, ma in vita fu già venerato anche per le sue doti di taumaturgo. Morì verso l’anno 720 nei pressi di Arras e ricevette sepoltura nel monastero di Auchy-les-Moines.


Saint SILVAIN, évêque de Crémone en Italie (763). 


Invention des reliques du saint martyr Ménas d'Alexandrie (entre 867 et 886).
The Holy Martyr Menas Kallikelados (Well Speaking), an Athenian, died as a martyr with Sts Hermogenes and Eugraphus in about the year 313 (December 10). During the reign of Emperor Basil the Macedonian (867-886), the military commander Marcian discovered the saint's relics after St Menas appeared to a certain pious man in a dream to reveal where they were.

 


Saint THEODORE le Silencieux de la Laure des Grottes de Kiev (XIIIème siècle). 
Saint Theodore the Silent of the Caves chose the exploit of silence, in order to dwell constantly in remembrance of God, and to safeguard himself from temptation even by a word. He was glorified by the Lord with the gift of wonderworking. His memory is celebrated also on August 28.

Saint THEODOSE le Bulgare et son disicple saint ROMAIN, moines de Tarnovo (Bulgarie 1362).

Saint MICHEL MAVROÏDIS, aristocrate d'Andrinople, martyr par la main des Musulmans (1490).

 

Saint HERMOGENE, patriarche de Moscou (1606-1612), martyr par la main des Catholiques-Romains dix jours avant la libération de la ville de Moscou de l'oppression cruelle des Polonais (1612).


 



 (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II du Supplément aux Ménées. Acathiste traduit en français par le père Denis Guillaume au tome II du Supplément aux Ménées.) 



 

Saint THEODORE de Byzance, peintre, martyr à Mytilène par la main des Musulmans (1795).

Saint BARNABE, du skite de Gethsémani à Sergiev Possad (1906). 

L'icône de la Mère de Dieu "QUI VERSE DES LARMES", icône de Notre-Dame de Tikhvine vénérée au skite du Prophète-Elie au Mont Athos. (Canon paraclitique traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XIII du Supplément aux Ménées.)
The Weeping Tikhvin Icon of Mt. Athos is to be found behind the altar in the Prophet Elias Skete. On February 17, 1877 (Thursday of the Second Week of Lent) seven monks remained in the church after the Hours had been read. They were astonished to see tears flowing from the right eye of the icon, and collecting on the frame. Then a single large tear came from the left eye.

The monks wiped the tears from the icon's face, then left the church and locked the doors behind them. Three hours later, they returned for Vespers and saw traces of tears on the icon, and a single tear in the left eye. Again they wiped the tears from the icon, but they did not reappear.

Regarding this manifestation of tears as a sign of mercy from the Mother of God, the monks established an annual commemoration of the icon on February 17. The weeping Tikhvin Icon of Mt. Athos is not to be confused with the original wonderworking Tikhvin Icon (June 26).
http://oca.org/saints/lives/2014/02/17/100547-greatmartyr-theodore-the-tyro-ldquothe-recruitrdquo
St Nicholas Kandaurov
Hieromartyr Theodore of Atchara
http://oca.org/saints/lives/2014/02/17/205443-hieromartyr-theodore-of-atchara


 

 

 


http://www.johnsanidopoulos.com/2014/12/saints-menas-kallikelados-hermogenes.html

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