basilica di Sant'Abbondio a Como Affreschi dell'abside, Bacio di Giuda
Santo Celestino I discepolo di Santo
Ambrogio e poi papa e patriarca di Roma
dal 422 al 432 difensore della fede nei
confronti del pelagianesimo e del nestorianesimo
Fu in
relazione con Sant'Agostino fin dal 390. Fu eletto papa nel 422. Il suo
pontificato fu molto attivo. Oltre restaurare in numerose basilica, tra cui
Santa Maria in Trastevere, e costruire la basilica di Santa Sabina, difese il
diritto della Sede Apostolica di ricevere appelli da parte di tutti fedeli.
Prese ferma posizione in difesa della purezza della fede contro gli errori di
Pelagio e Nestorio. Contro quest'ultimo agì con grande energia e
determinazione. Nel Concilio di Roma del 430 lo condannò imponendogli di
sconfessare i suoi errori. Mandò, un anno dopo, alcuni suoi legati al Concilio
di Efeso, indetto dall'imperatore per risolvere definitivamente la questione,
con l'ordine di salvaguardare i diritti della Sede Apostolica e di attenersi
alle decisioni di San Cirillo. Nell’817 il suo corpo fu collocato nella
basilica di Santa Prassede e parte di esso, pare, a Mantova.
Martirologio Romano: A Roma nel cimitero di Priscilla
sulla via Salaria, san Celestino I, papa, che, solerte nel difendere la Chiesa
e nel dilatarne i confini, per primo istituì l’episcopato in Inghilterra e in
Irlanda e diede il suo sostegno al Concilio di Efeso nel salutare la beata
Maria come Madre di Dio in opposizione a Nestorio.
Consultare
anche CELESTINO I, santo
Sta in
Santo Amanzio Vescovo di Como
Martirologio
Romano: A Como, sant’Amanzio, vescovo, che sedette per terzo sulla cattedra di
questa Chiesa e fondò la basilica degli Apostoli.
Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/48900
Nato a
Canterbury in Inghilterra, parente per parte di madre di Teodosio III o di
qualche altro imperatore dei sec. IV-V, fu terzo vescovo di Como, successore di
S. Provino (morto nel 420). Avendo riportato da un viaggio a Roma alcune
reliquie degli apostoli Pietro e Paolo, costruì in loro onore una chiesa,
rifatta in stile romanico nel sec. IX e dedicata a S. Abbondio, suo valido
aiutante e successore intorno al 450.
Morì l'8 aprile, giorno della sua festa, di un anno non precisabile, probabilmente del 448. Le sue reliquie, conservate a Como nella Chiesa da lui costruita, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con S. Felice.
Morì l'8 aprile, giorno della sua festa, di un anno non precisabile, probabilmente del 448. Le sue reliquie, conservate a Como nella Chiesa da lui costruita, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con S. Felice.
Tratto
da
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2011/4/8/SANTO-DEL-GIORNO-8-aprile-2011-sant-Amanzio-terzo-vescovo-di-Como/2/166307/
Si
festeggia oggi, 8 aprile, come santo del giorno Sant' Amanzio che fu vescovo di
Como, vissuto nel 5 secolo. Egli viene solitamente rappresentato col bastone
pastorale come suo emblema, a indicare il suo compito di vescovo. Sant’Amanzio
fu il terzo a sedersi sulla cattedra di questa Chiesa e fondò la basilica degli
Apostoli.
Sant' Amanzio non era italiano di origine: egli infatti nacque a Canterbury in Inghilterra, parente per parte di madre di Teodosio III o di qualche altro imperatore dei secoli tra il quarto e il quinto e succedette sulla cattedra di Como a San Provino (morto nel 420). Il bel duomo romanico che sorge nel centro di Como si deve, almeno come idea in origine, proprio a lui: come idea, perché fu sant’Amanzio a porne le fondamenta e farla costruire, ma l’attuale chiesa fu successivamente rifatta in stile romanico nel nono secolo. Egli la fece costruire per custodirvi le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo che aveva portato con sé da un viaggio a Roma. Inizialmente la chiesa fu proprio dedicata ai questi primi due apostoli delle genti.
Sant' Amanzio non era italiano di origine: egli infatti nacque a Canterbury in Inghilterra, parente per parte di madre di Teodosio III o di qualche altro imperatore dei secoli tra il quarto e il quinto e succedette sulla cattedra di Como a San Provino (morto nel 420). Il bel duomo romanico che sorge nel centro di Como si deve, almeno come idea in origine, proprio a lui: come idea, perché fu sant’Amanzio a porne le fondamenta e farla costruire, ma l’attuale chiesa fu successivamente rifatta in stile romanico nel nono secolo. Egli la fece costruire per custodirvi le reliquie degli apostoli Pietro e Paolo che aveva portato con sé da un viaggio a Roma. Inizialmente la chiesa fu proprio dedicata ai questi primi due apostoli delle genti.
In
seguito venne dedicata a sant’Abbondio, che fu proprio un valido aiutante
di sant’Amanzio e gli succedette nel 450.
Morì l'8 aprile, giorno in cui appunto viene ricordato, gli storici però non sono riusciti a determinare con esattezza, si ipotizza nel 448. Le sue reliquie, furono inizialmente conservate a Como proprio in sant’Abbondio, ma successivamente, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con S. Felice
Morì l'8 aprile, giorno in cui appunto viene ricordato, gli storici però non sono riusciti a determinare con esattezza, si ipotizza nel 448. Le sue reliquie, furono inizialmente conservate a Como proprio in sant’Abbondio, ma successivamente, il 2 luglio 1590 furono trasferite nella chiesa dei Gesuiti, della quale è patrono insieme con S. Felice
Consultare
anche
Sant’Amanzio
Vescovo di Como
In
https://books.google.it/books?id=TL9aAAAAcAAJ&pg=PA270&lpg=PA270&dq=santo+amanzio+vescovo+di+como&source=bl&ots=yMA4wDySQr&sig=LQC7FcptGOSW3_X1EuQZZ0oeFOc&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiMxs6wz6HaAhVEkRQKHTXrCQoQ6AEIYzAI#v=onepage&q=santo%20amanzio%20vescovo%20di%20como&f=false
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