Saint IRENE, abbesse du monastère de Chrysovalanton (la Bourse-d'Or) près de la citerne d'Aspar, prophétesse et thaumaturge, une des saintes ascètes les plus populaires de l'Orthodoxie (vers 912).
http://dositeea.blogspot.it/2011/07/sf-irina-din-hrisovalant-cea-care.html
Appartenente
ad una ricca famiglia romana dell'Asia Minore, venne scelta come sposa
di Michele, figlio di Teodora l'Imperatrice restauratrice del culto
delle Icone. Nel suo viaggio verso la capitale Imperiale si fermò presso
il monte Olimpo (Asia Minore) per ricevere la benedizione di
S.Ioannikio che però le diede l'ordine di recarsi al Monastero Femminile
Costantinopolitano di Chrysovalantu dove avevano bisogno
di lei.
Quando arrivò in Città Irene scoprì che il Porfirogenito aveva già contratto matrimonio con un'altra ragazza, per nulla seccata si ricordò delle parole del Santo eremita, si recò al Monastero da lui indicato; colpita dalla vita spirituale che si respirava in quel luogo chiese di essere accettata come monaca affrancando tutti i suoi schiavi e distribuendo le sue ricchezze ai poveri. L'Igumena rimase tanto colpita dalla umiltà e spiritualità della nuova monaca che quando sentì prossima la fine dei suoi giorni la indicò come nuova Badessa.
L'Icona raffigura uno dei suoi tanti miracoli: S.Irene aveva l'abitudine di pregare tutta la notte all'aperto nel cortile del Monastero. Una sera una delle sue monache, non riuscendo a prendere sonno, scese nel cortile e vide la Santa assorta nella preghiera e cosa miracolosa il suo corpo era sollevato dal terreno mentre due cipressi erano piegati verso di lei. Quando S.Irene terminò le preghiere, benedisse i due alberi che ripresero l'abituale postura!
L'incredula monaca scese a spiare l'Igumena anche la notte successiva e rivide il medesimo miracolo. Quando la notizia si sparse nel monastero la Santa impose il silenzio a tutte le monache imponendo loro di non parlarne con nessuno.
Poco più che centenaria, S.Irene ricevette la visita di un angelo che la informò che sarebbe stata chiamata al Signore il giorno dopo la festa di S.Panteleimon, cosa che puntualmente si verificò.
Quando arrivò in Città Irene scoprì che il Porfirogenito aveva già contratto matrimonio con un'altra ragazza, per nulla seccata si ricordò delle parole del Santo eremita, si recò al Monastero da lui indicato; colpita dalla vita spirituale che si respirava in quel luogo chiese di essere accettata come monaca affrancando tutti i suoi schiavi e distribuendo le sue ricchezze ai poveri. L'Igumena rimase tanto colpita dalla umiltà e spiritualità della nuova monaca che quando sentì prossima la fine dei suoi giorni la indicò come nuova Badessa.
L'Icona raffigura uno dei suoi tanti miracoli: S.Irene aveva l'abitudine di pregare tutta la notte all'aperto nel cortile del Monastero. Una sera una delle sue monache, non riuscendo a prendere sonno, scese nel cortile e vide la Santa assorta nella preghiera e cosa miracolosa il suo corpo era sollevato dal terreno mentre due cipressi erano piegati verso di lei. Quando S.Irene terminò le preghiere, benedisse i due alberi che ripresero l'abituale postura!
L'incredula monaca scese a spiare l'Igumena anche la notte successiva e rivide il medesimo miracolo. Quando la notizia si sparse nel monastero la Santa impose il silenzio a tutte le monache imponendo loro di non parlarne con nessuno.
Poco più che centenaria, S.Irene ricevette la visita di un angelo che la informò che sarebbe stata chiamata al Signore il giorno dopo la festa di S.Panteleimon, cosa che puntualmente si verificò.
E' tradizione benedire le mele nel giorno della Santa.
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