14 Agosto 1480: I Santi 800 Martiri d'Otranto uccisi dai Turchi per essersi rifiutati di rinnegare la Fede Cristiana.
Il più anziano e il primo ad essere decapitato, Antonio Primaldo, un umile cimatore di panni, disse, rivolto agli altri:
"Fratelli miei, sino ad oggi abbiamo combattuto per difendere la Patria e per salvare la vita e per li Signori nostri
temporali, ora è tempo che combattiamo per salvar le anime nostre per il nostro Signore, il quale essendo morto per noi
in Croce, conviene che noi moriamo per esso, stando saldi e costanti nella Fede e con questa temporale (morte)
guadagneremo la vita eterna e la corona del martirio". Un coro fece eco alle parole dell'invitto campione: "Preferiamo
mille volte morire con qual si voglia sorte di morte piuttosto che rinnegare Cristo". Neppure uno indietreggiò dinanzi al
terribile dilemma e (secondo il cronista) si assistette a scene bellissime: i figli imploravano la benedizione dei genitori, i
genitori incoraggiavano i figli ad affrontare la morte; si baciavano, si abbracciavano e contenti come se andassero ad
una festa, si salutavano: Arrivederci in Paradiso.
-Dai "Commenti
sull'Apocalisse" di Pietro Colonna detto il Galatino Presbitero
(Cod. Vat. Lat 5567,foll 147-148)
Riferirò poche cose viste con i miei occhi.
Espugnata Otranto,città della Provincia di Calabria,detta anche Japigia o Salentina,i Turchi,appena v'entrarono,irruppero con grande violenza nella Chiesa Cattedrale e uccisero numerosi tra i sacerdoti che stavano celebrando il sacrificio eucaristico.
E giunti vicino all'Arcivescovo Pendinelli che era sulla sua cattedra episcopale vestito dei paramenti pontificali e con in mano la croce, uno di loro,impugnata la scimitarra,gli staccò la testa con un solo colpo. E così decapitato sulla propria cattedra,diventò martire di Cristo,nell'anno del Signore 1480, il giorno 11 di agosto.
Al terzo giorno,il comandante dell'esercito,che i turchi chiamano "Pascià ",ordinò che tutti i cristiani di sesso maschile,qualunque età avessero al di sopra dei quindici anni, fossero portati al suo cospetto in una località chiamata "Campo di Minerva" distante circa un miglio dalla città , dove egli era anacora attendato.
Ed essendo statata condotta dinanzi a lui una moltitudine quasi innumerevoli di cristiani,fece rivolgere loro (dall'interprete) la domanda per quale delle due scelte essi volessero optare: o rinnegare la fede in Gesù Cristo,o morire di morte atroce.
Ed uno di essi,che gli era più vicino,rispose: "Scegliamo piuttosto di morire per Cristo con qualsiasi genere di morte,anzichè rinnegarlo".
E poichè uno soltanto aveva risposto,il Pascià fece interrogare gli altri su che cosa scegliessero. Ed essi subito risposero in coro: "In nome di tutti ha risposto uno solo: siamo pronti a subire qualsiasi morte anzichè abbandonare Cristo e la fede in Lui."
E si sentì un mormorio tra di loro per lo spazio di circa un'ora, mentre si esortavano a vicenda e dicevano: "Moriamo per Gesù Cristo,tutti; moriamo volentieri,per non rinnegare la sua santa fede".
Allora il Pascià ,stravolto dall'ira,comandò che tutti,sotto i suoi occhi,fossero passati a fil di spada
(Cod. Vat. Lat 5567,foll 147-148)
Riferirò poche cose viste con i miei occhi.
Espugnata Otranto,città della Provincia di Calabria,detta anche Japigia o Salentina,i Turchi,appena v'entrarono,irruppero con grande violenza nella Chiesa Cattedrale e uccisero numerosi tra i sacerdoti che stavano celebrando il sacrificio eucaristico.
E giunti vicino all'Arcivescovo Pendinelli che era sulla sua cattedra episcopale vestito dei paramenti pontificali e con in mano la croce, uno di loro,impugnata la scimitarra,gli staccò la testa con un solo colpo. E così decapitato sulla propria cattedra,diventò martire di Cristo,nell'anno del Signore 1480, il giorno 11 di agosto.
Al terzo giorno,il comandante dell'esercito,che i turchi chiamano "Pascià ",ordinò che tutti i cristiani di sesso maschile,qualunque età avessero al di sopra dei quindici anni, fossero portati al suo cospetto in una località chiamata "Campo di Minerva" distante circa un miglio dalla città , dove egli era anacora attendato.
Ed essendo statata condotta dinanzi a lui una moltitudine quasi innumerevoli di cristiani,fece rivolgere loro (dall'interprete) la domanda per quale delle due scelte essi volessero optare: o rinnegare la fede in Gesù Cristo,o morire di morte atroce.
Ed uno di essi,che gli era più vicino,rispose: "Scegliamo piuttosto di morire per Cristo con qualsiasi genere di morte,anzichè rinnegarlo".
E poichè uno soltanto aveva risposto,il Pascià fece interrogare gli altri su che cosa scegliessero. Ed essi subito risposero in coro: "In nome di tutti ha risposto uno solo: siamo pronti a subire qualsiasi morte anzichè abbandonare Cristo e la fede in Lui."
E si sentì un mormorio tra di loro per lo spazio di circa un'ora, mentre si esortavano a vicenda e dicevano: "Moriamo per Gesù Cristo,tutti; moriamo volentieri,per non rinnegare la sua santa fede".
Allora il Pascià ,stravolto dall'ira,comandò che tutti,sotto i suoi occhi,fossero passati a fil di spada
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