29 marzo feste santi e memorie
Saint SECUNDUS, officier de l'armée romaine, martyr à Asti au Piémont sous Adrien (vers 119). Nobile
pagano di Asti, sembra che andasse nelle prigioni a visitare i martiri
cristiani, nei confronti dei quali nutriva grande ammirazione. Grazie a
S. Calogero si convertì al cristianesimo. A Milano incontrò S. Faustino e
S. Giovita, anch’essi in carcere, dai quali ricevette il battesimo.
Amico di Sapricio, prefetto romano di Asti, lo accompagnò a Tortona dove
Marciano, vescovo della città, era in attesa di processo. Per aver
sepolto il corpo di Marciano e per aver rifiutato di abiurare la propria
fede, fu infine arrestato e
martirizzato.
Saint LIMIN ou LINGUIN, martyr à Clermont en Auvergne, probablement par la main des envahisseurs barbares (vers 264).
Saints JONAS, BARACHISE, ZANITAS, LAZARE, MAROUTHAS, NARSES, ELIE, MARES, HABIB, SEMBEETH et SABAS, martyrs en Perse sous Chapour II (vers 327). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome III des Ménées.)
Saint LIMIN ou LINGUIN, martyr à Clermont en Auvergne, probablement par la main des envahisseurs barbares (vers 264).
Saints JONAS, BARACHISE, ZANITAS, LAZARE, MAROUTHAS, NARSES, ELIE, MARES, HABIB, SEMBEETH et SABAS, martyrs en Perse sous Chapour II (vers 327). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome III des Ménées.)
Saints MARC, évêque d'Aréthuse en Syrie,
CYRILLE,
diacre à Héliopolis (aujourd'hui Baalbeck au Liban), et des CLERCS et
VIERGES de Gaza et d'Ascalon qui souffrirent par la main des païens sous
Julien l'Apostat (entre 361 et 363). (Office traduit en français par le
père Denis Guillaume au tome III des Ménées.)
Nulla
conosciamo della giovinezza di tale santo, che regnante Costantino il
Grande fu nominato vescovo di Aretusa, odierna Er Rastan in Siria. Per
sua intercessione pare fu guaritò il futoro Giuliano Apostata , allora
giovane principe. In quel tempo imperversava l arianesimo e gli
eretici erano convinti di aver guadagnato anche Marco alla loro causa:
nel 343 infatti egli non venne deposto dal concilio di Sardica poiché
parve scendere a patti con l errore per la sua debolezza di carattere e
per più di dieci anni mantenne un atteggiamento equivoco. Marco nel 351
era con gli pseudo-ariani al concilio di Sirmio, ove presentò una nuova
formula di fede redatta in lingua greca che fu giudicatasospetta
piuttosto che assolutamente eretica,
secondo alcuni però risalirebbe a qualche anno dopo. E cosa comunque
certa che verso il 360 Marco di Aretusa tornò a pieno titolo
nell ortodossia.
L anno seguente Giuliano Apostata ascese al trono imperiale e promosse la restaurazione del paganesimo, con conseguenti misure vessatorie contro la Chiesa. Marco che ad Aretusa aveva fatto distruggere un tempio dedicato agli idoli, temette allora per la propria incolumità e fuggì. Quando gli giunse la notizia che alcuni ecclesiastici erano stati arrestati, non esitò a tornare in città per guidare il suo gregge. Rifiutatosi fermamente di ricostruire il tempio distrutto, fu allora imprigionato e torturato: la costanza nella fede ed il coraggo dimostrato nel sopportare le sofferenze cui fu sottoposto suscitarono l ammirazione dei suoi persecutori, che infine si decisero a liberarlo. Soppravvissuto agli atroci tormenti, si dedicò all evangelizzazione dei pagani ed morì per causa naturali nel 364. Il grande San Gregorio Nazianzeno definisce San Marco di Aretusa uomo notevole e assai santo vegliardo , I Bollandisti, per i patimenti subiti, lo considerano anche un martire.
L anno seguente Giuliano Apostata ascese al trono imperiale e promosse la restaurazione del paganesimo, con conseguenti misure vessatorie contro la Chiesa. Marco che ad Aretusa aveva fatto distruggere un tempio dedicato agli idoli, temette allora per la propria incolumità e fuggì. Quando gli giunse la notizia che alcuni ecclesiastici erano stati arrestati, non esitò a tornare in città per guidare il suo gregge. Rifiutatosi fermamente di ricostruire il tempio distrutto, fu allora imprigionato e torturato: la costanza nella fede ed il coraggo dimostrato nel sopportare le sofferenze cui fu sottoposto suscitarono l ammirazione dei suoi persecutori, che infine si decisero a liberarlo. Soppravvissuto agli atroci tormenti, si dedicò all evangelizzazione dei pagani ed morì per causa naturali nel 364. Il grande San Gregorio Nazianzeno definisce San Marco di Aretusa uomo notevole e assai santo vegliardo , I Bollandisti, per i patimenti subiti, lo considerano anche un martire.
http://oca.org/saints/lives/2014/03/29/100936-hieromartyr-mark-the-bishop-of-arethusa-who-suffered-under-julia
Troparion — Tone 3
In preparation for the contest, you anointed an assembly of martyrs / and bolstered them by your steadfastness, glorious Mark. / You finished your course together with them / and all of you were found worthy of the joy of heaven. / Righteous father, entreat Christ our God to grant us His great mercy. / (Kontakion not provided in Typikon)Saint DIADOQUE, évêque de Photicée en Epire, un des maîtres de la vie spirituelle, auteur des Cent chapitres gnostiques repris dans la Philocalie, confesseur de la foi orthodoxe face au monophysitisme et au messalianisme (Vème siècle). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome III du Supplément aux Ménées.)
Saints ARMOGASTE, comte vandale, ARCHINIME et SATURE (SATURUS), procurateur royal, martyrs par la main des Vandales ariens sous Genséric (entre 457 et 468).
Commemorazione
dei santi Armogasto, Archinímo e Saturnino, martiri, che in Africa, al
tempo della persecuzione vandalica, sotto il re ariano Genserico, per
aver professato la vera fede patirono molti atroci supplizi e infamità.
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Sainte GLADYS, épouse de saint Gundlée et mère de saint Cadoc (Pays de Galles, fin du Vème siècle). La vita di questa regina gallese degli inizi del VI sec., ci è nota attraverso quella di suo marito, s. Gwynllyw scritta ca. nel 1130 e una Vita dell'XI ic. del suo grande figlio s. Cadoc.
Gwlady era la maggiore delle ventiquattro figlie di s. Brychan di Brecknock e fu data in sposa (secondo la Vita Gunlei) al regulus del Galles sud-orientale di nome Gwynllyw: secondo la Vita Cadoci ella fu rapita da questi, aiutato nell'impresa da re Arthur.
Sempre la Vita Cadoci, in contrasto con la Vita Gunlei, descrive i primi anni del matrimonio di Gwlady come ben lungi dall'essere esemplari; tuttavia sembra che il figlio Cadoc li persuadesse ad emendarsi. Gwynllyw si ritirò nel luogo che si chiama oggi Stow Hill (Newport) dove esiste un'antica chiesa dedicata a s. Wooloo, mentre Gwlady scelse un luogo non molto lontano sulle sponde del fiume Ebbw.
Sebbene entrambi conducessero vita di penitenza, Cadoc li costrinse a separarsi piú completamente, cosí Gwlady si diresse verso una "solitudine montana" a Pencarnau nel Bassaleg dove costruì una chiesa in onore della Vergine.
Saint GUNDLEE, GUNDLEUS, GWYNLLYW ou WOOLLOS, époux de sainte Gladys et père de saint Cadoc, prince gallois devenu ermite (vers 500).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92488
Sainte LASAR, LASSAR ou LASSERA, moniale en Irlande (VIème siècle).
Saint ACHIVE, abbé de Saint-Maurice d'Agaune en Valais (525).
Saints FIRMIN, AULE, EUMAQUE (EUMACHIUS) et LONGIN, évêques de Viviers et de tout le Vivarais (actuel département de l'Ardèche) (VIème-VIIème siècles).
Saint HESYCHIUS, higoumène du monastère du Mont Sinaï (VIIème siècle).
Saint EUSTAISE, disciple de saint Colomban, deuxième higoumène du monastère de Luxeuil en Franche-Comté et apôtre des Burgondes Varasques (625).
Sainte LASAR, LASSAR ou LASSERA, moniale en Irlande (VIème siècle).
Saint ACHIVE, abbé de Saint-Maurice d'Agaune en Valais (525).
Saints FIRMIN, AULE, EUMAQUE (EUMACHIUS) et LONGIN, évêques de Viviers et de tout le Vivarais (actuel département de l'Ardèche) (VIème-VIIème siècles).
Saint HESYCHIUS, higoumène du monastère du Mont Sinaï (VIIème siècle).
Saint EUSTAISE, disciple de saint Colomban, deuxième higoumène du monastère de Luxeuil en Franche-Comté et apôtre des Burgondes Varasques (625).
Nel
monastero di Luxeuil nella Burgundia sempre in territorio francese,
sant’Eustasio, abate, che fu discepolo di san Colombano e padre di
quasi seicento monaci.
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Devenu
de bonne heure disciple de Saint Colomban (cf. 21 nov. Saint Eustaise
suivit ce grand fondateur dans son exil (610) et resta un de ses plus
fidèles collaborateurs, si bien qu'il devint son successeur à la tête de
la communauté de Luxeuil (616).
Il fut
ensuite envoyé par le roi Clotaire Il à Bobbio, auprès de
son père spirituel, pour tenter de le ramener en Gaule, mais il ne
parvint pas à le convaincre. A son retour, il évangélisa les païens de
la région du Doubs, où il fonda un monastère, et de la Bavière, puis,
laissant là des disciples pour continuer son uvre, il reprit la
direction du Monastère de Luxeuil. Mais il dut alors affronter -
1'opposition d'un des moines, Agrestius, devenu hérétique après que
l'abbé lui eut refusé de le prendre parmi son groupe de missionnaires.
Celui-ci se présenta au concile de Mâcon (626) pour condamner la règle
et les tradinons instituées par Saint Colomban. Mais grâce à l'éloquence
et au rayonnement de Saint Eustaise, le concile repoussa ses arguments
et approuva la Règle de saint Colomban. Malgré le baiser de paix
qu'Eustaise lui avait donné, Agrestius n'en cessa pas pour autant ses
attaques haineuses et essaya d'attirer à son parti les disciples du
Saint qui dirigeaient des fondations issues de
Luxeuil. Alors que les Moines de Remiremont s'étaient laissés égarés,
Sainte Fare (cf. 3 avril) repoussa l'infâme avec indignation, en lui
rappelant que les institutions de Colomban et de ses disciples avaient
été confirmées par des miracles dont elle avait été elle-même le témoin.
Finalement, conformément à une prédiction de Saint Eustaise,
l'hérétique périt misérablement, avant la fin de la même année, frappé
d'un coup de hâche par un de ses serviteurs. Eustaise put reprendre
paisiblement la direction de sa communauté et contribua, par la
fondation d'autres Monastères, à la diffusion dans toute la Gaule de la
tradition de Saint Colomban, dont il avait quelque peu tempéré la
rigueur afin de la rendre accessible à un plus grand nombre.
A
la fin de sa vie Dieu lui donna, en vision, le choix entre quarante
jours d'une lente agonie ou trente jours de cruelles souffrances. Il
préféra la maladie, afin d'allerjouir plus tôt des biens célestes.
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Saint GERY ou IVERY, évêque métropolitain de Sens en Bourgogne (711).
Saint EUSTATHE, évêque de Kios en Bithynie, confesseur des saintes Icônes (VIIIème siècle).
http://oca.org/saints/lives/2014/03/29/100940-st-eustathius-eustace-the-confessor-bishop-of-bithynia
Saint JONAS, fondateur du monastère des Grottes de Pskov (Russie 1480).
Saint MARC, moine des Grottes de Pskov (XVème siècle).
http://oca.org/saints/lives/2014/03/29/100941-venerable-mark-of-the-pskov-caves
Saints PAUL VOÏNARSKY, prêtre, PAUL, et ALEXIS, martyrs par la main des Communistes (Russie 1919).
Venerable John the Anchorite of Egypt
http://oca.org/saints/lives/2014/03/29/100939-venerable-john-the-anchorite-of-egypt
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