santi italici ed italo greci dal Primo al Cinque Marzo
1 marzo feste santi e memorie
DEUX CENT SOIXANTE martyrs de la porte Salaria à Rome sous Claude II le Gothique (vers 269).
Saint FELIX II, pape et patriarche de Rome (483-492), qui confessa la foi orthodoxe face au monophysitisme (492).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/89048
Saint LEON LUC (LEOLUCA), higoumène de Corleone en Sicile (vers
900).
PLUSIEURS martyrs de Rome sous Alexandre Sévère (entre 222 et 235)
2 marzo feste santi e memorie
Sainte EUTHALIE, vierge à Léontini en Sicile, martyre assassinée par son propre frère en haine de la religion (vers 257).
Saints JOVIN et BASILEUS, martyrs à Rome sous Valérien (vers 258).
Saint QUINTUS, thaumaturge en Phrygie (vers 283). Nativo della Frigia da un famiglia cristiana, si portò in Eolide e qui si dedicò all assistenza dei poveri. Il governatore Rufo, al tempo dell imperatore Aureliano (270-275), cercò di costringere Quinto a sacrificare agli idoli secondo i decreti imperiali, ma poi lo lasciò libero perché era stato liberato dall ossessione demoniaca in merito alle preghiere dello stesso Quinto.
I sinassari greci raccontano che questo avvenne nella città di Cime, dove un terremoto abbatté le statue e il tempio degli idoli, mettendo in fuga quanti erano lì presenti. Quaranta giorni dopo il suo rilascio, Quinto fu di nuovo arrestato da un altro magistrato Clearco, più intransigente di Rufo e sottoposto a torture, ma Dio lo guarì immediatamente dalle ferite, visto ciò fu di nuovo rilasciato e non ci si occupò più di lui.
Poté continuare così il suo ministero risanando i malati e venendo in aiuto dei poveri per altri dieci anni, morì nel 280-85 circa.
Saints PAUL, HERACLIUS, SECONDILLE, JANUARIA et LUCIOSA, martyrs à Porto Romano près de Rome sous Dioclétien (vers 305).
QUATRE CENT QUARANTE martyrs d'Italie, martyrisés par les Lombards (579).
400 Martyrs Slain by the Lombards in Sicily refused to participate in idol worship and were massacred by the Lombards (a Germanic tribe) in the year 579. Among those who perished, the names of the presbyter Sanctulus and the hermit Hospicius have been preserved.
The
Holy Martyr Euthalia lived with her mother and brother in Leontina on
the island of Sicily. Euthalia's mother, a pagan, suffered for a long
while with an issue of blood. Once, the Martyrs Alphaeus, Philadelphus
and Cyprian (May 10) appeared to her in a dream and told her she would
be healed only if she believed in Christ and was baptized.
After being baptized with her daughter, she was healed of her infirmity. When Euthalia's pagan brother Sirmianus learned of the baptism, went into a violent rage. The mother succeeded in fleeing, but St Euthalia confessed herself a Christian and suffered martyrdom. After fierce tortures, the saint was beheaded with a sword.
After being baptized with her daughter, she was healed of her infirmity. When Euthalia's pagan brother Sirmianus learned of the baptism, went into a violent rage. The mother succeeded in fleeing, but St Euthalia confessed herself a Christian and suffered martyrdom. After fierce tortures, the saint was beheaded with a sword.
e in francese il seguente
Le 2 mars, mémoire de la sainte vierge et martyre EUTHALIE, morte par le glaive
Sainte Euthalie demeurait dans la cité de Léontini, proche de Syracuse, en Sicile, avec sa mère, nommée elle aussi Euthalie, laquelle avait été guérie d'un flux de sang par l'apparition des Saints Martyrs Alphius, Philadelphe et Cyprin (cf. 2 mai). Les deux femmes se firent alors baptiser. Dès que Sermilien, le frère de la Sainte, apprit la nouvelle, ce païen endurci se précipita avec rage sur sa mère pour l'étrangler, et celle-ci ne put lui échapper que grâce à l'intervention de l'une de ses servantes.
Comme la jeune Euthalie reprochait sévèrement à son frère ses desseins criminels envers leur mère, Sermilien lui répondit : « Serais-tu donc chrétienne, toi aussi? » - « Oui, je suis Chrétienne, reprit la Sainte, et c'est volontiers que je suis prête à mourir pour le Christ! » L'ignoble Sermilien lui arracha alors ses vêtements, la roua de coups, puis la livra à l'un de ses serviteurs pour qu'il la déshonore. Mais dès que l'homme s'approcha d'elle, il fut frappé de cécité à la prière d'Euthalie qui avait invoqué les Saints Martyrs à son secours. Sermilien hors de lui, se précipita alors, un glaive à la main, et, tel un nouveau Caïn, il égorgea sa soeur
Sainte Euthalie demeurait dans la cité de Léontini, proche de Syracuse, en Sicile, avec sa mère, nommée elle aussi Euthalie, laquelle avait été guérie d'un flux de sang par l'apparition des Saints Martyrs Alphius, Philadelphe et Cyprin (cf. 2 mai). Les deux femmes se firent alors baptiser. Dès que Sermilien, le frère de la Sainte, apprit la nouvelle, ce païen endurci se précipita avec rage sur sa mère pour l'étrangler, et celle-ci ne put lui échapper que grâce à l'intervention de l'une de ses servantes.
Comme la jeune Euthalie reprochait sévèrement à son frère ses desseins criminels envers leur mère, Sermilien lui répondit : « Serais-tu donc chrétienne, toi aussi? » - « Oui, je suis Chrétienne, reprit la Sainte, et c'est volontiers que je suis prête à mourir pour le Christ! » L'ignoble Sermilien lui arracha alors ses vêtements, la roua de coups, puis la livra à l'un de ses serviteurs pour qu'il la déshonore. Mais dès que l'homme s'approcha d'elle, il fut frappé de cécité à la prière d'Euthalie qui avait invoqué les Saints Martyrs à son secours. Sermilien hors de lui, se précipita alors, un glaive à la main, et, tel un nouveau Caïn, il égorgea sa soeur
http://oca.org/saints/lives/2014/03/02/100636-virginmartyr-euthalia-of-sicily
Saints JOVIN et BASILEUS, martyrs à Rome sous Valérien (vers 258).
Saint QUINTUS, thaumaturge en Phrygie (vers 283). Nativo della Frigia da un famiglia cristiana, si portò in Eolide e qui si dedicò all assistenza dei poveri. Il governatore Rufo, al tempo dell imperatore Aureliano (270-275), cercò di costringere Quinto a sacrificare agli idoli secondo i decreti imperiali, ma poi lo lasciò libero perché era stato liberato dall ossessione demoniaca in merito alle preghiere dello stesso Quinto.
I sinassari greci raccontano che questo avvenne nella città di Cime, dove un terremoto abbatté le statue e il tempio degli idoli, mettendo in fuga quanti erano lì presenti. Quaranta giorni dopo il suo rilascio, Quinto fu di nuovo arrestato da un altro magistrato Clearco, più intransigente di Rufo e sottoposto a torture, ma Dio lo guarì immediatamente dalle ferite, visto ciò fu di nuovo rilasciato e non ci si occupò più di lui.
Poté continuare così il suo ministero risanando i malati e venendo in aiuto dei poveri per altri dieci anni, morì nel 280-85 circa.
Saints PAUL, HERACLIUS, SECONDILLE, JANUARIA et LUCIOSA, martyrs à Porto Romano près de Rome sous Dioclétien (vers 305).
QUATRE CENT QUARANTE martyrs d'Italie, martyrisés par les Lombards (579).
400 Martyrs Slain by the Lombards in Sicily refused to participate in idol worship and were massacred by the Lombards (a Germanic tribe) in the year 579. Among those who perished, the names of the presbyter Sanctulus and the hermit Hospicius have been preserved.
3 marzo feste santi e memorie
Sainte
CAMILLE, Italienne de nation, disciple de saint Germain d'Auxerre et
solitaire sur les bords de l'Yonne en Bourgogne (Vème siècle). Ericio,
monaco di Auxerre vissuto nel sec. IX, nel suo opuscolo sui Miracula S.
Germani narra che il corpo del santo vescovo fu accompagnato da Ravenna
in Francia da un folto gruppo di fedeli. Tra questi vi erano le cinque
vergini sorelle Magnenzia, Pallasia, Camilla, Massima e Porcaria; le
prime tre morirono durante il viaggio prima di arrivare ad
Auxerre e sulle loro tombe furono edificate delle chiese, ben presto
frequentate dal popolo che le venerava come sante.
Ad Escoulives, presso Auxerre, esisteva veramente una chiesa dedicata a Camilla, il cui corpo fu poi bruciato dai calvinisti durante le guerre di religione, ma è incerto se la santa sia vissuta al tempo di s. Germano, sia perché nella Vita più antica del santo non si parla delle cinque sorelle, sia perché la notizia di Ericio è in contraddizione con la tradizione riguardante la festa di Camilla. Questa, infatti, è venerata il 3 marzo, mentre secondo Ericio sarebbe morta tra il 31 luglio e il 30 settembre (e più precisamente verso la fine di settembre), cioè tra la morte di s. Germano a Ravenna e la sua sepoltura ad Auxerre.
Ad Escoulives, presso Auxerre, esisteva veramente una chiesa dedicata a Camilla, il cui corpo fu poi bruciato dai calvinisti durante le guerre di religione, ma è incerto se la santa sia vissuta al tempo di s. Germano, sia perché nella Vita più antica del santo non si parla delle cinque sorelle, sia perché la notizia di Ericio è in contraddizione con la tradizione riguardante la festa di Camilla. Questa, infatti, è venerata il 3 marzo, mentre secondo Ericio sarebbe morta tra il 31 luglio e il 30 settembre (e più precisamente verso la fine di settembre), cioè tra la morte di s. Germano a Ravenna e la sua sepoltura ad Auxerre.
Saint TITIEN, Germain de nation, évêque de Brescia en Lombardie, confesseur (526). Nel elenco
dei vescovi di Brescia occupa il 15° posto tra Vigilio e Paolo II, il
suo episcopato si pone alla fine del secolo V, nulla si sa di lui oltre
il nome.
Fu sepolto nella chiesa dei ss. Cosma e Damiano, forse fatta costruire proprio da lui, in seguito fu annesso un monastero, l intero complesso fu demolito dal vescovo Berardo Maggi nel 1302 per dare spazio al Palazzo Broletto, attualmente in Piazza del Duomo.
La chiesa e il monastero furono ricostruiti ad occidente della città, nella zona dei Campi Bassi ove stanno tuttora. Le sue reliquie vennero deposte dal vescovo Paolo Zane nel 1505 in un arca marmorea eretta sull altare nella cappella di sinistra.
Il suo primitivo sarcofago, dopo vari spostamenti, fu alla fine dell 800 posto a fontana in un angolo di piazzetta Tito Speri, ove è attualmente.
Fu sepolto nella chiesa dei ss. Cosma e Damiano, forse fatta costruire proprio da lui, in seguito fu annesso un monastero, l intero complesso fu demolito dal vescovo Berardo Maggi nel 1302 per dare spazio al Palazzo Broletto, attualmente in Piazza del Duomo.
La chiesa e il monastero furono ricostruiti ad occidente della città, nella zona dei Campi Bassi ove stanno tuttora. Le sue reliquie vennero deposte dal vescovo Paolo Zane nel 1505 in un arca marmorea eretta sull altare nella cappella di sinistra.
Il suo primitivo sarcofago, dopo vari spostamenti, fu alla fine dell 800 posto a fontana in un angolo di piazzetta Tito Speri, ove è attualmente.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/43800
Sainte
ARTHELAÏDE ou ARTHELAÏS, Arménienne de nation, nièce du patrice Narsès,
qui quitta la cour de l'empereur saint Justinien pour vivre en recluse à
Bénévent en Campanie (vers 570).
Saint LUCIUS Ier, pape et patriarche de Rome, martyr sous Valérien (254). Assurse al soglio pontificale il 25 giugno del 253, pochi giorni dopo la morte del suo predecessore Cornelio.
Non è dato sapere come ma nonostante il suo brevissimo pontificato riuscì ad emanare il decreto per il quale: "... ogni presbitero doveva essere accompagnato da due preti e tre diaconi... a testimonianza del comportamento di tutti".
Il suo papato, dopo la morte dell'imperatore Treboniano Gallo e l'evento di Valeriano, fu da considerarsi abbastanza tranquillo sul fronte delle persecuzioni.
Dopo un breve esilio a Lucio fu concesso di ritornare a Roma. Morì di morte naturale e fu sepolto nella cripta di san Callisto o forse di santa Cecilia.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/43770
Saint ANSELME, abbé près de Modène (803). Di
stirpe longobarda, Anselmo fu duca del Friuli. Nel 749, abbandonata la
vita politica, fondò un cenobio ed un ospizio per pellegrini nella valle
del Panàro. In seguito ad una donazione del cognato, il re Astolfo,
verso il 752, con i suoi monaci costruì la chiesa e il monastero di
Nonatola (nei pressi di Modena), ponendolo sotto la regola di S.
Benedetto e facendone un centro ragguardevole di ascesi, di cultura, di
lavoro e di assistenza ospedaliera. Anselmo fu mediatore di pace nella
guerra franco-longobarda.
Morì il 3 marzo 803 e fu sepolto nella chiesa del monastero.
Morì il 3 marzo 803 e fu sepolto nella chiesa del monastero.
4 marzo feste santi e memorie
Non è dato sapere come ma nonostante il suo brevissimo pontificato riuscì ad emanare il decreto per il quale: "... ogni presbitero doveva essere accompagnato da due preti e tre diaconi... a testimonianza del comportamento di tutti".
Il suo papato, dopo la morte dell'imperatore Treboniano Gallo e l'evento di Valeriano, fu da considerarsi abbastanza tranquillo sul fronte delle persecuzioni.
Dopo un breve esilio a Lucio fu concesso di ritornare a Roma. Morì di morte naturale e fu sepolto nella cripta di san Callisto o forse di santa Cecilia.
Saint PAULIN, évêque de Brescia en Lombardie (vers 540).
Saint APPIEN, moine à Pavie en Lombardie, puis ermite à Commachio sur les rives de l'Adriatique (vers
800).
A
Comacchio in Romagna, Appiano, monaco, che,
inviato dal monastero di Pavia, condusse in questa cittadina vita
eremitica.
|
http://www.santiebeati.it/dettaglio/43870 |
5 marzo feste santi e memorie
Sainte OLIVE, martyre, peut-être à Brescia, sous Adrien (vers 138).
Saint CLEMENT, abbé de Sainte-Lucie de Syracuse en Sicile (vers 800). San Clemente di Siracusa, abate ( IX secolo )
Fu abate del più antico monastero benedettino di Sicilia: S. Lucia al Sepolcro.
Uomo di grande santità, attento alle necessità dei poveri, morì intorno al IX secolo e fu sepolto nello stesso cenobio,venerato dalla Chiesa di Siracusa per molti secoli insieme al Vescovo Eutichio. Giorgio Maniace per sottrarre le Reliquie alla profanazione dei
mussulmani, traslò le stesse a Costantinopoli nel 1040 unitamente a quelle delle Vergini e Martiri Agata e Lucia e di San Leone,
Vescovo di Catania, accolte dall'Imperatrice Teodora e deposte nel Monastero di S.Maria.
Una Reliquia è nel Tesoro della Cattedrale di Messina.
Fu abate del più antico monastero benedettino di Sicilia: S. Lucia al Sepolcro.
Uomo di grande santità, attento alle necessità dei poveri, morì intorno al IX secolo e fu sepolto nello stesso cenobio,venerato dalla Chiesa di Siracusa per molti secoli insieme al Vescovo Eutichio. Giorgio Maniace per sottrarre le Reliquie alla profanazione dei
mussulmani, traslò le stesse a Costantinopoli nel 1040 unitamente a quelle delle Vergini e Martiri Agata e Lucia e di San Leone,
Vescovo di Catania, accolte dall'Imperatrice Teodora e deposte nel Monastero di S.Maria.
Una Reliquia è nel Tesoro della Cattedrale di Messina.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.