santi italici ed italo greci dal 24 al 30 Marzo
24 marzo feste santi e memorie
Saint LATIN ou LATINUS, évêque de Brescia en Lombardie, confesseur (vers 115).
Saints MARC et TIMOTHEE, martyrs à Rome sous Antonin (entre 138 et 161).
Saint EPIGMENE, prêtre, martyr à Rome sous Dioclétien (entre 303 et 305).
Saints MARC et TIMOTHEE, martyrs à Rome sous Antonin (entre 138 et 161).
Saint EPIGMENE, prêtre, martyr à Rome sous Dioclétien (entre 303 et 305).
Saint SEVERE, évêque de Catane en Sicile (vers 800).
25 Marzo l'Annunciazione
26 MARZO santi feste e memorie
Particolare dell'Arcangelo Gabriele - Duccio di Buoninsegna Particolare dell'Arcangelo Gabriele ripreso dalla Maestà di Duccio di Buoninsegna Originale: Siena, Museo dell'Opera del Duomo
Saints PIERRE, JOVIEN, MARCIEN, THECLE, CASSIEN et leurs compagnons, martyrs à Rome.
Saint CASTULE (CASTULUS), officier du palais impérial, martyr à Rome sous Dioclétien (vers
288).
Sainte FELICITE, moniale à Padoue (IXème siècle).
27 MARZO feste santi e memorie
Sainte AUGUSTA ou AUGUSTINE de
Ceneda, vierge, assassinée par son père, un seigneur germanique établi
dans le Frioul, parce qu'elle s'était convertie au christianisme
orthodoxe et vénérée à Serravalle dans la province de Trévise en Vénétie
(Vème siècle). Gli “Atti” di s. Augusta, cioè
le notizie sulla sua vita e martirio, furono redatte alla fine del XVI
secolo da Minuccio de’ Minucci di Serravalle, protonotario apostolico e
segretario di papa Clemente VIII (1592-1605).
Questi “Atti” furono inviati agli editori dei volumi “De probatis sanctorum historiis” di Lorenzo Surio, certosino e agiografo tedesco (1522-1578) e furono inseriti nel vol. VII dell’edizione stampata a Colonia in Germania. Secondo questi “Atti”, Augusta era figlia di Matruco, capo alemanno (Alemagna - Germania), che aveva conquistato e sottomesso il Friuli; questi risiedeva a Serravalle (attuale borgo antico della città di Vittorio Veneto) ed era un accanito nemico della religione cristiana.
Augusta abbracciò la nuova fede segretamente, ma il padre ne venne comunque a conoscenza e la fece arrestare. Giacché si rifiutò di apostatare, fu gettata in un carcere e dopo varie torture, venne decapitata; il suo corpo fu ritrovato alcuni anni dopo sepolto su una collina, sovrastante Serravalle, che prese il suo nome; qui le fu dedicata dal V secolo, una chiesa molto frequentata dagli abitanti.
L’epoca del suo martirio è circa il 100 d.C.; la santa è anche conosciuta come Augusta di Ceneda, (secondo nucleo di Vittorio Veneto, città posta ai piedi delle Prealpi Bellunesi, in provincia di Treviso).
Questi “Atti” furono inviati agli editori dei volumi “De probatis sanctorum historiis” di Lorenzo Surio, certosino e agiografo tedesco (1522-1578) e furono inseriti nel vol. VII dell’edizione stampata a Colonia in Germania. Secondo questi “Atti”, Augusta era figlia di Matruco, capo alemanno (Alemagna - Germania), che aveva conquistato e sottomesso il Friuli; questi risiedeva a Serravalle (attuale borgo antico della città di Vittorio Veneto) ed era un accanito nemico della religione cristiana.
Augusta abbracciò la nuova fede segretamente, ma il padre ne venne comunque a conoscenza e la fece arrestare. Giacché si rifiutò di apostatare, fu gettata in un carcere e dopo varie torture, venne decapitata; il suo corpo fu ritrovato alcuni anni dopo sepolto su una collina, sovrastante Serravalle, che prese il suo nome; qui le fu dedicata dal V secolo, una chiesa molto frequentata dagli abitanti.
L’epoca del suo martirio è circa il 100 d.C.; la santa è anche conosciuta come Augusta di Ceneda, (secondo nucleo di Vittorio Veneto, città posta ai piedi delle Prealpi Bellunesi, in provincia di Treviso).
28 MARZO feste santi e memorie
Saint SIXTE III, pape et patriarche de Rome, confesseur de la foi orthodoxe face au pélagianisme et au nestorianisme (440).
Saint SPE ou SPES, abbé en Campanie, aveugle qui recouvra la vue peu de temps avant sa mort (513 ou 517)
Saint
CONON, higoumène italo-grec à Nési en Sicile; un des derniers témoins
de l'Orthodoxie en Sicile (1236). On l'invoque contre les maux
d'oreille. Cono, o Conone, Navacita
nacque a Naso (Messina), nel 1139, figlio del conte normanno Anselmo,
governatore della città. Ancora ragazzo abbandonò la casa, le ricchezze e
si ritirò nel locale convento di San Basilio. Trasferito al Convento di
Fragalà, nel comune di Frazzanò, ebbe come maestri spirituali san
Silvestro da Troina
e san Lorenzo da Frazzanò, che lo prepararono al sacerdozio. Conone,
dopo l'ordinazione, continuò a manifestare segni di vocazione
all'eremitaggio e, col permesso dei superiori, si ritirò in una grotta,
che prese il nome di Rocca d'Almo. Ben presto la sua fama di santità
superò i confini di Naso. Richiamato al monastero dai suoi superiori, fu
eletto abate. In seguito, al ritorno a Naso da un pellegrinaggio in
Terra Santa, elargì ai poveri la ricca eredità del padre e si ritirò
nella grotta di San Michele. La città era afflitta da un morbo
contagioso: i nasitani si rivolsero allora all'abate che li liberò dalla
malattia: del miracolo vi è ricordo nello stesso stemma della città.
Morì a 97 anni: era il 28 marzo 1236, Venerdì Santo.
29 marzo feste santi e memorie
30 marzo feste santi e memorie
Saint QUIRIN, tribun, martyr à Rome sous Adrien (vers 130).
Saint CLINIUS, Grec de nation, moine au Mont-Cassin, puis abbé d'un monastère près de Pontecorvo en Italie.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/47760
Saint ZOSIME, évêque de Syracuse en Sicile (vers 640 selon Hester).
Zosimo,
vescovo (VII secolo) era un giovane monaco cui era stata affidata per
la sua inettitudine la custodia della tomba di Santa Lucia a Siracusa.
Un giorno, desideroso di rivedere i genitori, lasciò il monastero senza
avvertire i superiori. I genitori, vedendolo arrivare con aria di
fuggitivo, lo rimproverarono e lo riaccompagnarono al monastero. Venne
perdonato dall'abate e riconsegnato al suo compito di "guardiano della
tomba", che tenne a lungo perché
considerato incapace di altre e più impegnative mansioni.
Alla morte dell'abate, i monaci si recarono dal vescovo per conoscere il nome del successore. Fra loro non c'era Zosimo, rimasto a casa come "inutile". Quando il vescovo ebbe davanti i monaci, chiese: "Ci siete tutti?". "No, - risposero - a casa c'è il guardiano della tomba di santa Lucia, ma è di poco conto". "Fatelo venire" ingiunse il vescovo. E quando Zosimo arrivò: "Ecco il vostro abate" affermò solennemente il vescovo.
Così Zosimo, tra la sorpresa di tutti, divenne abate del monastero dimostrando presto di quanta saggezza e virtù fosse ricco, a tal punto che il popolo lo volle quale proprio vescovo. Confermato da papa Teodoro, egli rimase sulla cattedra episcopale siracusana dal 647 al 662 guidando la diocesi con bontà e saggezza
Alla morte dell'abate, i monaci si recarono dal vescovo per conoscere il nome del successore. Fra loro non c'era Zosimo, rimasto a casa come "inutile". Quando il vescovo ebbe davanti i monaci, chiese: "Ci siete tutti?". "No, - risposero - a casa c'è il guardiano della tomba di santa Lucia, ma è di poco conto". "Fatelo venire" ingiunse il vescovo. E quando Zosimo arrivò: "Ecco il vostro abate" affermò solennemente il vescovo.
Così Zosimo, tra la sorpresa di tutti, divenne abate del monastero dimostrando presto di quanta saggezza e virtù fosse ricco, a tal punto che il popolo lo volle quale proprio vescovo. Confermato da papa Teodoro, egli rimase sulla cattedra episcopale siracusana dal 647 al 662 guidando la diocesi con bontà e saggezza
Ilario di Otranto,quinto igumeno del monastero di san Nicola di Casole ad Otranto (XIII secolo)
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