sabato 23 dicembre 2017

Sinassario dei santi italici ed italo greci per il 23 Dicembr


Risultati immagini per cicona della guarigione del paralitico


Santo Servolo il paralitico confessore della fede a Roma(verso il 560)

Un mendicante paralitico, come tanti che hanno disseminato le strade delle città in tutti i secoli
Tale fu nel tardo VI secolo, Servolo, un paralitico povero di mezzi, che dimorava sotto i portici della strada che conduceva all’antica Basilica di S. Clemente a Roma.

Era diventato paralitico sin da bambino e la devastante malattia l’accompagnò per tutta la sua vita, condizionandolo in tutte le attività.
Ad aiutarlo c’erano la madre ed un fratello; tutto quel poco che riceveva dalle elemosine lo distribuiva ai poveri, proprio tramite i due familiari.
Se era colpito e immobilizzato nel corpo, era sveglio con la mente e con la volontà; non sapeva leggere né scrivere, nonostante ciò aveva comperato dei codici della Sacra Scrittura e quando dei sacerdoti si soffermavano da lui, li pregava di leggerglieli; nutrito così dalle parole ispirate della Sacra Scrittura, Servolo trovava conforto nelle sue estreme sofferenze e veniva spronato ad innalzare giorno e notte, le lodi a Dio, padre di tutte le creature anche le più provate. 
Diventò quasi una tappa obbligatoria per i pellegrini ed i fedeli che si recavano alla vicina Basilica di San Clemente e si soffermavano presso di lui, che se da un lato riceveva una elemosina, che come detto finiva ad altri poveri, dall’altro ricambiava con parole di conforto, di consiglio, di esortazione, nel percorrere sulla scia di Gesù, Via, Verità e Vita, la loro esistenza.
Quando ancora giovane sentì approssimarsi la morte, volle che i pellegrini presenti si alzassero e cantassero i salmi nell’attesa, accompagnati dal canto flebile di lui, che ad un tratto tacque facendo segno anche agli altri di smettere e in un soffio disse: “Tacete, non udite forse le laudi che cantano in cielo?” poi dolcemente spirò; era il 23 dicembre del 590.
Alla morte fu presente il segretario di papa s. Gregorio Magno, da poco sul soglio pontificio (590-604), il quale raccontò al papa i particolari; a sua volta s. Gregorio Magno, nei famosi “Dialoghi” inserì un capitolo dedicato al santo paralitico e giunto fino a noi.


Martirologio Romano .: 23 dicembre - A Roma il beato Servolo, il quale (come scrive san Gregorio Papa), dalla fanciullezza fino al termine della vita, giacque paralitico nel portico presso la chiesa di san Clemente, e alla fine, invitato dal canto degli Angeli, passò alla gloria del paradiso. Al suo sepolcro poi Iddio frequentissimamente operò miracoli.



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