domenica 24 dicembre 2017

Sinassario dei Santi Italici ed italo greci per il 24 Dicembre








Santo Gregorio da Spoleto presbitero martire sotto Diocleziano (verso il 303)

 Gregorio, sacerdote di Spoleto, denunziato per la sua fede e per il suo proselitismo, subí il martirio nella propria città Sub Diocletiano venendo torturato e decapitato il 24 dicembre del 303 Fu sepolto vicino alle mura della città presso un ponte di pietra, per opera di una pia donna di nome Abbondanza 
Nel secolo X su richiesta dell'imperatore Ottone I Bruno , arcivescovo di Colonia trasferì le reliquie di Gregorio nel duomo della sua città. Nel 993 alcune reliquie di Gregorio furono trasferite nella cattedrale di Treviri dal vescovo Egberto








Santa Tarsilia vergine Romana zia paterna del Grande Gregorio Papa e Patriarca di Roma dal 590 al 604

di Tarsilla (o Tarsilia) sappiamo pochissimo. Il suo nome compare soltanto nell’XI secolo in un martirologio locale (che è un elenco di santi, martiri
Tarsilla e le sorelle Emiliana (o Amelia) e Gordiana hanno certo aiutato la cognata Silvia ad allevare il piccolo Gregorio, dalla salute sempre fragile. Poi, finché sono in vita, lo seguono negli studi e nelle cariche. Gregorio, ancora giovane, diventa capo dell’amministrazione civile in Roma: una Roma ormai senza l’imperatore, il quale risiede a Costantinopoli, e con un Senato che non conta più nulla. Poi troviamo Gregorio ambasciatore del papa Pelagio II e al tempo stesso monaco, capo di una piccola comunità raccolta in una sua residenza sul Celio. Di lì Gregorio uscirà per fare il papa.
Tarsilla si è già fatta monaca, tirandosi dietro le sue sorelle. In questo terribile VI secolo, funestato da alluvioni, pestilenze (nella miniatura: la processione di san Gregorio Magno in occasione della peste che colpì Roma nel 590), guerra tra Goti e Bizantini, invasione longobarda, a Roma è un continuo affluire di gente in miseria. "La carestia", scrive Gregorovius, "stringeva la città in una morsa di fame". Così la carità diventa compito abituale anche di queste monache, mai estranee alla vita degli altri. Tarsilla è la loro guida in tutto, a cominciare dalla preghiera: da morta, le troveranno ginocchia e gomiti incalliti per il continuo pregare
« A Roma, commemorazione di santa Tarsilla, vergine, della quale san Gregorio Magno, 
suo nipote, loda l’assidua preghiera, il rigore di vita e il singolare spirito di penitenza. »
(Martirologio Romano)



Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.