domenica 11 marzo 2018

11 Marzo Santi italici ed italo greci



Clipeo con il Cristo benedicente
 un ciclo di importantissimi affreschi ritrovati nella chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio nel 1944; la chiesa ed il territorio circostante pare fossero appartenuti a Leone di Seprio, conte di Milano, e poi di suo figlio Giovanni il quale aveva dei contatti con la corte imperiale di Ludovico il Pio. Gli affreschi che risultano particolarmente danneggiati ci testimoniano però l'altissimo valore artistico del ciclo: nell'abside è raffigurato il Cristo Pantocratore, alla maniera bizantina, e il resto degli affreschi rappresentano scene della vita di Cristo, spesso desunte dai vangeli apocrifi come il protovangelo di Giacomo o pseudo Matteo
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Santo Benedetto Crispo vescovo di Milano (verso il 725)

Tratto da

E' il quarantunesimo vescovo di Milano, vissuto tra la fine del sec. VII e l'inizio dell'VIII. A Benedetto è attribuita la costruzione di una chiesa in onore di san Benedetto (con annesso un monastero benedettino), nella zona di Porta Nuova, e l'epitafio in onore di Caedwalla, re del Wessex (Inghilterra), da lui stesso catechizzato e accompagnato a Roma, dove fu battezzato da papa Sergio I nel sabato santo del 689 e dove morì il 20 aprile dello stesso anno. Paolo Diacono racconta che Benedetto, da lui definito «uomo di particolare santità, la cui buona fama si diffuse in tutta l'Italia», si recò ancora a Roma nel 707 ca. per difendere il suo diritto di consacrare il vescovo di Pavia, che, invece, veniva ordinato a Roma: il papa avrebbe respinto la sua istanza, perché ormai da tempo il vescovo di Pavia dipendeva direttamente dalla Santa Sede. L'autore anonimo di un ritmo intitolato Versus de Mediolano civitate, che risale ai primi decenni del sec. VIII, lo ricorda tra i santi e i grandi vescovi milanesi e lo dice sepolto nella basilica di Sant'Ambrogio. Il suo episcopato sarebbe stato lunghissimo: ben quarantasette anni. La sua festa negli antichi cataloghi ricorreva l'11 marzo, in alcuni più recenti il 9 o il 10 dello stesso mese. Nel 1623, per ordine del cardinale Federico Borromeo, il rito ambrosiano ne trasferì la festa al 6 settembre, perché essa solitamente cadeva durante la quaresima, tempo in cui, nella liturgia ambrosiana non si celebrano i santi; il Martirologio Romano, invece, ne ha conservato la memoria alla data tradizionale dell'11 marzo.
Benedetto, insieme con altri santi, era invocato come protettore da coloro che fossero impegnati nei processi sia come attori ed accusatori sia come convenuti e rei. Erroneamente gli sono stati attribuiti dal cardinal Mai i versi sulla medicina di un certo diacono milanese di nome Crispo: per questo motivo gli fu dato il cognome di Crispo.


Tratto da http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/11/SAN-BENEDETTO-Santo-del-giorno-l-11-marzo-si-celebra-san-Benedetto-Crispo/753071/

San Benedetto Crispo viene così appellato perché a lungo gli è stata attribuita la redazione di alcuni versi dedicati al diacono Crispo, anche se oggi sussistono dubbi in merito. Egli si annovera tra gli uomini di fede che, nei primissimi secoli di diffusione del cristianesimo, hanno contribuito con il loro lavoro a rendere la Santa Chiesa sempre più solida nei suoi dogmi e nei suoi precetti. Difatti egli visse tra il VII e l'VIII secolo dopo Cristo; l'unica data che conosciamo con esattezza è quella della sua morte, avvenuta nel 725. Secondo il ritmo Versus de Mediolano civitate composto da autore ignoto agli inizi dell'VIII secolo, san Benedetto dovrebbe essere sepolto nella basilica di Sant'Ambrogio.
San Benedetto fu il 41esimo vescovo della Città di Milano, a cui la sua memoria è particolarmente legata. Della sua vita ci sono giunte poche notizie, per lo più episodi, ma la testimonianza maggiore che si ha circa il suo apostolato viene dallo storico Paolo Diacono che ne tesse gli elogi. Diacono ci dice infatti che il vescovo san Benedetto fu un uomo buono e saggio, in odore di santità già mentre era in vita. Lo dimostra il fatto che egli fosse noto in tutta Italia per le sue virtù, e non solo nel territorio di Milano. San Benedetto fu fautore dei buoni rapporti con l'Inghilterra, fu lui infatti a far convertire al cristianesimo il re del Wessex Caedwalla, che si fece battezzare a Roma nel 689 da papa Sergio I. Il sovrano morì poco dopo, e san Benedetto scrisse per lui l'epitaffio.
Durante il suo vescovato, san Benedetto dimostrò anche di avere un carattere forte e battagliero. Infatti si recò di persona dal papa a Roma per chiedere il diritto di consacrare il vescovo di Pavia, che invece a quei tempi veniva deciso dal Pontefice stesso. Probabilmente per questo motivo oggi il santo è invocato come protettore di chi deve intervenire in un processo, tanto come accusato che come accusatore. Al vescovo si attribuisce un lungo periodo di episcopato, oltre quarant'anni, e la costruzione presso la zona di Porta Nuova, a Milano, della chiesa e del monastero dedicati a san Benedetto
Da sempre la festa in sua memoria cade l'11 marzo; successivamente però il rito ambrosiano spostò la data al 6 settembre perché secondo questo rito durante la Quaresima non si festeggiano i santi. Per il martirologio cristiano san Benedetto continua ad essere commemorato nel giorno 11 marzo, come esempio delle virtù che lo hanno animato nel suo importante ruolo di guida della comunità cristiana di Milano. 

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