un ciclo di importantissimi affreschi ritrovati nella chiesa di Santa Maria foris portas a Castelseprio nel 1944; la chiesa ed il territorio circostante pare fossero appartenuti a Leone di Seprio, conte di Milano, e poi di suo figlio Giovanni il quale aveva dei contatti con la corte imperiale di Ludovico il Pio.
Gli affreschi che risultano particolarmente danneggiati ci testimoniano
però l'altissimo valore artistico del ciclo: nell'abside è raffigurato
il Cristo Pantocratore, alla maniera bizantina, e il resto degli affreschi rappresentano scene della vita di Cristo, spesso desunte dai vangeli apocrifi come il protovangelo di Giacomo o pseudo Matteo;
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Santo Benedetto Crispo
vescovo di Milano (verso il 725)
Tratto da
E' il quarantunesimo
vescovo di Milano, vissuto tra la fine del sec. VII e l'inizio dell'VIII. A
Benedetto è attribuita la costruzione di una chiesa in onore di san Benedetto
(con annesso un monastero benedettino), nella zona di Porta Nuova, e l'epitafio
in onore di Caedwalla, re del Wessex (Inghilterra), da lui stesso catechizzato
e accompagnato a Roma, dove fu battezzato da papa Sergio I nel sabato santo del
689 e dove morì il 20 aprile dello stesso anno. Paolo Diacono racconta che
Benedetto, da lui definito «uomo di particolare santità, la cui buona fama si
diffuse in tutta l'Italia», si recò ancora a Roma nel 707 ca. per difendere il
suo diritto di consacrare il vescovo di Pavia, che, invece, veniva ordinato a
Roma: il papa avrebbe respinto la sua istanza, perché ormai da tempo il vescovo
di Pavia dipendeva direttamente dalla Santa Sede. L'autore anonimo di un ritmo
intitolato Versus de Mediolano civitate, che risale ai primi decenni del sec.
VIII, lo ricorda tra i santi e i grandi vescovi milanesi e lo dice sepolto
nella basilica di Sant'Ambrogio. Il suo episcopato sarebbe stato lunghissimo:
ben quarantasette anni. La sua festa negli antichi cataloghi ricorreva l'11
marzo, in alcuni più recenti il 9 o il 10 dello stesso mese. Nel 1623, per
ordine del cardinale Federico Borromeo, il rito ambrosiano ne trasferì la festa
al 6 settembre, perché essa solitamente cadeva durante la quaresima, tempo in
cui, nella liturgia ambrosiana non si celebrano i santi; il Martirologio
Romano, invece, ne ha conservato la memoria alla data tradizionale dell'11
marzo.
Benedetto, insieme con altri santi, era invocato come protettore da coloro che fossero impegnati nei processi sia come attori ed accusatori sia come convenuti e rei. Erroneamente gli sono stati attribuiti dal cardinal Mai i versi sulla medicina di un certo diacono milanese di nome Crispo: per questo motivo gli fu dato il cognome di Crispo.
Benedetto, insieme con altri santi, era invocato come protettore da coloro che fossero impegnati nei processi sia come attori ed accusatori sia come convenuti e rei. Erroneamente gli sono stati attribuiti dal cardinal Mai i versi sulla medicina di un certo diacono milanese di nome Crispo: per questo motivo gli fu dato il cognome di Crispo.
Tratto da
http://www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/2017/3/11/SAN-BENEDETTO-Santo-del-giorno-l-11-marzo-si-celebra-san-Benedetto-Crispo/753071/
San Benedetto Crispo viene
così appellato perché a lungo gli è stata attribuita la redazione di alcuni
versi dedicati al diacono Crispo, anche se oggi sussistono dubbi in merito.
Egli si annovera tra gli uomini di fede che, nei primissimi secoli di
diffusione del cristianesimo, hanno contribuito con il loro lavoro a rendere la
Santa Chiesa sempre più solida nei suoi dogmi e nei suoi precetti. Difatti egli
visse tra il VII e l'VIII secolo dopo Cristo; l'unica data che conosciamo con
esattezza è quella della sua morte, avvenuta nel 725. Secondo il ritmo Versus
de Mediolano civitate composto da autore ignoto agli inizi dell'VIII secolo, san
Benedetto dovrebbe essere sepolto nella basilica di Sant'Ambrogio.
San Benedetto fu il 41esimo
vescovo della Città di Milano, a cui la sua memoria è particolarmente legata.
Della sua vita ci sono giunte poche notizie, per lo più episodi, ma la
testimonianza maggiore che si ha circa il suo apostolato viene dallo storico
Paolo Diacono che ne tesse gli elogi. Diacono ci dice infatti che il vescovo san
Benedetto fu un uomo buono e saggio, in odore di santità già mentre era in
vita. Lo dimostra il fatto che egli fosse noto in tutta Italia per le sue
virtù, e non solo nel territorio di Milano. San Benedetto fu fautore
dei buoni rapporti con l'Inghilterra, fu lui infatti a far convertire al
cristianesimo il re del Wessex Caedwalla, che si fece battezzare a Roma nel 689
da papa Sergio I. Il sovrano morì poco dopo, e san Benedetto scrisse per
lui l'epitaffio.
Durante il suo vescovato, san Benedetto
dimostrò anche di avere un carattere forte e battagliero. Infatti si recò di
persona dal papa a Roma per chiedere il diritto di consacrare il vescovo di
Pavia, che invece a quei tempi veniva deciso dal Pontefice stesso. Probabilmente
per questo motivo oggi il santo è invocato come protettore di chi deve
intervenire in un processo, tanto come accusato che come accusatore. Al vescovo
si attribuisce un lungo periodo di episcopato, oltre quarant'anni, e la
costruzione presso la zona di Porta Nuova, a Milano, della chiesa e del
monastero dedicati a san Benedetto.
Da sempre la festa in sua memoria cade l'11 marzo;
successivamente però il rito ambrosiano spostò la data al 6 settembre perché
secondo questo rito durante la Quaresima non si festeggiano i santi. Per il
martirologio cristiano san Benedetto continua ad essere commemorato nel
giorno 11 marzo, come esempio delle virtù che lo hanno animato nel suo
importante ruolo di guida della comunità cristiana di Milano.
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