lunedì 19 marzo 2018
20 Marzo Santi di Spagna e Portogallo
San Martín de Braga o de Dumio, miniatura del Códex Albeldensis, a. 976, Biblioteca del Monasterio de San Lorenzo de El Escorial, Madrid.
Saint MARTIN , abbé de Dume, puis évêque de Braga au Portugal, illuminateur des Suèves (580).
http://celticsaints.org/2020/0320c.html
Si istruì a tal punto nelle lettere, che veniva considerato secondo a nessuno nel proprio tempo". Così parla di Martino il suo contemporaneo Gregorio di Tours, nella Storia dei Franchi. Il luogo dei suoi studi è la Palestina, dove giunge pellegrino dall attuale Ungheria; ma quello che doveva essere un pellegrinaggio finisce per trasformarsi in un soggiorno di anni, durante i quali Martino acquista una profonda conoscenza dei filosofi greci e romani, che egli studia direttamente nelle loro lingue.
Nello stesso tempo, Martino si accosta ai Padri del deserto: la loro spiritualità influenza moltissimo questo studioso, al punto da farne anche un asceta e poi un apostolo, un evangelizzatore appassionato. Studiare, per Martino, significa vivere direttamente, fisicamente, i giorni, gli usi, i sentimenti di chi lo circonda.
Lasciato l Oriente, eccolo verso l anno 550 da tutta altra parte del mondo allora conosciuto: in Galizia, nel nord-est della Penisola iberica, dove si è insediata da circa un secolo la popolazione germanica degli Svevi, i quali hanno creato un proprio regno. Gli Svevi sono stati avviati al cristianesimo da predicatori ariani. E Martino diviene con il tempo l eminente protagonista del loro passaggio alla retta fede trinitaria Per lui questa diventa la missione di tutta la vita. La sua rampa di lancio per la rievangelizzazione degli Svevi è il monastero che ha fondato a Dumio. Di qui, infatti, partono con lui gli evangelizzatori che ha istruito e formato personalmente, e che ora lavorano sul suo esempio.
Questo pannonio (ungherese), passato attraverso la cultura greco-latina e il monachesimo d Oriente, riesce nell impresa di farsi svevo con gli svevi, facendo accogliere la dottrina della chiesa una ed indivisa nella sua integrità e autenticità, conciliandola sapientemente con il carattere e con la sensibilità di questo popolo. Martino si fa accettare e ascoltare come uno di loro: addirittura diventa uno dei personaggi più eminenti del regno svevo. Consacrato vescovo di Dumio e poi arcivescovo di Braga, è anche il grande organizzatore della struttura ecclesiastica nel territorio. Attraverso il concilio locale che egli presiede, con gli scritti e con l insegnamento, migliora la formazione culturale e pastorale del suo clero; e ne regola la disciplina, specialmente con i cosiddetti Capitula Martini, che sono regole da lui formulate avendo come guida la spiritualità orientale, di cui si è personalmente arricchito durante il soggiorno in Terrasanta.
Già in vita gli si attribuiscono miracoli, e dopo la morte nasce spontaneo il culto nei suoi confronti. Le sue spoglie mortali, dopo varie peregrinazioni a causa di guerre e invasioni, si trovano ora nella cattedrale di Braga
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