protomartiri della Chiesa di Roma, vittime della persecuzione di Nerone in seguito all'incendio di Roma, avvenuto il 19 luglio del 64.
Saints PIERRE, JOVIEN, MARCIEN, THECLE, CASSIEN et leurs compagnons, martyrs à Rome.
Santo Castulo patrizio del palazzo imperiale martire a Roma
sotto Diocleziano (verso il 288)
Tratto da
Nel
Martirologio Geronimiano Castulo è commemorato il 12 gennaio, insieme con
Zotico, e il 26 marzo da solo. Secondo una nota marginale aggiunta
all'itinerario De locis sanctis martyrum, il suo corpo giaceva sepolto in
profondità, assieme a quello del vescovo Stratonico, in un cimitero della via
Prenestina, presso l'acquedotto di Claudio. La Silloge di Tours, inoltre,
conserva una iscrizione votiva in suo onore.
Nonostante queste indicazioni agiografiche e topografiche che documentano l'indubbia esistenza del martire Castulo, poche e di scarso valore storico sono le notizie che si hanno su di lui: esse sono contenute nella passio di san Sebastiano, secondo la quale Castulo, cubiculario di Diocleziano, nascondeva molti cristiani nel palazzo imperiale del Palatino.
Tradito dall'apostata Torquato, Castulo fu arrestato e, dopo aver sopportato coraggiosamente le torture, fu gettato in una fossa e sepolto sotto una massa di rena. Da queste generiche affermazioni, si può ricavare che già nei tempi antichi ben poco di sicuro si conosceva sul martire.
Il cimitero di Castulo, scoperto nel 1672 tra le vie Prenestina e Labicana, nei pressi di Porta Maggiore, fu spogliato del materiale che, a detta del Fabretti, conteneva in gran copia. Nuovi danni furono operati nel 1864, durante la costruzione della ferrovia Roma-Civitavecchia; il bombardamento dell'aprile 1943, infine, rimise in luce alcune gallerie, che, però, erano in pessime condizioni essendo state già devastate.
Nonostante queste indicazioni agiografiche e topografiche che documentano l'indubbia esistenza del martire Castulo, poche e di scarso valore storico sono le notizie che si hanno su di lui: esse sono contenute nella passio di san Sebastiano, secondo la quale Castulo, cubiculario di Diocleziano, nascondeva molti cristiani nel palazzo imperiale del Palatino.
Tradito dall'apostata Torquato, Castulo fu arrestato e, dopo aver sopportato coraggiosamente le torture, fu gettato in una fossa e sepolto sotto una massa di rena. Da queste generiche affermazioni, si può ricavare che già nei tempi antichi ben poco di sicuro si conosceva sul martire.
Il cimitero di Castulo, scoperto nel 1672 tra le vie Prenestina e Labicana, nei pressi di Porta Maggiore, fu spogliato del materiale che, a detta del Fabretti, conteneva in gran copia. Nuovi danni furono operati nel 1864, durante la costruzione della ferrovia Roma-Civitavecchia; il bombardamento dell'aprile 1943, infine, rimise in luce alcune gallerie, che, però, erano in pessime condizioni essendo state già devastate.
Tratto da
https://it.wikipedia.org/wiki/San_Castulo
Secondo una Passio, era il domestico o
un tesoriere dell'imperatore Diocleziano e marito di Irene , venerata
come santa. Riveste un ruolo nel racconto della vita di san Sebastiano; lo introduce a corte, e, convertitosi al cristianesimo, lo imita dedicandosi all'assistenza dei cristiani incarcerati e partecipando ad alcune funzioni religiose all'interno del palazzo stesso dell'imperatore. Assiste in carcere anche i martiri Marco e Marcelliano
Con l'amico Tiburzio, portò alla conversione uomini e donne che presentò a Papa Caio che amministrò loro il battesimo. Fu tradito da un apostata , un certo Torquato, che lo denunciò al cospetto di Fabiano, prefetto della città. Secondo un racconto, venne sorpreso in una cava di pozzolana sulla via Labicana e sepolto vivo
Culto
Il Martirologio Romano lo ricorda alla data del 26 marzo:
« A Roma sulla via
Labicana, san Cástolo, martire. » |
Castulo è venerato in Baviera dopo che le reliquie furono traslate a Moosburg. Il duca Enrico il Leone ha iniziato la costruzione del Kastulus Minster nel 1171. Nel 1604, altre reliquie vennero traslate a Landshut e sono custodite nella Parrocchiale Collegiata dei Santi Martino e Castulo
Catacomba
La
Catacomba di San Castulo oggi in pessimo stato di conservazione ed
inaccessibile, fu scoperta per la prima volta nel 1685 da Raffaele Fabretti,
che la identificò con quella di San Castulo per aver trovato dei frammenti di
iscrizione (oggi però ritenuti dei falsi) con la scritta martyre dominu
Castulu. Fu poi riscoperta dal de Rossi nel 1864
Sainte FELICITE, moniale à Padoue (IXème siècle).
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