giovedì 8 marzo 2018

8 Marzo santi italici ed italo greci

"Lo scettro e la preghiera", Carlo Magno in mostra a Nonantola Eventi a Modena


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 "Lo scettro e la preghiera", Carlo Magno in mostra a Nonantola Eventi a Modena
pergamene dell’Abbazia di Nonantola

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San Probino Vescovo di Como (verso il 420)
Martirologio Romano A Como, san Provino, vescovo, che, fedele discepolo di sant’Ambrogio, preservò dall’eresia ariana la Chiesa a lui affidata.

Probino era discepolo di s. Ambrogio, il quale lo inviò come collaboratore del protovescovo s. Felice a Como e quando questi morì nel 391, Probino ne divenne il successore; fu vescovo della diocesi fino al 420.
Il suo episcopato dovette rifulgere per saggezza e santità, perché dopo la sua morte, ebbe un culto ininterrotto; la reliquia del suo capo fu conservata in un tempietto fuori città, fatto edificare da lui stesso e dedicato ai santi Gervasio e Protasio, che pochi anni prima che divenisse vescovo, nel 386, ne erano stati scoperti i corpi a Milano ad opera di s. Ambrogio.
La reliquia restò lì fino al 1118 quando per salvaguardarla dalle scorrerie nemiche, fu trasferita entro le mura della città di Como, nella chiesa di S. Antonio, che prese il nome di S. Probino.
Si hanno notizie delle successive ricognizioni delle reliquie, avvenute negli anni 1504, 1618, 1836, 1933; l’afflusso dei fedeli al suo sepolcro fu continuo, specie da parte degli ammalati di febbri maligne, di cui s. Probino è ritenuto guaritore.
Nel 1096 una parte del cranio, fu ceduta alla collegiata di Agno nel Canton Ticino e posta in un busto d’argento, qui si è poi sviluppato un culto molto intenso e ogni anno, l’8 marzo si celebra la sua festa liturgica con grande concorso di fedeli, provenienti anche da altre zone; per l’occasione si tiene una importante fiera, rinomata in tutto il Ticino.


San Litifredo (o Liutfredo) di Pavia Vescovo (verso 874)
Tratto da http://www.santiebeati.it/dettaglio/44290

Litifredo o Liutfredo I è il trentunesimo vescovo di Pavia, che governò la diocesi nel IX secolo.
Nella lista dei vescovi egli compare dopo Liutardo e prima di Giovanni II (874-911).
Di San Litifredo non sappiamo nulla.
Si ritiene che governò la diocesi per dieci anni, tra il 864 e 874, la cui presenza è suffragata da una menzione in un’epistola di papa Giovanni VII, datata 8 maggio 878.
La tradizione ci tramanda che fu proprio Litifredo a volere la traslazione delle reliquie di Sant’Onorata, sorella di Sant’Epifanio.
I suoi resti sono conservati nella cappella del Sacro Cuore del duomo di Pavia e il suo culto fu confermato da papa Leone XIII nel 1888..

Tratto da http://www.eltestigofiel.org/index.php?idu=sn_815
Litifredo fu vescovo di Pavia nella seconda metà del IX secolo. Non sappiamo nulla della tua patria, così come della tua data di nascita.
 Esiste breve elogio funebre in un documento chiamato "Breviarium Sanctorum Ticiniensis Episcoporum Ecclesiae" (Breviario dei santi vescovi della Chiesa di Pavia); In esso ci viene detto che Litifredo ha dato presto segni  sulla sua futura santità, dedicandosi a Cristo nello studio sacro, già nella sua adolescenza. Una volta nell'episcopato di Pavia, ha mostrato segni di pietà, pazienza e mitezza. Ci è stato tramandato  che ha preparato la sua anima alla giustizia e al timore di Dio e ha rafforzato il suo cuore nella battaglia contro le tentazioni. La tradizione ci tramanda che fu proprio Litifredo a volere la traslazione delle reliquie di Sant’Onorata, sorella di Sant’Epifanio al monastero di San Vincenzo

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