lunedì 4 giugno 2018

4 giugno santi italici ed italo greci



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Santo Clateo vescovo di Brescia .Per la tradizione  è stato martire al tempo della persecuzione di Nerone (verso il 64)

Tratto da
http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=CLATEO,_S.

E' il primo vescovo iscritto nei dittici della chiesa Bresciana, e perciò considerato come il primo vescovo "ufficiale" di Brescia, dopo il vescovo milanese Anatalone. Fu vescovo nei primi decenni del sec. IV, forse di origine greca, ma da famiglia emigrata e residente a Brescia. Morì forse fuori città dopo un apostolato certamente duro. Il Martirologio romano e bresciano lo ricordano al 4 giugno. Di lui non si conoscono nè le reliquie nè la tomba e la dicitura "jacet Mediolani" si trova soltanto in un catalogo del sec. XII ma l'annotazione è stata aggiunta solo nel sec. XVI. Soltanto da questo momento venne venerato come martire.

Leggere Anche
San Clateo Vescovo e Martire
Da pagina 157 a pagina 159
Paolo Guerrini Pagine Sparse










Santo Quirino martire a Tivoli

Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/55850

L’autorevole ‘Bibliotheca Sanctorum’ riporta per questo santo solo alcuni appunti: il suo corpo era custodito nella basilica di s. Lorenzo a Tivoli, ma di lui non si sa praticamente niente di certo e che il suo nome è stato inserito nel Martirologio Romano da Cesare Baronio.
Nel contempo ipotizza che trattasi dell’omonimo martire vescovo di Siscia in Croazia che si venera nello stesso 4 giugno; e di quest’ultimo diamo qualche notizia.
Quirino vescovo, nell’anno 309 durante la persecuzione di Diocleziano fu arrestato dal preside Massimo e indotto a sacrificare agli dèi, come prescriveva l’editto imperiale; si rifiutò decisamente e pertanto fu frustato e chiuso in carcere, dove poté convertire il custode Marcello.
Trascorsi tre giorni, fu condotto dal preside della Pannonia Amanzio, il quale dopo averlo inutilmente sollecitato ad ubbidire, lo fece gettare nel fiume Sava con una pietra legata al collo.
I cristiani ne raccolsero il corpo e lo seppellirono a Savaria nei pressi del luogo del martirio; verso l’inizio del V secolo il corpo di s. Quirino fu trasferito a Roma e deposto in un mausoleo noto come Platonia, dietro l’abside della basilica di S. Sebastiano sulla via Appia e qui fu venerato per tutti i due secoli successivi, come attestato dagli ‘Itinerari’ dell’epoca.
In seguito e qui le notizie sono lacunose e non certe, le reliquie furono trasferite e forse sparse a Milano, Aquileia, Roma e a questo punto potremmo ipotizzare anche a Tivoli.

Tratto da
http://www.enrosadira.it/santi/q/quirino.htm

Quirino, vescovo di Siscia, santo, martire, sue reliquie sono sotto l’altare maggiore di S. Maria in Trastevere con quelle di Cornelio, Callisto, Calepodio e Giulio. Tra la fine del IV e l’inizio del V secolo fu traslato a Roma e sepolto in un mausoleo, detto Platonia, dietro l’abside di S. Sebastiano sulla via Appia. Tra il 1130 e il 1143 sue reliquie furono trasferite parte a Milano, parte ad Aquileia e parte nella basilica trasteverina di S. Maria.


Martirologio .Romano .: 4 giugno - A Siszeck, in Croazia, san Quirino vescovo, il quale, sotto il Preside Galerio, per la fede di Cristo (come scrive Prudenzio), con una macina legata al collo fu gettato nel fiume: ma, galleggiando il sasso, egli, dopo aver lungamente esortato i Cristiani circostanti a non atterrirsi del suo supplizio e a non vacillare nella fede, per conseguire la gloria del martirio, con preghiere impetrò Dio di affondare


Santo Rustulo e i suoi compagni martiri in Sicilia
Al 4 giugno il martirologio detto di San Girolamo fa menzione dei SS martiri Expergensio, Christo, Italo, Filippo, Rustulo, Cama, Iulia, Saturnino, Eiagono, Momna, Fortuno, Crescentia, Iocundiano.  Notkero e li indica  “ di Sicilia “

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