Santo
Clateo vescovo di Brescia .Per la tradizione
è stato martire al tempo della persecuzione di Nerone (verso il 64)
Tratto
da
http://www.enciclopediabresciana.it/enciclopedia/index.php?title=CLATEO,_S.
E' il primo vescovo iscritto nei
dittici della chiesa Bresciana, e perciò considerato come il primo vescovo
"ufficiale" di Brescia, dopo il vescovo milanese Anatalone. Fu
vescovo nei primi decenni del sec. IV, forse di origine greca, ma da famiglia
emigrata e residente a Brescia. Morì forse fuori città dopo un apostolato
certamente duro. Il Martirologio romano e bresciano lo ricordano al 4 giugno.
Di lui non si conoscono nè le reliquie nè la tomba e la dicitura "jacet
Mediolani" si trova soltanto in un catalogo del sec. XII ma l'annotazione
è stata aggiunta solo nel sec. XVI. Soltanto da questo momento venne venerato
come martire.
Leggere Anche
San Clateo
Vescovo e Martire
Da pagina 157 a
pagina 159
Paolo Guerrini
Pagine Sparse
Santo Quirino
martire a Tivoli
Tratto da
http://www.santiebeati.it/dettaglio/55850
L’autorevole
‘Bibliotheca Sanctorum’ riporta per questo santo solo alcuni appunti: il suo
corpo era custodito nella basilica di s. Lorenzo a Tivoli, ma di lui non si sa
praticamente niente di certo e che il suo nome è stato inserito nel
Martirologio Romano da Cesare Baronio.
Nel contempo ipotizza che trattasi dell’omonimo martire vescovo di Siscia in Croazia che si venera nello stesso 4 giugno; e di quest’ultimo diamo qualche notizia.
Quirino vescovo, nell’anno 309 durante la persecuzione di Diocleziano fu arrestato dal preside Massimo e indotto a sacrificare agli dèi, come prescriveva l’editto imperiale; si rifiutò decisamente e pertanto fu frustato e chiuso in carcere, dove poté convertire il custode Marcello.
Trascorsi tre giorni, fu condotto dal preside della Pannonia Amanzio, il quale dopo averlo inutilmente sollecitato ad ubbidire, lo fece gettare nel fiume Sava con una pietra legata al collo.
I cristiani ne raccolsero il corpo e lo seppellirono a Savaria nei pressi del luogo del martirio; verso l’inizio del V secolo il corpo di s. Quirino fu trasferito a Roma e deposto in un mausoleo noto come Platonia, dietro l’abside della basilica di S. Sebastiano sulla via Appia e qui fu venerato per tutti i due secoli successivi, come attestato dagli ‘Itinerari’ dell’epoca.
In seguito e qui le notizie sono lacunose e non certe, le reliquie furono trasferite e forse sparse a Milano, Aquileia, Roma e a questo punto potremmo ipotizzare anche a Tivoli.
Nel contempo ipotizza che trattasi dell’omonimo martire vescovo di Siscia in Croazia che si venera nello stesso 4 giugno; e di quest’ultimo diamo qualche notizia.
Quirino vescovo, nell’anno 309 durante la persecuzione di Diocleziano fu arrestato dal preside Massimo e indotto a sacrificare agli dèi, come prescriveva l’editto imperiale; si rifiutò decisamente e pertanto fu frustato e chiuso in carcere, dove poté convertire il custode Marcello.
Trascorsi tre giorni, fu condotto dal preside della Pannonia Amanzio, il quale dopo averlo inutilmente sollecitato ad ubbidire, lo fece gettare nel fiume Sava con una pietra legata al collo.
I cristiani ne raccolsero il corpo e lo seppellirono a Savaria nei pressi del luogo del martirio; verso l’inizio del V secolo il corpo di s. Quirino fu trasferito a Roma e deposto in un mausoleo noto come Platonia, dietro l’abside della basilica di S. Sebastiano sulla via Appia e qui fu venerato per tutti i due secoli successivi, come attestato dagli ‘Itinerari’ dell’epoca.
In seguito e qui le notizie sono lacunose e non certe, le reliquie furono trasferite e forse sparse a Milano, Aquileia, Roma e a questo punto potremmo ipotizzare anche a Tivoli.
Tratto da
http://www.enrosadira.it/santi/q/quirino.htm
Quirino, vescovo di Siscia, santo, martire, sue reliquie sono sotto l’altare maggiore di S. Maria in Trastevere con quelle di Cornelio, Callisto, Calepodio e Giulio. Tra la fine del IV e l’inizio del V secolo fu traslato a Roma e sepolto in un mausoleo, detto Platonia, dietro l’abside di S. Sebastiano sulla via Appia. Tra il 1130 e il 1143 sue reliquie furono trasferite parte a Milano, parte ad Aquileia e parte nella basilica trasteverina di S. Maria.
Martirologio
.Romano .: 4 giugno - A Siszeck, in Croazia, san Quirino vescovo, il quale,
sotto il Preside Galerio, per la fede di Cristo (come scrive Prudenzio), con
una macina legata al collo fu gettato nel fiume: ma, galleggiando il sasso,
egli, dopo aver lungamente esortato i Cristiani circostanti a non atterrirsi del suo
supplizio e a non vacillare nella fede, per conseguire la gloria del martirio,
con preghiere impetrò Dio di affondare
Santo Rustulo e i suoi compagni martiri in Sicilia
Al 4 giugno il martirologio
detto di San Girolamo fa menzione dei SS martiri Expergensio, Christo, Italo,
Filippo, Rustulo, Cama, Iulia, Saturnino, Eiagono, Momna, Fortuno, Crescentia,
Iocundiano. Notkero e li
indica “ di Sicilia “
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.