Saint PROSDOCIMUS, premier évêque de Padoue en Vénétie (vers 100).
San Prosdocimo di Padova Protovescovo
|
Sec. II
Viene onorato, dalla tradizione,
come il primo vescovo di Padova, patrono della città euganea, e anche,
secondo la opinione di vari studiosi, probabile evangelizzatore di tutta
la Venezia occidentale. Anche la più bella immagine di San Prosdocimo
venne dipinta da un padovano, il grande quattrocentista Andrea Mantegna.
Fa parte di un polittico intitolato a Santa Giustina, altra celebre
martire di Padova, che si trova attualmente nella Pinacoteca di Brera, a
Milano. In questo, san Prosdocimo appare con il tipico attributo della
brocca, simbolo della sua infaticabile attività di battezzatore. Inviato
dallo stesso san Pietro, Prosdocimo a Padova avrebbe compiuto prodigi e
miracoli. Dopo la sua morte si trova citata, fuori dalle mura di
Padova, una «Ecclesia Sancti Prosdocimi», nota più tardi come basilica
di Santa Giustina. Il vescovo, infatti, avrebbe convertito proprio
Giustina, e la donna cristiana seppe mantenere intatta la sua fede,
affrontando il martirio nella persecuzione di Nerone. |
Saints AUCTUS, TAURION et THESSALONIQUE, fille de prêtre païen, martyrs à Amphipolis en Macédoine.
Saint HIERON, paysan de profession, martyr avec ses
TRENTE-DEUX compagnons saints NICANDRE, HESYCHIOS, BARACHOS (BARACHIOS),
MAXIMIEN, CALLINIQUE, XANTIQUE (XANTHIAS), ATHANASE, THEODORE,
DOUKITIOS, EUGENE, THEOPHILE, VALERE, THEODOTE, CALLIMAQUE, HILARIOS,
GIGANTIOS, LONGIN, THEMELIOS, EUTYCHIOS, DIODOTE, KASTRIKIOS, THEAGENE,
MAMAS, NICON, THEODULE, BOSTRYKIOS (OUSTRIKHIOS) , OUYIKTOR, DOROTHEE,
CLAUDIEN, EPIPHANE, ANIKTOS et un autre HIERON, à Mélitène en Arménie
sous Dioclétien et Maximien (vers 290). (Office traduit en français par
le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92874
http://oca.org/saints/lives/2013/11/07/103198-33-holy-martyrs-of-melitene
Troparion - Tone 4
Your thirty-three holy martyrs, O Lord,
through their sufferings have received incorruptible crowns from You, our God.
For having Your strength, they laid low their adversaries,
and shattered the powerless boldness of demons.
Through their intercessions, save our souls!
http://www.johnsanidopoulos.com/2010/11/saint-hieron-and-32-martyrs-of-melitene.html
Kontakion - Tone 2
The radiant choir of martyrs, the light-bearing company,
spiritually descends to us, enlightening the Church with brilliant rays.
Therefore as we celebrate their honored memory,
we ask You, our Savior:
through their prayers deliver us from misfortunes
so that we may sing to You: "Alleluia."
Your thirty-three holy martyrs, O Lord,
through their sufferings have received incorruptible crowns from You, our God.
For having Your strength, they laid low their adversaries,
and shattered the powerless boldness of demons.
Through their intercessions, save our souls!
http://www.johnsanidopoulos.com/2010/11/saint-hieron-and-32-martyrs-of-melitene.html
Kontakion - Tone 2
The radiant choir of martyrs, the light-bearing company,
spiritually descends to us, enlightening the Church with brilliant rays.
Therefore as we celebrate their honored memory,
we ask You, our Savior:
through their prayers deliver us from misfortunes
so that we may sing to You: "Alleluia."
Saints MATRONIEN et ANTOINE, frères de saint Hiéron, et comme lui par la suite martyrs à Mélitène.
Saint martyr ALEXANDRE, mort par le glaive à Thessalonique pour avoir renversé l'autel des idoles (vers 298).
Saint ATHENODORE, frère de saint Grégoire le Thaumaturge.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/76380
Saints MELASIPPE, CASSINE son épouse et ANTOINE leur fils, martyrs sous Julien l'Apostat à Ancyre (aujourd'hui Ankara) en Galatie avec QUARANTE ENFANTS convertis par leur exemple (entre 361 et 363).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92818
Saint AMBROISE.
Saint RUF (ROUX), évêque de Metz en Lorraine (vers 400).
Saint RESTITUT, premier évêque du Tricastin (Vème siècle).
Saint AMARAND, martyr à Albi en Languedoc, probablement lors de l'invasion vandale vers 407.
http://www.santiebeati.it/dettaglio/76390
Saint ROMAIN, prêtre et confesseur dans le Maine.
Saint AMANDIN (AMAND, AMANDIS, AMANDY), prêtre et confesseur enseveli à Clermont en Auvergne; éponyme de Saint-Amandin dans le Cézallier en Auvergne.
Saint GILDAS TRECH-MEUR (TREMORUS), moine à Saint-Gildas- de-Rhuys en Bretagne, martyr à Carhaix, assassiné par jalousie par son propre père (VIème siècle).
Saint GERETRAN, évêque de Bayeux en Normandie (VIème siècle).
Saint CUMGAR (CONGAR, CNYGAR), fondateur de monastères dans le Somerset et le pays de Galles (VIème siècle).
Dismissal Hymn (Tone 8)
In
Congresbury' s monastery thou wast laid to rest, O Father Congar,
Evangeliser of Somerset and teacher of monastics. Pray to God for us
that we may worthily follow in thy footsteps bringing the light of the
Faith to those who languish in the darkness of unbelief, making this a
second Age of Saints, that thereby many souls may be saved.
Saint HERCULAN, évêque de Pérouse en Ombrie, martyr sur ordre de Totila, roi des Ostrogoths (547).
Visse nel VI secolo. Nei suoi «Dialoghi» papa
Gregorio Magno scrive che faceva vita monastica nel monastero dei
Canonici Regolari di sant'Agostino. Chiamato alla cattedra episcopale di
Perugia dopo la morte del vescovo Massimiano, si oppose all'invasione
dei Goti di re Totila che combattevano i bizantini. Dopo tre anni di
assedio, verosimilmente nel 547, le truppe guidate dal sovrano ostrogota
penetrerano a Perugia. Ercolano fu catturato, scorticato e poi
decapitato davanti a Porta Marzia, per ordine dello stesso Totila,
impegnato nell'assedio di Roma. Il suo corpo fu gettato fuori delle mura
cittadine. Come per gli antichi martiri cristiani, anche il suo corpo
però fu ricomposto per poi essere seppellito insieme a un bambino
trovato morto nello stesso luogo. Una quarantina di giorni dopo, i
profughi perugini ebbero dal comandante dei Goti, il permesso di
ritornare in città. Allora ricordando il loro vescovo Ercolano, morto
martire per mano dei barbari, ne ricercarono il corpo sepolto, per
trasferirlo nell'antica cattedrale di San Pietro. Trovarono il suo corpo
intatto con il capo unito al corpo, come se non fosse mai stato
tagliato. (Avvenire)
http://www.santiebeati.it/dettaglio/93264
Saint BAUD, métropolitain de Tours en Touraine (vers 552).
http://www.santiebeati.it/dettaglio/92738
Saint
FLORENT, Irlandais de nation, évêque de Strasbourg en Basse-Alsace,
fondateur et abbé de Haslach et de Saint-Thomas, thaumaturge (vers 600).
St. Florentius of Strassburg, Bishop St. Florentius II, Bishop of Strasbourg Settimo
vescovo di Strasburgo, pontificò verso la fine del sec. VI (il suo
successore Ansoaldo assistette al concilio di Parigi del 614). Fiorenzo
sarebbe un irlandese venuto in Alsazia per condurvi vita eremitica.
Essendo stato raggiunto da alcuni discepoli, costruì per loro il
monastero di Nieder-Haslach.
Succedette a s. Arbogasto sul seggio di Strasburgo e durante il suo episcopato elevò o restaurò per i suoi compatrioti "scoti" il monastero di S. Tommaso dove fu sepolto. Nell'810 il suo corpo fu trasferito a Nieder-Haslach
Succedette a s. Arbogasto sul seggio di Strasburgo e durante il suo episcopato elevò o restaurò per i suoi compatrioti "scoti" il monastero di S. Tommaso dove fu sepolto. Nell'810 il suo corpo fu trasferito a Nieder-Haslach
Saint AGMER (AGMARE), évêque de Senlis en Picardie (après 640).
Sainte GEBETRUDE, abbesse de Saint-Mont en Lorraine (672).
Saint WILLIBRORD, natif de Northumbrie, premier évêque d'Utrecht (Ultrajectum) et apôtre des Frisons, fondateur du monastère d'Echternach au Luxembourg et thaumaturge (739). On l'invoque pour la guérison des fous et des épileptiques. (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome XI du Supplément aux Ménées.)
L'evangelizzazione
della Germania transrenana ebbe inizio nel VII secolo, sul finire
dell'epoca merovingia, per opera dei monaci irlandesi e anglosassoni, e
raggiunse il massimo sviluppo nel secolo seguente con l'azione
missionaria di S. Bonifacio. Il primo a sbarcare in Frisia, nei Paesi
Bassi, fu Vilfrido di York. Poi l'abate Egberto, un maestro di vita
spirituale dell'epoca, vi mandò Villibrordo (Willibrord) , oriundo della
Northumbria, dov'era nato nel 658, il cui zelo per la diffusione del
regno di Dio sarà l'unico incentivo della sua movimentata esistenza.
Questo
monaco, che i biografi descrivono piccolo di statura, nero di capelli,
di delicata costituzione, con occhi profondi e vivi, incarna il tipo
ideale del monaco occidentale: un lavoratore che non conosce pause né
crisi di scoramento, austero, prudente, leale, tenace, devoto al papa.
Formatosi nell'abbazia inglese di Ripon,
all'età di vent'anni si era recato in Irlanda per perfezionare la sua
cultura teologica sotto la guida dell'abate Egberto, che a trent'anni lo
consacrò sacerdote.
Dopo l'insuccesso della missione di Vilfrido, fu
mandato con undici compagni in Frisia. La vittoria di Pipino di
Heristal sul re Radbod nel 689 rese più facile l'impresa. Sbarcati
all'imbocco dell'Escaut, una regione di terre acquitrinose, i missionari
si diressero all'interno, accolti con grandi onori dal duca Pipino. Ma
Villibrordo, prima di dare inizio alla sua opera di evangelizzazione,
volle recarsi a Roma per avere il beneplacito del papa. Da Sergio I ebbe
approvazione e incoraggiamento. Al rientro, il monaco scelse Anversa
come centro del suo apostolato e come avamposto delle future fondazioni,
tra cui la più celebre fu quella di Utrecht.
Per l'erezione della nuova diocesi in Frisia, Villibrordo si recò nuovamente a Roma, dove il papa Sergio I il 21 novembre 695 lo consacrò vescovo, col nome di Clemente (24 anni dopo Gregorio Il farà altrettanto col monaco sassone Vinfrido-Bonifacio) . Da questo momento sarebbe arduo elencare tutti i viaggi dell'infaticabile missionario, dalle rive del Reno fino alla Danimarca. Fondato a Echternach (Lussemburgo) un piccolo convento, vi morì il 7 novembre 739 a ottantun anni di età.
Fu un uomo di azione e di preghiera e soprattutto un grande organizzatore con uno spiccato senso del comando, che gli consentì, grazie anche alla formazione di vescovi ausiliari (una novità per l'Occidente) , di evitare il frazionamento delle varie Chiese con la conseguente dispersione dell'attività pastorale.
Per l'erezione della nuova diocesi in Frisia, Villibrordo si recò nuovamente a Roma, dove il papa Sergio I il 21 novembre 695 lo consacrò vescovo, col nome di Clemente (24 anni dopo Gregorio Il farà altrettanto col monaco sassone Vinfrido-Bonifacio) . Da questo momento sarebbe arduo elencare tutti i viaggi dell'infaticabile missionario, dalle rive del Reno fino alla Danimarca. Fondato a Echternach (Lussemburgo) un piccolo convento, vi morì il 7 novembre 739 a ottantun anni di età.
Fu un uomo di azione e di preghiera e soprattutto un grande organizzatore con uno spiccato senso del comando, che gli consentì, grazie anche alla formazione di vescovi ausiliari (una novità per l'Occidente) , di evitare il frazionamento delle varie Chiese con la conseguente dispersione dell'attività pastorale.
San Villibrordo Vescovo
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Northumbria, 658 - Echternach (Lussemburgo), 7 novembre 739
A trent’anni ricevette l’ordinazione
sacerdotale, dopo di ché insieme a undici compagni si dedicò
all’evangelizzazione della Frisia (Paesi Bassi) e di una parte della
Germania. Anversa fu la prima residenza e il centro dell’apostolato di
Villibrordo, fu l’avamposto e forse il Seminario delle fondazioni di
Utrecht. La consacrazione episcopale, ricevuta a Roma, avvenne la
domenica 24 novembre 695, antivigilia della festa di S. Clemente. In
quella occasione il papa dette al nuovo arcivescovo il nome di Clemente.
Per parecchi anni, senza un attimo di tregua, percorse la Frisia, la
Fiandra, il Lussemburgo e le rive del Reno predicando e costruendo
conventi. Dopo una vita dedicata alla preghiera e all’introduzione di
vescovi ausiliari la malattia e la vecchia rallentano e interrompono la
sua attività. Morì all’età di ottantuno anni. Qualche giorno dopo il suo
corpo viene deposto in sarcofago nei monasteri di Echternach. |
Saint BLINLIVET (BLENLIGUET) , évêque de Vannes en Bretagne, puis moine à Quimperlé (Xème siècle).
Saint PAPHNUCE d'Athènes, qui pratiqua l'ascèse sur le mont Galésion en Asie mineure (Xème-XIème siècles).
http://www.johnsanidopoulos.com/2011/11/saint-lazarus-wonderworker-of-mount.html
Saint LAZARE le Thaumaturge, qui pratiqua l'ascèse sur le mont Galésion, mort dans la paix (1054). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XI des Ménées.)
Saint ZOSIME, higoumène de Vorozomsk (Russie vers 1550).
Translation des reliques de saint Cyrille, higoumène du Lac-Neuf (Novoïézirsk) au territoire de Vologda (Russie 1646).
http://oca.org/saints/lives/2013/11/07/103234-finding-of-the-relics-of-the-venerable-cyril-the-abbot-of-novoez
L'icône de la Mère de Dieu "VZYGRANIE" (Russie 1793 ou 1795).
The "Joyful" (Vzigranie) Icon of the Most Holy Theotokos appeared
near Moscow on November 7, 1795 . Nothing is known of the history of the
icon, except that many miracles have taken place before it.
Icons of this name are found in the Novodevichy Monastery in Moscow, and in the Vatopedi Monastery on Mt Athos. In appearance, the "Joyful" Icon resembles the "Pelagonitissa" Icon, a variant of the Glykophylousa ("Sweet-Kissing" ) or Eleousa type.
The Icon is sometimes called "Child Leaping for Joy."
https://doxologia.ro/cinstirea-icoanei-maicii-domnului-bucuriei
Saints CYRILLE, métropolite de Kazan, et MICHEL, prêtre, martyrs par la main des Communistes (Russie 1937).
Icons of this name are found in the Novodevichy Monastery in Moscow, and in the Vatopedi Monastery on Mt Athos. In appearance, the "Joyful" Icon resembles the "Pelagonitissa" Icon, a variant of the Glykophylousa ("Sweet-Kissing" ) or Eleousa type.
The Icon is sometimes called "Child Leaping for Joy."
https://doxologia.ro/cinstirea-icoanei-maicii-domnului-bucuriei
Saints CYRILLE, métropolite de Kazan, et MICHEL, prêtre, martyrs par la main des Communistes (Russie 1937).
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