venerdì 10 novembre 2017

10 novembre santi italici ed italo greci


 


Saints Apôtres OLYMPAS et RHODION, martyrs à Rome sous Néron (64),


Santo, Rodion  o Herodion originario di Tarso  è stato un parente di Paolo (Romani 16:11- Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli di casa Narcisso che sono nel Signore.), e dopo aver lasciato l’esercizio del ministero episcopale  nella città di Patrasso  si è recato a Roma con l’apostolo Pietro  Santo  Olimpas era un compagno dell'apostolo Pietro. I due santi  furono decapitati  nello stesso giorno e nella stessa ora della crocifissione di San Pietro 

 
Santo Probo vescovo di Ravenna (verso il 175)
Probo Vescovo di Ravenna, o meglio di Classe, poiché a Classe, porto militare di Ravenna, giunsero i primi cristiani, che vi ebbero il primo cimitero nel quale fu sepolto Sant'Apollinare, inviato da San Pietro, secondo la tradizione, ad evangelizzare il litorale adriatico.
Sulla tomba del primo Vescovo ravennate sorse poi la basilica di Sant'Apollinare in Classe, splendida di mosaici E nei mosaici spiccano le immagini degli immediati successori di Sant'Apollinare: Ecclesio, Severo, Orso e Ursicino.  Il Vescovo Agnello, dei IX secolo, che parlando della tradizione apostolica ravennate, cita due Vescovi di nome Probo. Il primo sarebbe stato il settimo della serie; il secondo il quattordicesimo.
" La santa anima di Probo - dice il Vescovo Agnello - lasciò il corpo il 10 novembre ".

 http://www.palatina.diocesipa.it/I_Nostri_Santi/Miniatura_S._Ninfa.JPG


Santa Ninfa Martire in Sicilia (forse nel V seolo )

Ninfa era figlia di Aureliano, prefetto di Palermo al tempo di Costantino(280-337), persecutore in un primo tempo dei cristiani, fu convertita e battezzata nella sua casa dal vescovo Mamiliano, insieme ad altre trenta persone.
Il padre Aureliano mentre arrestava Mamiliano e altri duecento cristiani, cercò di far recedere la figlia dalla nuova religione. Visti vani i suoi tentativi e dopo averli sottoposti a torture, li fece chiudere in carcere, ma un angelo li liberò, conducendoli in riva al mare dove trovarono una barca che li condusse, Mamiliano e Ninfa, nell Isola del Giglio, dove rimasero in preghiera e solitudine.
Desiderosi di visitare Roma, sbarcarono sotto indicazione celeste, in un luogo chiamato Bucina, abitato da molti pagani, dopo la visita alle tombe degli apostoli, Mamiliano morì e Ninfa lo fece seppellire vicino Bucina; dopo circa un anno anche Ninfa morì il 10 novembre e sepolta dove erano conservate le reliquie di altri martiri (da ciò si suppone che sia morta martire). Nel 1593 il capo della santa fu trasferito a Palermo in un altare della cattedrale, consacrato nel 1598

Santo Giusto monaco benedettino della città di Roma ,vescovo di Rochester e poi di Canterbury(anno 627)
San Giusto (?-627) è uno dei compagni di Sant’Agostino di Canterbury (?-604) nel suo grande lavoro di conversione dell’Inghilterra. In risposta a una sua richiesta, il Papa San Gregorio Magno (ca. 540-604) gli scrive: “Quando sarai con il nostro fratello Agostino, ricordati di dirgli che dopo lunga considerazione e attento esame della questione inglese abbiamo giudicato che non dovete distruggere i templi pagani, ma solo gli idoli al loro interno. Dovete purificarli con l’acqua santa, rimuovere gli idoli dall’altare e mettere al loro posto le reliquie dei santi. Perché, se questi templi sono ben costruiti, meritano che li facciamo passare dall’adorazione del Diavolo al servizio del vero Dio. Se il popolo vede che i luoghi sacri cui è abituato sono conservati, sarà più disposto a frequentarli. E, giacché sono abituati a sacrificare tori al Diavolo in quei luoghi, qualche solenne cerimonia relativa ai martiri le cui reliquie vi saranno venerate potrà sostituire i sacrifici. Dovete erigere tende intorno ai templi trasformati in chiese e lì organizzare feste dove si offra anche da mangiare. Anziché sacrificare animali al Diavolo, curate che siano macellati per il popolo, perché li mangi e renda grazie a Dio. In questo modo, attraverso le gioie sensibili, saranno introdotti alle gioie spirituali della fede. Perché è impossibile rimuovere insieme tutte le abitudini da spiriti induriti. È avanzando lentamente che si va lontano”.
Nel 604  divenne primo vescovo di Rochester  Quando, dopo la morte di re Ethelbert del Kent scoppiò una persecuzione contro i i cristiani  si rifugiò in Gallia  Un anno dopo però fu rimesso nella sua carica, che tenne fino al 624 quando divenne il terzo arcivescovo di Canterbury, ricevendo il pallium  da papa Bonifacio V Come suo successore al vescovato di Rochester consacrò Romano.
L'evento più importante del suo arcivescovato fu l'evangelizzazione della Northumbria Paolino fu consacrato arcivescovo di York da Giusto e, nel giro di due anni, re Edwin fu battezzato con molti suoi sudditi in una piccola chiesa costruita a York vicino all'odierna cattedrale




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