Santo
Prospero Vescovo di Reggio Emilia (nel V secolo )
Secondo
la tradizione della Chiesa locale, San
Prospero fu Vescovo di Reggio, antica cittadina romana, dopo la metà del secolo
V, probabilmente il nono nella successione dei Pastori, da sempre venerato come
“difensore della città”.
L’antico
lezionario latino, confermato dalla stessa storia civile, ricordava
genericamente che quelli del periodo del Vescovo Prospero erano tempi
terribili: “in Italia e precipuamente nella Gallia Cisalpina in cui è posta
Reggio, si ebbero varie incursioni dei Barbari”.
Oltre
alle calamità belliche, la Chiesa soffriva anche per le eresie che negavano la
doppia natura di Gesù, il Cristo Salvatore, vero Dio e vero Uomo, per cui
spesso si dovevano riunire Concili Ecumenici e Sinodi Regionali per fissare e
precisare i dogmi, le verità di fede, che noi ancor oggi riaffermiamo ogni
domenica proclamando il Credo.
Come
testimonia il suddetto Lezionario: “Nel servizio pastorale, Prospero si
comportò così da far conoscere la sana e celeste Dottrina al popolo che gli era
stato affidato, ed ancor più per spingere lo stesso a vivere santamente e
piamente con una vita impregnata di santi costumi. Egli era assiduo nella
preghiera, generoso nelle elemosine e molto attivo nelle cure difficili della
Chiesa. Era lodato da tutti, meritatamente, come comune fratello di tutti,
poiché mostrava se stesso come esempio delle opere buone in ogni cosa, come una
lucerna sul candelabro.
“Infine,
dopo aver presieduto la Chiesa reggiana per ventidue anni, preparato dalle
orazioni, digiuni e vigilie, conoscendo che si approssimava il giorno della propria
morte, convocato il Clero, tra salutari ammonimenti e divini colloqui, illustre
per miracoli volò al cielo il 25 giugno.
“Il
suo corpo, dapprima deposto nella chiesetta di Sant’Apollinare da lui stesso
edificata fuori dalle mura della città, subì poi varie traslazioni… La terza fu
effettuata il 24 novembre dell’anno 997 nella basilica appositamente costruita
dal Vescovo Teuzone nel centro della città”, dove ancora oggi giace, vivo nella
memoria dei fedeli. La Chiesa locale di Reggio ne celebra la memoria il 24
Novembre
Santa Gioconda vergine a
Reggio Emilia (466)
La tradizione locale
ritiene santa Gioconda discepola del vescovo san Prospero, il cui episcopato
risale al secolo V. Tuttavia, il suo culto si è esteso a tutta la città di
Reggio e alla Diocesi verso l’anno 1030; Il corpo della Santa è conservato e
venerato nel tempio cittadino dei santi Pietro e Prospero.
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