venerdì 12 gennaio 2018

13 gennaio i Santi di Francia


Saint VIRE (VERUS) II, évêque de Vienne en Dauphiné, assista au concile d'Arles en 314. 




Saint HILAIRE, évêque de Poitiers, écrivain ecclésiastique, confessa la foi orthodoxe face à l'arianisme, surnommé "l'Athanase de l'Occident" (368). (Office composé en français par le père Denis Guillaume dans le tome I du Supplément aux Ménées.) 

Old English liturgical books have the following Preface for the Liturgy on the feast day of St. Hilary: "... that we should always and in all places give thanks, pay our vows, and consecrate our gifts to Thee, O Holy Lord, Father almighty, everlasting God. Who of old didst choose Thy blessed confessor Hilary for Thyself to be a prelate of sanctified confession, shining brightly with radiance vast, mighty in the meekness of his ways, burning with the fervour of his faith, flowing with the fountain of his speech. For the One in Whom his glory lay, is revealed by the multitudes thronging his sepulchre, the purification of those that hasten to it, the healing of the diseased there, the signs of astonishing miracles..."

 


E' stato definito "l'Atanasio d'Occidente" , e infatti i punti di somiglianza col battagliero vescovo di Alessandria sono molti. Contemporanei - Ilario nacque agli inizi del secolo IV a Poitiers e vi morì nel 367 - hanno dovuto combattere contro lo stesso avversario, l'arianesimo, partecipando alle polemiche teologiche con i discorsi e soprattutto con gli scritti. Anche Ilario, per ordine dell'imperatore Costanzo, allineatosi con le decisioni del sinodo ariano di Béziers del 356, venne mandato in esilio, in Frigia.
Il contatto con l'Oriente fu provvidenziale per il vescovo di Poitiers: nei cinque anni che vi trascorse ebbe modo di imparare il greco, di scoprire Origene e la grande produzione teologica dei Padri orientali, procurandosi una documentazione di prima mano, per il libro che gli ha valso il titolo di dottore della Chiesa (attribuitogli da Pio IX): il De Trinitate, intitolato dapprima più felicemente De Fide adversus Arianos, era infatti il trattato più importante e approfondito apparso fino ad allora sul dogma principale della fede cristiana. Anche nell'esilio non rimase inattivo. Con l'opuscolo Contra Maxentium attaccò violentemente lo stesso Costanzo, contestandone il cesaropapismo, la pretesa di immischiarsi nelle dispute teologiche e negli affari interni della disciplina ecclesiastica. Rientrato a Poitiers, il coraggioso vescovo riprese la sua opera pastorale, efficacemente coadiuvato dal giovane Martino, il futuro santo vescovo di Tours.
Nato nel paganesimo, Ilario aveva cercato a lungo la verità, chiedendo lumi alle varie filosofie e in particolare al neoplatonismo, che avrebbe poi fortemente influito sul suo pensiero anche più tardi. La ricerca di una risposta al suo interrogativo sul fine dell'uomo lo portò alla lettura della Bibbia, dove finalmente trovò quello che cercava; allora si convertì al cristianesimo.
Nobile proprietario terriero, quando si convertì era già ammogliato e padre di una bambina, Abre, che amava teneramente. Era stato battezzato da poco, che venne acclamato vescovo della sua città natale. Furono sei anni di intenso studio e predicazione, prima di partire per l'esilio, che come abbiamo ricordato ne perfezionò la formazione culturale teologica. Accanto alla voce squillante del polemista e del difensore dell'ortodossia teologica, vi è però in lui anche un'altra voce, quella del padre e del pastore. Umano nella lotta, e umanissimo nella vittoria, si prese cura dei vescovi che riconoscevano il proprio errore, e ne sostenne persino il diritto di conservare l'ufficio.


Saints HILAIRE et JUVENTIUS, disicples de saint Hilaire de Poitiers (IVème siècle).

Saint THEODORE, onzième évêque de Sens (394). 


 Saint VICENCE, disciple de saint Martin de Tours, prêtre missionnaire en Bourgogne (vers 423). 

 Saint ENOGAT, évêque d'Aleth en Bretagne (siège épiscopal transféré à Saint-Malo en 1141) (631). 

 
Saint EUTICE, fondateur du monastère de Baume-les-Messieurs en Franche-Comté (855).

Saint BERNON, higoumène du monastère de Baume-les-Messieurs et fondateur de la grande abbaye de Cluny en Bourgogne (927).

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