Santa
Dafrosa, martire romana del IV secolo, commemorata al 4 gennaio nell’antico
Martirologio Romano : “A Roma la beata Dafrosa, moglie di san Flaviano Martire
e madre delle sante Bibiana e Demetria, Vergini e Martiri, la quale, dopo
l'uccisione di suo marito, fu dapprima mandata in esilio, e poi decapitata
sotto Giuliano”.
La tradizione la vuole dunque moglie di San Flaviano (22 dicembre) e madre
delle sante Bibiana (2 dicembre) e Demetria (21 giugno). Dafrosa visse a Roma
nel IV secolo, al tempo dell’imperatore Giuliano l’Apostata e proprio da questi
Dafrosa e la sua famiglia sarebbero stati condannati a morte. Nella “Passio
Sanctae Bibianae” risalente al VII secolo si legge che il governatore
Aproniano, dopo aver condannato a morte i coniugi Flaviano e Dafrosa, essendo
ormai certo di potersi impossessare del loro patrimonio, tentò di costringere
all’apostasia anche le due giovani figlie. Demetria fu rinchiusa in carcere e
morì prima ancora di subire il martirio, sorte che invece subì la sorella
Bibiana.
Il corpo di Santa Bibiana fu allora sepolto accanto alla tomba dei genitori e della sorella, preso la loro abitazione sull’Esquilino, dove in seguito per volere di Papa Simplicio fu innalzata una cappella e più tardi l’attuale basilica. Le reliquie di San Flaviano presero poi strade diverse e sono oggi venerate presso la cittadina laziale di Montefiascone. I corpi di Dafrosa e delle due figlie invece furono rinvenuti nel 1624 e ricollocati due anni dopo dal pontefice Urbano VIII in tre reliquiari. Sono ancora oggi conservate nel sarcofago costantiniano, in alabastro orientale, sotto l’altare maggiore della chiesa di Santa Bibiana. Parte delle reliquie di Santa Dafrosa sono invece custodite nella patriarcale basilica di Santa Maria Maggiore, dove il 4 gennaio veniva abitualmente celebrata la sua festa.
Il corpo di Santa Bibiana fu allora sepolto accanto alla tomba dei genitori e della sorella, preso la loro abitazione sull’Esquilino, dove in seguito per volere di Papa Simplicio fu innalzata una cappella e più tardi l’attuale basilica. Le reliquie di San Flaviano presero poi strade diverse e sono oggi venerate presso la cittadina laziale di Montefiascone. I corpi di Dafrosa e delle due figlie invece furono rinvenuti nel 1624 e ricollocati due anni dopo dal pontefice Urbano VIII in tre reliquiari. Sono ancora oggi conservate nel sarcofago costantiniano, in alabastro orientale, sotto l’altare maggiore della chiesa di Santa Bibiana. Parte delle reliquie di Santa Dafrosa sono invece custodite nella patriarcale basilica di Santa Maria Maggiore, dove il 4 gennaio veniva abitualmente celebrata la sua festa.
Santo Teoctisto abate ed igumeno nel
monastero di Caccamo nel territorio di Palermo (verso l’anno 800)
San Teoctisto fu fondatore e igumeno
del monastero di San Nicola di Caccamo, in Sicilia, dove trovarono rifugio
numerosi monaci greci in fuga dalle persecuzioni iconoclaste.
Dal sinassario francese che consulto ogni giorno
Saints HERMES, AGGEE et CAÏUS, martyrs à Bologne en Emilie-Romagne sous Maximien (304).
Sainte DAFROSE, épouse de saint Flavien, martyre à Rome sous Julien l'Apostat (entre 360 et 363).
Saints PRISQUE, prêtre, PRISCILLIEN, diacre, et BENEDICTE ou BENOÎTE, femme pieuse, martyrs à Rome sous Julien l'Apostat (362).
Saint
THEOCTISTE,
higoumène du monastère de Coucoumios en Sicile (800). (Office traduit
en français par le père Denis Guillaume au tome I des Ménées.)
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