mercoledì 3 gennaio 2018

3 gennaio Santi italici ed italo greci


Santo Daniele diacono a Padova martire ai tempi della persecuzione di Diocleziano

Tratto dal quotidiano Avvenire
Diacono, forse, della Chiesa padovana, fu martirizzato probabilmente durante la persecuzione di Diocleziano, al principio del sec. IV. Se ne conobbe però l'esistenza solo dopo l'invenzione del suo corpo, avvenuta nel 1075. il martire sarebbe apparso ad un cieco della Tuscia invitandolo a chiedere la grazia della vista nell'oratorio di S. Prosdocimo a Padova, là ov'era la sua tomba, del tutto ignorata. Alla guarigione miracolosa seguirono diligenti ricerche, che portarono alla scoperta di un'arca marmorea. Il martire vi giaceva così com'era stato ucciso: il corpo, disteso supino sopra una tavola di legno e coperto da una lastra di marmo, era trapassato da molti lunghi chiodi. Un'iscrizione diceva: "Hic corpus Danielis martyris et levitae quiescit". Il vescovo Ulderico, presente a quella prima ricognizione, fece trasportare il 3 gennaio 1076 1'arca nella nuova cattedrale di S. Maria, entro le mura della città e, per placare le opposizioni dei monaci di S. Giustina e degli abitanti del luogo, fece erigere un oratorio dedicato a S. Daniele nel luogo ove ora è l'omonima chiesa parrocchiale. La salma del martire, dall'altare maggiore della vecchia cattedrale, nel 1592 fu traslata nel sottocoro della nuova. Ad Abano Terme si erge un monastero dedicato al martire, costruito alla fine dell'XI secolo  e per quattro secoli  regolato secondo la santa tradizione di San Benedetto  da Norcia .

 




Santo Luciano vescovo di Lentini in Sicilia confessore della fede (verso il 330)
Successore dell'iconoclasta Crescente   San Luciano visse nel V secolo e fu il nono vescovo della città di Lentini (Siracusa).
Curò il culto dei Santi Martiri Alfio, Filadelfio e Cirino, assecondando la devozione dei lentinesi.
Pregò insieme al popolo, in tempo di peste, perchè, per intecessione dei santi Martiri, il Signore liberasse la città da quel morbo Condusse vita santa e grandi prodigi si tramandano, nella devozione dei lentinesi, compiuti da San Luciano nei 27 anni del suo governo. Fu sepolto nella stessa Chiesa dedicata ai Santi Martiri di cui aveva ammirazione e venerazione.


 

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