domenica 21 dicembre 2014

22 dicembre il santorale




TRENTE MARTYRS sur la Via Lavicana, à Rome, lors de la persécution de Dioclétien (303). 


Saints DEMETRE, HONORAT et FLORUS, martyrs à Ostie dans le Latium. 




Sainte ANASTASIE, vierge, martyre à Sirmium (aujourd'hui Sremski Karlovci) sous Dioclétien (vers 304).



Sainte ANASTASIE la Veuve, dite aussi Pharmacolytria (la Guérisseuse), et ses compagnons saint CHRYSOGONE, sainte THEODOTE et ses TROIS enfants, et saint ZOÏLE, martyrs lors de la persécution de Dioclétien (304). (Office à sainte Anastasie traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées. Autres tropaire, kondakion et mégalynaire traduits en français par le même au tome XII du Supplément aux Ménées.)
Anastasia figlia di Pretestato e moglie di Publio era tutta dedita all’assistenza dei cristiani di Roma, a cui una legge iniqua, vietava di svolgere qualunque mestiere. Il marito contrarissimo puniva con crudeltà ogni sua disubbidienza, era confortata comunque dai consigli di s. Crisogono, anch’egli perseguitato e incarcerato. Morto il marito, poté più liberamente esercitare la sua carità cristiana. Il suo consigliere Crisogono fu trasferito ad Aquileia alla corte imperiale, Anastasia lo accompagnò nel viaggio da Roma e assistette all’interrogatorio e poi alla sua decapitazione, il corpo fu abbandonato presso l’abitazione delle tre sorelle cristiane Agape, Chionia, Irene, le quali con l’aiuto del santo prete Zoilo, gli diedero sepoltura e per questo furono arrestati tutti. 

Poi Diocleziano partì per la Macedonia portando con sé tutti i cristiani imprigionati e con essi anche Anastasia; dalla Macedonia si spostò verso Sirmio nell’Illiria, qui gli furono denunciati come cristiani fuggiaschi, la matrona Teodota e i suoi tre figli, che fece incarcerare. 
L’interesse che Anastasia aveva per la sorte dei quattro, insospettì i pagani che la denunciarono al prefetto Probo; questi dopo interrogatori e vani tentativi di farle abiurare la fede cristiana, la tenne ai ceppi per un mese e poi l’imbarcò sopra un naviglio forato, insieme ad altri cristiani e delinquenti e avviati in mare aperto per farli naufragare e morire. Ma questi scampati miracolosamente alla tempesta, sbarcarono a Palmaria, dove di nuovo presi fu loro offerta la libertà in cambio dell’onore agli dei, ma dietro il loro ennesimo rifiuto furono tutti trucidati, mentre Anastasia fu arsa viva. Le sue ceneri furono raccolte da una donna di nome Apollonia che le depositò in una piccola chiesa nel suo giardino
Saint FLAVIEN, ancien préfet de Rome, confesseur sous Julien l'Apostat (362). La tradizione lo vuole marito di Santa Dafrosa (4 gennaio) e dunque padre delle sante Bibiana (2 dicembre) e Demetria (21 giugno). Confessatosi cristiano, venne marcato a fuoco sul volto con il sigillo degli schiavi e condannato al lavoro forzato presso le ter¬me od un tempio pagano presso una località che è stata variamente identificata con Civitavecchia, Acquapendente o Montefiascone

Saint FELIX II, évêque de Metz en Lorraine (731). 

Saint PIERRE (Movila), métropolite de Kiev (1646). 

Saints DEMETRE et THEODORE, prêtres, martyrs par la main des Communistes (Russie 1938).

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.