domenica 7 dicembre 2014

saints pour le 8 décembre du calendrier ecclésiastique

Avant-fête de la conception d'Anne, l'aïeule du Seigneur. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées. Office votif en l'honneur de la Mère de Dieu traduit en français par le même au tome XII du Supplément aux Ménées.) 

 

Saints apôtres SOSTHENE, APOLLOS, CEPHAS, TYCHIQUE, CESAR et EPAPHRODITE, 


 

des Septante Disciples du Seigneur (Ier siècle).

Saint EUCHAIRE, premier évêque de Trèves en Rhénanie.



Saint EUTYCHIEN, pape et patriarche de Rome (283).Nato a Luni, papa dal 4 gennaio 275 al 7 dicembre 283, fu sepolto nella Cripta dei Papi nel Cimitero di Callisto.  combattè l’eresia dei Manichei ed ebbe un particolare culto per i martiri. Ordinò che venissero tumulati, in segno di distinzione, con una dalmatica rossa o con la veste detta “colobia”. In prima persona partecipò alla sepoltura di 342 testimoni della fede e nella prima versione del Liber Pontificalis egli stesso viene definito martire sotto l’Imperatore Numeriano,
Saint AEROS l'archevêque (époque inconnue).

Sainte ANTHOUSE, martyre à Rome (Vème siècle). 








APOLYTIKION. TONO PL.4


IN TE, PADRE,* E’ STATA PERFETTAMENTE CUSTODITA  L’IMMAGINE DI DIO,* PERCHE’ TU, PRENDENDO LA CROCE,* HAI SEGUITO CRISTO,* E CON I FATTI HAI INSEGNATO A TRASCURARE LA CARNE,* PERCHE’ PASSA,* E A DARSI CURA DELL’ANIMA,* REALTA’ IMMORTALE:*  PER QUESTO INSIEME AGLI ANGELI* ESULTA IL TUO SPIRITO, O SAN PATAPIO.



KONDAKION. TONO 3. La Vergine oggi.
TROVANDO NEL TUO TEMPIO, O SANTO* UN LUOGO DI CURA SPIRITUALE,* LE FOLLE VENGONO SOLLECITE* PER CHIEDERE LA GUARIGIONE DEI LORO MALI* E LA REMISSIONE DELLE COLPE COMMESSE NELLA VITA:* POICHE’ TU TI SEI MOSTRATO PROTETTORE* DI QUANTI SONO NELLE ANGUSTIE ,* O SAN IPATAPIO



EXAPOSTILARION. Con i discepoli conveniamo




PERCOSSO A MORTE L’EGIZIANO E L’ASSIRO,* CIOE’ L’INTELLETTO PASSIONALE, O PATAPIO,  HAI SEGUITO CON GIOIA CRISTO, O TEOFORO,* PORTANDO LA TUA CROCE.* A IMITAZIONE DI ELIA DEL CARMELO, O PADRE,* HAI ABITATO NELL’ASCESI I DESERTI,* E HAI RAGGIUNTO IL VERTICE DELL’IMPASSIBILITA’,* UNENDOTI ALLA TRIADE.




http://www.johnsanidopoulos.com/2010/12/saint-patapios-of-thebes.html


 https://doxologia.ro/sfantul-cuvios-patapie




Saint PATAPIOS l'Egyptien, moine à Constantinople, dont le corps repose dans une chapelle au-dessus de Loutraki près de Corinthe (463). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées. Canon de supplication traduit en français par la presbytéra Anna dans l'ouvrage Saint Patapios, Editions du Monastère Orthodoxe Saint-Michel, Lavardac 1987.) Nacque a Tebe, in Egitto, nel VII secolo. Cresciuto nei valori della fede cristiana e giunto all'età della maturità decise di intraprendere la via dell'ascetismo per vivere, da anacoreta, nel deserto egiziano. Al tempo questo tipo di scelta si inseriva nella scia della grande tradizione egiziana di cui uno dei padri fu sant'Antonio abate. La vita ascetica di Patapio superò ben presto i confini del deserto e molti si recavano da lui per ricevere consiglio. Impossibilitato a vivere secondo il proprio desiderio si mise in viaggio verso Costantinopoli dove, una volta giunto, ottenne una cella sulle mura della città, vicino alla chiesa di Blacherna. Anche qui divenne presto noto, soprattutto per le guarigioni che andava compiendo sui malati che si recavano da lui. Dopo la morte Patapio 

 io fu sepolto nella chiesa di San Giovannni Battista.


Le poche notizie che si conoscono sulla vita di questo eremita sono raccolte in due antichi sinassari, il Patmensis 266 (sec. X) e il S. Croce 40 (secc. X-XI). S. Andrea di Creta (m. 740), vissuto in epoca vicina a quella di Patario, ne scrisse una Vita, una narrazione dei miracoli e un panegirico, ma non si dimo­stra molto informato, cosi come, del resto, Metafraste, che ha raccolto tutti i dati a lui relativi in una notìzia che risale al sec. XI. Giovanni di Euchaites (sec. XI) parla di una Vita antica, indicata già da s. An­drea di Creta, ma entrambi gli autori nelle loro opere si sono certamente attenuti alla tradizione, sviluppando soprattutto i luoghi comuni agiografici.
Patario, originario di Tebe in Egitto, passò un certo numero di anni in solitudine nei dintorni di questa città; quindi si recò a Costantinopoli fermandosi nel quartiere delle Blacherne, presso le mura di cinta della città, dove visse a lungo. La sua fama di santità attirò subito numerosi visitatori: ebbe occasione di guarire un cieco, un idropico, un ossesso e una donna affetta da cancro al seno. Alla sua morte, tra la venerazione popolare, fu sepolto nella chiesa di S. Giovanni Battista di un vicino monastero detto degli Egiziani, dove il suo corpo era ancora venerato fino al sec. XV.
Non abbiamo notizie certe sull'epoca della sua vita; alcuni indizi fanno pensare che fosse giunto a Costantinopoli al tempo in cui altri due egiziani, Bara e Rabula, vi fondarono alcuni monasteri (fine del sec. V, principio del sec. VI); i Bollandisti propongono il sec. VII. Nei menologi bizantini è ricordato l'8 o il 9 dic; mentre nel Martirologio Romano al giorno 8.

Saint LEONARD de Dunois, moine de Micy dans l'Orléanais, ermite dans la forêt de Marchenoir (VIème siècle).





 


Saints DAMIEN et SOPHRONE, archevêques de Chypre (VIème siècle). Sappiamo soltanto che fu Vescovo di Cipro, successore di San Damiano.
Sul suo conto, possiamo soltanto ripetere le parole bellissime a lui dedicate dal Martirologio Romano: " Egli fu, in modo ammirevole, protettore dei piccoli, degli orfani, delle vedove; conforto dei poveri e di tutti gli oppressi ".

Sainte CAZARIE (CESARIE), vierge près d'Avignon dans le Comtat-Venaissin (586).

Saint VALENS, époux de sainte Cazarie (ils vécurent comme frère et soeur), puis évêque d'Avignon (vers 591).

Saint CREIN, ermite à Plessala en Trégor de Bretagne (VIème-VIIème siècles).

Saint ROMARIC, fondateur et deuxième higoumène du monastère de Remiremont (Romarici MonsRomaricberg) dans les Vosges lorraines (653).Sui monti Vosgi nell’antica Burgundia in Francia, san Romaríco, abate, che, consigliere del re Teudeberto, si ritirò nel monastero di Luxeuil e costruì poi su un suo fondo un cenobio, di cui fu egli stesso superiore. 


 
Sainte GUNTHILD, Anglaise de nation, abbesse en Thuringe (vers 748).

Saint CYRILLE, ascète et missionnaire au mont Tselma dans la région d'Olonets dans le nord de la Russie (1368

poi 

http://www.johnsanidopoulos.com/2013/12/venerable-parthenios-of-chios-1883.html
CRISTIANI ORTODOSSI DEL WESTERN RITE
San Macario di Alessandria Vescovo


 Ad Alessandria d’Egitto, commemorazione di san Macario, martire, che, al tempo dell’imperatore Decio, fu a lungo invitato con le parole dal giudice a rinnegare Cristo, ma, avendo egli professato con ancora maggior fermezza la propria fede, fu per suo stesso ordine arso vivo
Santa Sabina e sorelle Martiri nelle Fiandre La vicenda si svolse nel secolo IX, nel cui inizio Sabina, Elfrida ed Edith, che erano figlie di Genolfo re di Mercia in Inghilterra, si convertirono al cristianesimo, rinunciando ai rispettivi promessi sposi destinati loro dal padre; poi decisero di recarsi in pellegrinaggio a Roma.
Affrontarono la traversata della Manica e sbarcarono nelle Fiandre, accolte a Cassel da una comunità di pie donne; dopo qualche tempo ripresero il viaggio, ma attraversando una vicina foresta, furono assassinate da alcuni sicari pagati dai tre pretendenti rimasti delusi, era l’anno 819.
Sul luogo dell’eccidio fu costruita una chiesetta chiamata Cappella delle tre Vergini, dove si verificarono molti miracoli e vi si recavano numerosi pellegrini. 
l'Orthodoxie Copte en France celebra Saint Clément, pape de Rome (101)

terzo successore di Pietro dopo Lino e Anacleto, e forse in gioventù collaboratore di Paolo. Ma di lui una sola cosa è certa: la profonda conoscenza (rivelata negli scritti) della Scrittura e anche dei testi ebraici e non canonici. Si ritiene perciò che sia venuto al cristianesimo dall’ebraismo. Sappiamo che il suo pontificato dura nove anni, sotto gli imperatori Domiziano, Nerva e Traiano. Ma il suo posto è grande nella vita della Chiesa, che lo venera come uno dei “Padri apostolici”, per la lettera alla comunità di Corinto, dove i pastori sono stati destituiti da giovani cristiani turbolenti. Clemente non interviene finché dura la persecuzione ordinata da Domiziano nell’Impero. Tornata la pace, al tempo di Nerva, eccolo inviare a Corinto una lettera  con cui condanna l’espulsione dei presbiteri di Corinto e disegna un’immagine dell’intera comunità cristiana come modello di fraternità. Infine, sebbene Clemente scriva dopo la persecuzione, rammenta con serenità il dovere dell’obbedienza ai prìncipi nelle cose terrene.
La lettera, detta poi Prima Clementis, afferma dopo i testi degli Apostoli l’autorità dei vescovi sui fedeli  Ancora 70 anni dopo, a Corinto, il documento viene letto pubblicamente nelle riunioni eucaristiche domenicali, insieme alle Scritture.
Poco si sa degli ultimi anni di Clemente. Secondo una tradizione del IV secolo, sarebbe stato affogato con un’ancora al collo in Crimea, suo luogo d’esilio, per ordine di Nerva.


 http://www.johnsanidopoulos.com/2016/12/saint-patapios-of-thebes-resource-page.html

Déesis - Deisis - Jésus Christ

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