http://www.johnsanidopoulos.com/2014/09/saints-joachim-and-anna-resource-page.html
Conception de sainte Anne, mère de la Très Sainte Mère de Dieu. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées. Canon et stichères traduits en français par le même au tome XII du Supplément aux Ménées.)
Podoben: “Today You have shown forth...” / Today the universe rejoices, / for Anna has conceived the Theotokos through God’s dispensation, / for she has brought forth the one who is to bear the ineffable Word!
Troparion — Tone 4
Today the bonds of barrenness are broken, / God has heard the prayers of Joachim and Anna. / He has promised them beyond all their hopes to bear the Maiden of God, / by whom the uncircumscribed One was born as mortal Man; / He commanded an angel to cry to her: / “Rejoice, O full of grace, / the Lord is with you!”
Kontakion — Tone 4
Sainte ANNE la prophétesse, mère du prophète Samuel (XIème siècle avant NSJC).
Dall'ebraico "Hannah", Anna significa "pietà". Più donne bibliche portano questo nome; quella di cui parleremo oggi è una delle due mogli di Elkana lo Zufita. Essendo sterile, andata pellegrina al Tempio di Silo, una vallata tra Sichem e Rama, la località dove abitava, implora il Signore di renderla madre, facendo voto di offrigli la sua creatura per per tutti i giorni della sua vita" (I Sam 1,12). Ottenuta la grazia, Anna impone al figlio agognato uno splendido nome che fa capire trattarsi di una vera e propria consacrazione: Samuele in ebraico vuoi dire infatti "il nome (di Dio) è EI" (Shem-EI) ma collegato anche al fatto che la madre lo ha lungamente e insistentemente richiesto, tale sarebbe il significato poiché in ebraico "shal'al" è come dire "domandare", logicamente in questo caso al Signore, (I Sam, 1-20).
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http://www.santiebeati.it/dettaglio/93757
Saint SYR (SYRUS), premier évêque de Pavie en Lombardie (IIIème siècle?).
Saint SYR (SYRUS), premier évêque de Pavie en Lombardie (IIIème siècle?).
sec. IV
Nel giovinetto che porse a Gesù i pani e i pesci per il miracolo della moltiplicazione, la tradizione santa fiorita in Italia, identifica il primo vescovo di Pavia, san Siro. Tale tradizione sarebbe riferita dall'autore del «De laudibus Papiae», uno scritto del 1330. Dietro a questo scritto ci sarebbe la «Vita di san Siro», risalente all'ottavo secolo e con l'intenzione di vantare l'anzianità della Chiesa di Pavia nei confronti di quella di Milano, dalla quale la prima dipendeva. Secondo questa Vita le origini del vescovado pavese sono da collegarsi con Aquileia, il cui primo vescovo Ermagora venne consacrato dall'evangelista Marco. Ermagora a sua volta avrebbe consacrato vescovi Siro, giunto in Italia al seguito di Pietro e Marco, ed Evenzio, inviandoli ad evangelizzare Pavia. Giunto a Pavia Siro estense la sua attività missionaria dal Ticino all'Adige, predicando a Verona, Brescia, Lodi e anche a Milano, dove Evenzio, inviato da Siro, avrebbe dato sepoltura ai martiri Gervasio e Protasio, ponendo sulla loro tomba una pietra sepolcrale con l'epitaffio dettato dal vescovo di Pavia. Le reliquie di san Siro sono conservate nella cattedrale di Pavia.
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Saints PIERRE, SUCCES (SUCCESSUS), BASSIEN, PRIMITIF (PRIMITIVUS), martyrs en Afrique avec VINGT autres.
Saint RESTITUTUS, évêque de Carthage, martyr. Tenne il seggio episcopale cartaginese fra il 352 e il 373. L'episodio più significativo ricordato dalle fonti riguarda la partecipazione al concilio di Rimini del 359 e la missione a Costantinopoli. Durante il sinodo riminese, come esponente più qualificato della Chiesa africana, sostenne la dottrina del concilio di Nicea e per questo fu nominato capo di una delegazione episcopale che doveva trattare a Costantinopoli con l'imperatore Costanzo, favorevole all'arianesimo. Nella città imperiale la missione di Restituto si svolse con notevoli difficoltà, perchè un'analoga delegazione ariana era partita da Rimini anticipando i colloqui con Costanzo. Fra le due delegazioni si svolsero poi trattative e colloqui; Restituto si lasciò convincere ad accettare la terza formula del concilio di Sirmio firmando un protocollo. Per qualche tempo rimase fedele all'omeismo, poi ritornò nell'ortodossia, ma non se ne conosce l'epoca. Ignota e anche l'ulteriore attività svolta a Cartagine.
Se nel Calendario cartaginese è iscritto fra i martiri venerati nella Chiesa africana è lecito supporre che Restituto, negli ultimi anni della vita, abbia svolto una grande ed encomiabile attività coronata dal martirio. Disgraziatamente lo stesso Sermone tenuto da s. Agostino in suo onore è andato perduto, per cui si ignorano i particolari della gloriosa fine
Saint NECTAIRE, prêtre, disciple de saint Austremoine, apôtre en Auvergne (IIIème-IVème siècles).
Sainte VALERIE, vierge, martyre à Limoges en Limousin (IVème siècle).
Saint EASIOS, martyr sous Dioclétien.
Sainte LEOCADIE (LEOCADIA, LOCAIE), vierge et martyre à Tolède en Castille sous Dioclétien (303 ou 304).
Saint PROCULE (PROCULUS), évêque de Vérone en Vénétie, confesseur sous Dioclétien (vers 320).Saints SOSITHEE, NARSES et ISAAC, morts par le glaive en Perse.
Commémoration de la dédicace de l'église de la Résurrection. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées.)
Sainte BASSA, abbesse à Jérusalem.
Saint AUGARD, ermite à Saint-Augard-en-Paule en Trégor de Bretagne (VIème siècle).
Saint CYPRIEN (SUBRAN), premier higoumène de Saint-Cyprien en Périgord (586). Nel monastero di Genouillac presso Périgueux in Francia, san Cipriano, abate, insigne per la dedizione ai malati.Saint BUDOC (BUDOCUS, BUDEAUX), évêque de Dol-de-Bretagne (vers 600).
Saint URSANNE, ermite du Clos-du-Doubs dans le Jura suisse (VIIème siècle).
Sainte BALDE (BALDA), abbesse de Jouarre en Brie (fin du VIIème siècle).
Sainte ETHELGIVA, fille du roi de Wessex Alfred le Grand, première abbesse de Shaftesbury (896).
Saint RESTITUTUS, évêque de Carthage, martyr. Tenne il seggio episcopale cartaginese fra il 352 e il 373. L'episodio più significativo ricordato dalle fonti riguarda la partecipazione al concilio di Rimini del 359 e la missione a Costantinopoli. Durante il sinodo riminese, come esponente più qualificato della Chiesa africana, sostenne la dottrina del concilio di Nicea e per questo fu nominato capo di una delegazione episcopale che doveva trattare a Costantinopoli con l'imperatore Costanzo, favorevole all'arianesimo. Nella città imperiale la missione di Restituto si svolse con notevoli difficoltà, perchè un'analoga delegazione ariana era partita da Rimini anticipando i colloqui con Costanzo. Fra le due delegazioni si svolsero poi trattative e colloqui; Restituto si lasciò convincere ad accettare la terza formula del concilio di Sirmio firmando un protocollo. Per qualche tempo rimase fedele all'omeismo, poi ritornò nell'ortodossia, ma non se ne conosce l'epoca. Ignota e anche l'ulteriore attività svolta a Cartagine.
Se nel Calendario cartaginese è iscritto fra i martiri venerati nella Chiesa africana è lecito supporre che Restituto, negli ultimi anni della vita, abbia svolto una grande ed encomiabile attività coronata dal martirio. Disgraziatamente lo stesso Sermone tenuto da s. Agostino in suo onore è andato perduto, per cui si ignorano i particolari della gloriosa fine
Saint NECTAIRE, prêtre, disciple de saint Austremoine, apôtre en Auvergne (IIIème-IVème siècles).
Sainte VALERIE, vierge, martyre à Limoges en Limousin (IVème siècle).
Saint EASIOS, martyr sous Dioclétien.
Sainte LEOCADIE (LEOCADIA, LOCAIE), vierge et martyre à Tolède en Castille sous Dioclétien (303 ou 304).
Saint PROCULE (PROCULUS), évêque de Vérone en Vénétie, confesseur sous Dioclétien (vers 320).Saints SOSITHEE, NARSES et ISAAC, morts par le glaive en Perse.
Commémoration de la dédicace de l'église de la Résurrection. (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées.)
Sainte BASSA, abbesse à Jérusalem.
Saint AUGARD, ermite à Saint-Augard-en-Paule en Trégor de Bretagne (VIème siècle).
Saint CYPRIEN (SUBRAN), premier higoumène de Saint-Cyprien en Périgord (586). Nel monastero di Genouillac presso Périgueux in Francia, san Cipriano, abate, insigne per la dedizione ai malati.Saint BUDOC (BUDOCUS, BUDEAUX), évêque de Dol-de-Bretagne (vers 600).
Saint URSANNE, ermite du Clos-du-Doubs dans le Jura suisse (VIIème siècle).
Sainte BALDE (BALDA), abbesse de Jouarre en Brie (fin du VIIème siècle).
Sainte ETHELGIVA, fille du roi de Wessex Alfred le Grand, première abbesse de Shaftesbury (896).
Saint ETIENNE le Nouveau-Luminaire (Néolampès), ascète à Constantinople (912).
Saint WOLFEIUS, ermite à St Benet Hulme dans le Norfolk (vers 1000).
L'icône de la Mère de Dieu "JOIE INATTENDUE" ("NIETCHAÏANNAÏA RADOST'"), également commémorée le 1er mai. The "Unexpected Joy" Icon of the Most Holy Theotokos is painted in this way: in a room is an icon of the Mother of God, and beneath it a youth is kneeling at prayer. The tradition about the healing of some youth from a bodily affliction through this holy icon is recorded in the book of St Demetrius of Rostov, The Fleece of Prayer [See Judges 6: 36-40].
The sinful youth, who was nevertheless devoted to the Theotokos, was praying one day before the icon of the All-Pure Virgin before going out to commit a sin. Suddenly, he saw that wounds appeared on the Lord's hands, feet, and side, and blood flowed from them. In horror he exclaimed, "O Lady, who has done this?" The Mother of God replied, "You and other sinners, because of your sins, crucify My Son anew." Only then did he realize how great was the depth of his sinfulness. For a long time he prayed with tears to the All-Pure Mother of God and the Savior for mercy. Finally, he received the unexpected joy of the forgiveness of his sins.
Cette icône a été écrite d'après le récit (le début figure en bas de l'icône) de saint Dimitri, Evêque de Rostov.
Un homme vivait dans le péché mais avait conservé sa ferveur envers la Mère de Dieu et priait chaque jour devant son icône. Un jour qu'il priait selon son habitude, il vit les plaies de Notre Seigneur s'ouvrir et laisser couler du sang. Effrayé, il demanda à la Vierge : "Qui donc cause cela?". Marie répondit : "Toi! Et tous ceux qui, par leurs péchés, ne cessent de crucifier mon fils."
A cet instant l'homme prit conscience de ses fautes. Il resta longtemps en prière devant l'icône en implorant le pardon du Sauveur.
Finalement "La joie inattendue" de ce pardon et la rémission de ses péchés, lui fût accordée.
Un homme vivait dans le péché mais avait conservé sa ferveur envers la Mère de Dieu et priait chaque jour devant son icône. Un jour qu'il priait selon son habitude, il vit les plaies de Notre Seigneur s'ouvrir et laisser couler du sang. Effrayé, il demanda à la Vierge : "Qui donc cause cela?". Marie répondit : "Toi! Et tous ceux qui, par leurs péchés, ne cessent de crucifier mon fils."
A cet instant l'homme prit conscience de ses fautes. Il resta longtemps en prière devant l'icône en implorant le pardon du Sauveur.
Finalement "La joie inattendue" de ce pardon et la rémission de ses péchés, lui fût accordée.
Saints VLADIMIR, prêtre, et EUPHROSYNIE, laïque, martyrs par la main des Communistes (Russie 1920).
Saint JACQUES POLOZOV, martyr par la main des Communistes (Russie 1923).
Saints BASILE et ALEXANDRE, prêtres, martyrs par la main des Communistes (Russie 1937).
Saint SERGE METCHIEV, prêtre à Moscou, martyr par la main des Communistes (Russie 1941).
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