Saint ALEXANDRE, évêque de Jérusalem, martyr sous Dèce (250).
Saint SYNESIUS, lecteur, martyr à Rome sous Aurélien (entre 270 et 275).
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/12/holy-martyr-synetus-of-rome.html
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Saint AITHERIOS, martyr sous Maximien (entre 286 et 305).
Saints MAXENCE, CONSTANCIUS, CRESCENS, JUSTIN et leurs compagnons, martyrs à Trèves en Rhénanie lors de la persécution de Dioclétien (entre 303 et 305).
Saint SPYRIDON le Thaumaturge, berger devenu évêque de Trimythonte sur l'île de Chypre, un des saints Pères du Ier concile oecuménique (Nicée 325), dont on conserve depuis 1456 les reliques à Corfou (348). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées.)
Sainte ABRE (ABRA, APRA), fille de saint Hilaire de Poitiers, moniale en Poitou (vers 361).
Sainte EUPHIMIANI. Epimaco e di Alessandro, cristiani di Alessandria, in Egitto, arrestati e processati al tempo delle persecuzioni di Decio, cioè nell'anno 250.
Secondo la Passio a loro attribuita, i due cristiani, ostinandosi a confessare la propria fede e a negare il sacrificio all'Imperatore, vennero rinchiusi in un orrido carcere, avvinti da pesanti catene.
Ne furono tratti fuori per subire rinnovati tormenti, dopo di che, perdurando i due nel rifiutarsi all'apostasia, Epimaco e Alessandro furono gettati, si narra, in una fossa piena di calce viva, che soffocò la loro vita e consumò i loro corpi.
Questo avveniva, come abbiamo detto, nell'anno 250, e la data del martirio, secondo lo storico Eusebio da Cesarea, sarebbe stata il 12 dicembre, giorno nel quale cade perciò la memoria di Epimaco e Alessandro Martiri.
Le reliquie del primo, cioè di Sant'Epimaco, furono in seguito portate a Roma, e deposte in un sepolcro sotterraneo. E qui la vicenda del Martire di Alessandria si lega a quella di un Martire di Roma, Gordiano, giudice di tribunale al tempo dell'Imperatore Giuliano l'Apostata, cioè verso il 360.
Quando si aprì la nuova persecuzione dell'Imperatore apostata, l'inevitabile crisi si produsse. Il giudice Gordiano, testimone immediato della rinnovata fermezza e pazienza dei cristiani, saltò dall'altra parte del fosso, convertendosi e unendosi ai perseguitati.
Denunziato dopo il Battesimo, venne a sua volta processato, condannato, e decapitato nell'anno 362. Come sepoltura per il suo corpo, venne scelto proprio il sotterraneo dove riposavano, da tempo, le reliquie del Martire Epimaco, così che i nomi del giudice romano e del cristiano di Alessandria, vissuti a distanza di più di un secolo, vennero riuniti in coppia,
Saint AMONATHAS, ermite à Péluse (Egypte), mort en paix.
Saint ANTHOS, ermite en Palestine au temps de saint Sabbas, mort en paix (VIème siècle).
Saint CORMAC, abbé en Irlande (VIème siècle).
Saint TRANQUILLIN, abbé de Saint-Maurice d'Agaune en Valais (530).
Saint COLUMBA, abbé de Tyrdaglas dans le Munster en Irlande (548).
Saint FINIAN, évêque-abbé de Clonard en Irlande (vers 549). il santo nacque e studiò a Leinster, probabilmente ad Idrone, nella contea di Carlow. Nei pressi di tale città istituì tre fondazioni: Rossacurra, Drumfea e Kilmaglush. Trasferitosi poi in Galles, approfondì il monachesimo tradizionale di San David di Menevia, San Cadoco e San Gilda, che consideravano la vita monastica superiore a quella secolare ed attribuivano particolare importanza allo studio.
Finniano fece ritorno in Irlanda per fondare chiese e monasteri. Il suo grande monastero si trovava sul Boyne, nella contea di Meath, ove divenne celebre quale “maestro dei santi d’Irlanda” e quasi tre migliaia di discepoli si raccolsero attorno a lui. Secondo il Libro di Lismore, quando i monaci lasciarono Clonard, portarono con loro un libro dei Vangeli, un pastorale ed un reliquiario, attorno ai quali costruirono le loro chiese ed i monasteri. L’educazione dei santi del periodo successivo è considerata opera di San Finniano, ottimo conoscitore della Sacra Scrittura San Finniano morì probabilmente di peste nel dicembre del 549, assistendo altre vittime della terribile epidemia. L’autore di una sua “Vita” irlandese afferma infatti: “Come Paolo morì a Roma per amore del popolo cristiano, altrimenti sarebbero tutti peritiall’inferno, Finnian morì a Clonard per amore del popolo, perchè non morissero tutti di peste gialla”.
Il Penitenziale di Finnian è un’opera attribuibile a lui. Esso si basa in parte su fonti gallesi ed irlandesi, su San Girolamo e San Giovanni Cassiano, ma parecchio materiale è invece originale e costituisce il più antico esempio di tal genere. Contribuì assai ad accrescere l’influenza di Clonard nella disciplina penitenziale e negli studi biblici. Le reliquie del santo furono custodite nella sua abbazia sino alla loro distruzione nell’887
Saint CORENTIN, premier évêque de Quimper en Bretagne, un des sept saints fondateurs de la Bretagne (vers 550). San Corentino, in francese Saint Cury, eremita celtico proveniente dalla Cornovaglia, fondò il paese di Cury nel promontorio di Lizard, del quale divenne in seguito patrono. Un’antica croce si erige ancora oggi dinnanzi alla sua chiesa. Il santo ebbe numerosi discepoli e dovette lasciare il suo eremo su pressione del popolo bretone, che in lui desiderava avere un degno pastore. Fu così che Corentino divenne primo vescovo della regione
Saint GREGOIRE, disciple de saint Benoît de Nursie et moine à Terracina (vers 570).
Saint COLMAN, abbé de Glendalough en Irlande (659).
Saint AUTBERT, évêque de Cambrai en Hainaut (669).
Sainte AGATHE, moniale à Wimborne dans le Dorset, puis en Allemagne (vers 790).
Saint JEAN de Zédazdéni, abbé en Géorgie, martyr (IXème siècle). The life of the holy martyr John, Abbot of Zedazeni Monastery, has not been preserved, but the list recalling “the names of the holy fathers who reposed at Zedazeni Monastery after John of Zedazeni,” which was compiled by Catholicos Arsenius II, tells us that Abbot John was “murdered at Zedazeni by Muslims.” St. John was martyred in the 9th century.
Saint GAUSBERT, évêque de Cahors en Quercy (906 ou 908).
Saint JEAN (ou JOACHIM), métropolite de Zichna et fondateur du monastère de Saint-Jean-le- Précurseur sur le mont Ménikion (1333).
Saint THERAPONTE de Monza, fondateur de monastère (Russie 1591). Saint Therapon of Monza was a monk in the monastery of St Adrian (May 5) at the River Monza. The monk began his ascetic deeds in Moscow, and then transferred to the city of Kostroma at the Elevation of the Cross monastery, and was tonsured there.
The pious monks Adrian and Paphnutius, from the monastery of St Paul of Obnora (January 10). Seeking solitude, they moved to the Monza and founded a monastery 25 versts from Galich. St Therapon transferred to this monastery, where he labored in asceticism until the end of his life. Each day, with the blessing of the igumen, he withdrew into a forest thicket and prayed. By night he read and transcribed copies of spiritually useful books.
In his life he emulated Blessed Basil of Moscow (August 2), whom he called his friend, although personally he never saw him. Even during his life, St Therapon was glorified with a gift of wonderworking. Before his death he predicted a year of famine (1601). He surrendered his soul to God in the year 1597. The monastery at the River Monza was called after him the Theraponov.
Synaxe des premiers martyrs de l'Amérique: saints JUVENAL, PIERRE l'Aléoute, ANATOLE (Kamensky), SERAPHIN (Samoïlovitch) , JEAN (Kotchourov) et ALEXANDRE (Khotovitsky) .
Saint GERMAIN le Thaumaturge, Russe de nation, missionnaire en Alaska (1836). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII du Supplément aux Ménées.)
Saint LEONIDE (Serebrennikov) , prêtre, martyr par la main des Communistes (Russie 1919
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