Saint martyr ANASTASE.
Saint martyr DIOGENE, mort lapidé.
Saint martyr ABERCIUS, mort par le glaive.
Saint BASSUS, évêque de Nice en Provence, martyr sous Valérien (vers 254). (Canon attribué à saint Germain de Constantinople et traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII du Supplément aux Ménées.)
Sainte CRISPINE, noble dame de Thagare en Afrique, martyre sous Dioclétien et Maximien (304).
Saint martyr DIOGENE, mort lapidé.
Saint martyr ABERCIUS, mort par le glaive.
Saint BASSUS, évêque de Nice en Provence, martyr sous Valérien (vers 254). (Canon attribué à saint Germain de Constantinople et traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII du Supplément aux Ménées.)
Sainte CRISPINE, noble dame de Thagare en Afrique, martyre sous Dioclétien et Maximien (304).
Nata a Tagora, in Numidia, la donna cristiana, moglie e madre, proveniva da famiglia nobile ed era di condizione agiata. Nel 304, durante la persecuzione di Diocleziano e Massimiano, venne arrestata e processata a Tebessa, nella Africa Proconsolare, davanti al giudice Anulino.
Sant'Agostino commenta così il suo luminoso sacrificio: " I persecutori si accanirono contro Crispina, contro questa donna ricca e delicata: ma ella era forte, perché il Signore era la sua protezione... Questa donna, fratelli, c'è qualcuno in Africa che non la conosca? Fu molto nota, di famiglia nobile, e ricchissima. Ma la sua anima non ha ceduto: è stato il corpo ad esser colpito ".
La Passione, imperniata sul dialogo tra Crispina e il giudice, ci fa vedere con quanta tenacia la donna rifiutasse di " sacrificare ai demoni ", resistendo ad ogni minaccia piuttosto che " sporcare la propria anima con gli idoli, che sono di pietra, fabbricati dall'uomo ".
Prima di lei, erano stati condannati probabilmente altri cristiani. Infatti i calendari fanno i nomi di Giulio, Potamia, Felice, Grato e sette altri. Perciò il giudice le chiese: " Vuoi tu vivere a lungo oppure morire tra i supplizi come gli altri tuoi complici? ". " Se volessi morire - ribatté la donna - non dovrei far altro che dare il mio consenso ai demoni, lasciando che la mia anima si perda nel fuoco eterno ".
Venne emessa la sentenza di condanna, " conforme alle prescrizioni della legge di Augusto ". Crispina l'ascoltò benedicendo il Signore. Poi tese il collo fragile al taglio della spada, poco fuori Tebessa, in un luogo dove è stata ritrovata l'antichissima " memoria " sepolcrale dedicata alla Martire.
Sant’Agostino, nel suo sermone, non esita a paragonare Crispina a Sant'Agnese; accostando la fanciulla candida e intatta come un'agnella ad una donna anziana e consapevole, sposa e madre. Agostino accenna anche alla sublime e misteriosa comunione che unisce ì morti ai viventi, i Santi ai sofferenti. " Questi Santi -egli dice - non soffrono più. Sono qui in mezzo a noi ".
Sant'Agostino commenta così il suo luminoso sacrificio: " I persecutori si accanirono contro Crispina, contro questa donna ricca e delicata: ma ella era forte, perché il Signore era la sua protezione... Questa donna, fratelli, c'è qualcuno in Africa che non la conosca? Fu molto nota, di famiglia nobile, e ricchissima. Ma la sua anima non ha ceduto: è stato il corpo ad esser colpito ".
La Passione, imperniata sul dialogo tra Crispina e il giudice, ci fa vedere con quanta tenacia la donna rifiutasse di " sacrificare ai demoni ", resistendo ad ogni minaccia piuttosto che " sporcare la propria anima con gli idoli, che sono di pietra, fabbricati dall'uomo ".
Prima di lei, erano stati condannati probabilmente altri cristiani. Infatti i calendari fanno i nomi di Giulio, Potamia, Felice, Grato e sette altri. Perciò il giudice le chiese: " Vuoi tu vivere a lungo oppure morire tra i supplizi come gli altri tuoi complici? ". " Se volessi morire - ribatté la donna - non dovrei far altro che dare il mio consenso ai demoni, lasciando che la mia anima si perda nel fuoco eterno ".
Venne emessa la sentenza di condanna, " conforme alle prescrizioni della legge di Augusto ". Crispina l'ascoltò benedicendo il Signore. Poi tese il collo fragile al taglio della spada, poco fuori Tebessa, in un luogo dove è stata ritrovata l'antichissima " memoria " sepolcrale dedicata alla Martire.
Sant’Agostino, nel suo sermone, non esita a paragonare Crispina a Sant'Agnese; accostando la fanciulla candida e intatta come un'agnella ad una donna anziana e consapevole, sposa e madre. Agostino accenna anche alla sublime e misteriosa comunione che unisce ì morti ai viventi, i Santi ai sofferenti. " Questi Santi -egli dice - non soffrono più. Sono qui in mezzo a noi ".
Saint DALMACE (DALMATIUS), évêque de Pavie en Lombardie, martyr (304).
Saint PELIN, évêque de Pentino dans les Abruzzes, martyr sous Julien l'Apostat (vers 362).
Saint GRATOS, peut-être évêque d'Ephèse, mort en paix.
Saint JUSTINIEN (IESTIN), Breton de nation, ermite et martyr par la main de malfaisants sur l'île de Ramsey au large du pays de Galles (VIème siècle).
Saint CAWRDAF, moine dans le pays de Galles (VIème siècle).
Saint SABBAS le Sanctifié, natif de Mutalasque en Cappadoce, ascète en Palestine, archimandrite et exarque de tous les monastères dépendant de la Ville Sainte, confesseur de la foi orthodoxe face au monophysitisme, fondateur du monastère le plus célèbre de Palestine (532). (Office traduit en français par le père Denis Guillaume au tome XII des Ménées.)
Saint NIZIER, natif du Limousin, évêque de Trèves en Rhénanie, ascète remarquable et confesseur de la foi orthodoxe face au nestorianisme, au monophysitisme et aux moeurs dissolues (vers 565 ou 566).
Saint LUA d'Irlande, disciple de saint Colomban le Grand, probablement mort à Bobbio en Lombardie (VIIème siècle).
Saint CYRAN (SYGIRANNUS, SIRAN, SIGRAM), fondateur et premier higoumène des monastères de Méobecq et de Lonrey en Berry, patron de la Brenne (vers 691).
Saint GERBOLD, évêque de Bayeux en Normandie (691).
Sainte BASILISSE, abbesse de Horren près de Trèves en Rhénanie (IXème siècle).
Saint SABBAS le Jeune, moine italo-grec, mort à Rome (vers 989 ou 991).
Saints CÔME le Protos et les autres saints moines et confesseurs de l'Athos qui furent mis à mort sur l'ordre des latinophrones, l'empereur Michel VIII Paléologue et le patriarche Jean Vekkos, parce qu'ils refusaient la fausse union conclue à Lyon avec la Papauté (entre 1274 et 1282).
Saint NECTAIRE de Karyès, moine athonite (1500).
Saint PHILOTHEE de Karyès, père spirituel de saint Nectaire, qui avait été gratifié du don de prophétie.
Saint GENNADE, moine, martyr par la main des Communistes (Russie 1941).
Saint SERGE, prêtre, confesseur sous le régime soviétique (1950).
Saint LUA d'Irlande, disciple de saint Colomban le Grand, probablement mort à Bobbio en Lombardie (VIIème siècle).
Saint CYRAN (SYGIRANNUS, SIRAN, SIGRAM), fondateur et premier higoumène des monastères de Méobecq et de Lonrey en Berry, patron de la Brenne (vers 691).
Saint GERBOLD, évêque de Bayeux en Normandie (691).
Sainte BASILISSE, abbesse de Horren près de Trèves en Rhénanie (IXème siècle).
Saint SABBAS le Jeune, moine italo-grec, mort à Rome (vers 989 ou 991).
Saints CÔME le Protos et les autres saints moines et confesseurs de l'Athos qui furent mis à mort sur l'ordre des latinophrones, l'empereur Michel VIII Paléologue et le patriarche Jean Vekkos, parce qu'ils refusaient la fausse union conclue à Lyon avec la Papauté (entre 1274 et 1282).
Saint NECTAIRE de Karyès, moine athonite (1500).
St Gurias the Archbishop of Kazan
Saint PHILOTHEE de Karyès, père spirituel de saint Nectaire, qui avait été gratifié du don de prophétie.
Saint GENNADE, moine, martyr par la main des Communistes (Russie 1941).
Saint SERGE, prêtre, confesseur sous le régime soviétique (1950).
http://www.johnsanidopoulos.com/2016/10/holy-martyr-anastasios-fuller-at-salona.html
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