lunedì 12 febbraio 2018

12 Febbraio Santi italici ed italo greci


 
 San Gregorio Magno e il diacono Pietro - miniatura dal "Registrum Graegorii", 983 - Treviri, Stadtbiblithek.


Saints VALERIEN, VALENTIN et SAPRUTE, martyrs à Brescia sous le règne d'Adrien (entre 117 et 138). 


Saint MODESTE, diacre originaire de Sardaigne, martyr sous Dioclétien (vers 304). diacono originario della Sardegna morto per la fede sotto Diocleziano.




 
Santo Benedetto Revelli che da eremita divenne vescovo ad Albenga(verso il 900)

La sua Vita (Acta SS. Februarii, II, Venezia 1735, pp. 629-31) non è antica, essendo stata composta verso la metà del sec. XVII; il suo autore, però, che è il cistercense Filippo Malabayla, garantisce di riferire solo “quae vel constans concorsque fert traditio, vel pervetustae docent picturae, vel sepulchri antiqua suggerit inscriptio”.
Benedetto nacque in un anno sconosciuto della prima metà del sec. IX in un paese della costa ligure non identificato. Si fa il nome di Albenga, di Taggia, in provincia di Imperia, sulla fiumara Argentina, e di Tavole, presso Prelà. Fattosi monaco benedettino, visse qualche tempo, insieme con altri eremiti, nella solitudine dell’isola Gallinara, che sorge di fronte ad Albenga, frequentando una chiesa dedicata alla Madonna e a S. Martino. E quando i messi del clero e del popolo di Albenga gli portarono l’annunzio che lo avevano eletto loro vescovo, Benedetto piegò il capo alla volontà di Dio. Del suo episcopato sappiamo solo che fu lungo e ricco di guarigioni miracolose.
Morì lontano dalla sua sede, durante un viaggio a Genova o, più probabilmente, in un luogo ancora più a levante. Il suo corpo fu condotto con una nave (indarno inseguita con una bireme dai Genovesi che avrebbero voluto tenerlo nella loro città) al porto di Albenga, accolto trionfalmente dalle autorità e dal popolo. Caricato sopra un carro, tirato da due giovenche, il corteo si mosse alla volta della cattedrale, dove era stato deciso di inumarlo. Ma gli animali, giunti davanti alla chiesa di S. Maria de Fontibus, appartenente ai monaci di s. Benedetto, si fermarono, né fu più possibile farli avanzare di un passo. Nel fatto si vide un segno della volontà del presule di essere sepolto in quella chiesa. E così avvenne. Era l’anno 900.
Nel 1409 il corpo fu trasferito in una cappella della stessa chiesa, a lui dedicata, in una tomba di marmo. Nel 1614, crollata la vecchia chiesa e innalzatane una nuova, fu posto dentro un’elegante cassa di legno, esposta alla venerazione del popolo. Benedetto si festeggia in Albenga il 12 febbraio: viene portato in processione, oltre alla cassa, un reliquiario con un braccio del santo.

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