venerdì 2 febbraio 2018

3 febbraio Santi di Francia



Saints TIGIDE et REMEDE, évêques de Gap (IIème ou IIIème siècle). Remedio Fu vescovo della città di Gap, nel cuore del Delfinato, storica regione alpina posta tra la Savoia e la Provenza, anticamente autonoma e poi accorpata alla Francia dando così origine al tradizionale titolo di “delfino” all’erede del trono francese.
Secondo la cronologia della diocesi di Gap, Remedio fu il terzo vescovo e succedette alla sede episcopale di Gap a San Tigrido. Gli succedette San Costantino, festeggiato al 12 aprile.
Con il suo predecessore Tigrido, San Remedio condivide la commemorazione in data odierna, già citata da antichi breviari diocesani ed ancora oggi riportata dal Martyrologium Romanum. Le reliquie di entrambi i santi pastori furono traslate a Tulle, nella regione Limousine, nel XIII secolo

 Saints LUPICIN et FELIX, évêques de Lyon (IIIème siècle).

 Saint JULIEN, martyr à Auxerre en Bourgogne (vers la fin du IIIème siècle).
 Saint ANATOLE, évêque d'Adana en Cilicie, mort en exil à Salins en Franche-Comté (vers 406).

Saint SIMPLICE, évêque de Vienne en Dauphiné (440).

 Saintes ARAGONE (RADEGONDE) et OLIVARIA, martyres en Champagne par la main des Huns qui voulaient attenter à leur honneur (vers 453).

 Saint MORVRED (NORVIT), disciple de saint Guénolé et moine à Landevennec en Bretagne (VIème siècle).

Saint RUMEL, ermite en Bretagne (VIème siècle).

Saint PHILIPPE, évêque de Vienne en Dauphiné (530).

 Saint EVANCE, évêque de Vienne-sur-Isère en Dauphiné (vers 586).

Saint THEODORE, évêque de Marseille (594).

Saint ALPHONSE, évêque d'Embrun (début du VIIème siècle).

Saint HADELIN, higoumène de Celles près de Dinant dans le pays de Liège (690).

Saint RAVERIEN, évêque de Sées, mort moine de Saint-Wandrille (682).
Saintes BERLENDE (BELLAUDE), NONA et CELSA, moniales à Moarsel en Brabant (vers 700).

Saint DIE (DEODATUS), confesseur à Lagny près de Paris (VIII ème siècle).

Saint GLORIOSE, prêtre au diocèse de Soissons. 

 

 


Saint ANSCHAIRE, ANSGAR ou OSCAR, Picard de nation, premier évêque de Hambourg et apôtre de la Scandinavie (865). (Office composé en français par le père Denis Guillaume et publié au tome XIII du Supplément aux Ménées.)
 
 
 Da piccolo studia nell'abbazia benedettina di Corbie, suo paese natale. Più tardi vi ritorna, diventando monaco e poi «magister interno», funzione che esercita più tardi nella comunità della Nuova Corbie (Corvey) in Sassonia. Da qui parte la sua avventura di apostolo degli Scandinavi. Nell'826 accompagna in Danimarca il nuovo re Harald, che ha appena ricevuto il battesimo. Ma dopo un anno deve già lasciare la Danimarca, e con lui l'abbandona Ansgario, che nell'829 viene inviato missionario in Svezia col monaco Vittmaro. Qui il re Björn gli lascia predicare liberamente il Vangelo. L'imperatore Lodovico il Pio (successore di Carlo Magno) incoraggia la nascita di una struttura ecclesiastica con sede ad Amburgo e col campo di lavoro oltre frontiera. Ansgario ne diventa vescovo nell'831, e può dar vita in Svezia a una missione stabile con a capo un vescovo. Nell'840 con la morte di Lodovico e la minaccia dei Normanni crolla tutto ciò che Ansgario stava avviando. Nonostante tutto Ansgario non demorde e riprende la via della Svezia e della Danimarca, ma senza buoni risultati. Tornato a Brema, non vede realizzato il sogno di un profondo radicamento cristiano al Nord. Muore nell'865





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