venerdì 20 luglio 2018

18.07: Memoria di SAN GIOVANNI IX IEROMNEMONE, PATRIARCA DI COSTANTINOPOLI (+1134)-testo inglese tradotto da Joseph Giovanni Fumusa


 

Tratto da: https://www.johnsanidopoulos.com/2016/07/saint-john-ix-hieromnemon-patriarch-of.html
 

Traduzione a cura di Giovanni Fumusa. 

 http://www.ortodossia.it/w/index.php?option=com_content&view=article&id=5320:18-07-memoria-di-san-giovanni-ix-ieromnemone-patriarca-di-costantinopoli-1134&catid=183:luglio&lang=it


Giovanni IX Agapeto o Ieromnemone fu Patriarca Ecumenico di Costantinopoli tra il 1111 ed il 1134. Il primo soprannome di Giovanni, Agapeto, viene tradotto come “amato”, mentre il secondo è dovuto al fatto che, prima della sua elezione al trono patriarcale, coprisse il ruolo di ieromnemone nel Patriarcato.
Era nipote di un prominente Metropolita di Calcedonia.

Giovanni fu un ecclesiastico del ramo accademico e filosofico della gerarchia della Chiesa, e scalò i ranghi del clero patriarcale. Cercò di invertire la tendenza secolarizzante del clero, vietando loro di fungere da difensori nei tribunali civili. Un accademico a vita, tentò di recuperare la grande, ma sparpagliata collezione di libri nella capitale, poiché non vi era una biblioteca centrale. Rese una pratica quella acquisire le collezioni di libri degli uomini potenti deceduti e farli ricopiare dal personale del Patriarcato. I suoi provvedimenti ampliarono grandemente la gamma di titoli conservati nella Grande Chiesa.

Riguardo alle questioni religiose, spinse per la tendenza di rendere il clero patriarcale, piuttosto che la comunità monastica, la voce autorevole dell'Ortodossia. Convocò anche un concilio a Costantinopoli nel 1117 in cui si condannò come nestoriana la dottrina di Eustrazio di Nicea nonostante la difesa offerta dal Patriarca. Durante il suo patriarcato, l'Imperatore Alessio I Comneno tentò di mediare lo scisma tra la Chiesa Ortodossa e quella Papale, ma fallì quando Papa Pasquale II, alla fine del 1112, domandò che il Patriarca di Costantinopoli riconoscesse il primato del Papa su “tutte le chiese di Dio ovunque nel mondo”. Questa era una cosa impossibile da fare per il Patriarca, se non trovandosi contro il clero secolare, il mondo monastico e i laici.

Gli si attribuiscono delle omelie riguardanti ogni domenica dell'anno ecclesiastico.

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